Un lettore storico del Lombard mi ha chiesto scherzosamente se per sapere cosa ne penso del mercato lui deve comprare Borsa & Finanza e leggere il mio editoriale.
Il mio lungo silenzio è dovuto al fatto che onestamente le bocce sul tappeto sono ancora tutte allo stesso posto e il verdetto non può essere che quello che abbiamo scritto almeno 100 volte su queste colonne: il 2010 sarà un buon anno per le azioni perché il ciclo è iniziato nel marzo 2009 e siccome i cicli in Italia durano almeno due anni e mezzo ce la possiamo prendere comoda fino a metà 2011. Poi si vedrà.
Quello che è successo in settimana è la musica solita che rispetta il solito copione: il mercato si stupisce che i dati superino le stime non rendendosi conto che in questa situazione di recupero dalla recessione è normale che il mercato batta le stime. Vedi il caso di Intel e degli altri annunci di utili trimestrali USA.
Oggi il mercato USA è chiuso per la festività di Martin Luther King e il mercato italiano farà di testa sua e sarà come sempre tutta da ridere.
Questa settimana e la prossima saranno decisive perché ci saranno tutti gli annunci di utili quarto trimestre 2009 e vedremo le banche USA volare verso il cielo blu segno che la grande crisi è veramente finita e lo testimonia Obama che chiede il pecunio indietro alle grandi banche.
Io sono e rimango positivo, sono convinto che bisogna stare dentro ai titoli non avendo paura di lasciare qualche briciola sul piatto perchè con titoli come Espresso rischiamo davvero di trovarci con qualche percento di rendimento tra un anno.
Di titoli nuovi non ne ho a mano tranne quelli indicati in portafoglio. Per il mercato avremo nuovi lumi quando l'indice italiano romperà 24.500 perché potremmo anche assistere ad un indietreggiamento verso il supporto della congestione senza toccare la positività in atto per il 2010.