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TOMASINI NON RISPONDE PIU' AL CELLULARE


Ci sono lettori che sono, prima che lettori, degli amici. Nel settembre 2007 festeggeremo il decennale di LombardReport.com e 10 anni spesi insieme sono veramente tanti, anzi forse tantissimi, soprattutto per chi, come me, ha speso gli anni migliori, quelli che vanno dai 25 ai 35 anni, in questo settore del trading e dell'investimento di Borsa. Spesso il lettore di piazza San Sepolcro è anche un confidente, un informatore, un consigliere prezioso. Grazie ai lettori di piazza San Sepolcro standomene comodamente seduto a Sassuolo riesco a sapere di tutto e di tutti nell'industria e soprattutto anche senza seguire questo o quello so sul forum o sul sito so in tempo reale l'apprezzamento che i lettori hanno delle nostre iniziative e della nostra attività.

 

Ora che la Borsa è destinata ad un'altra grandiosa corsa al rialzo e il Toro si affaccia dietro ogni finestra con le sue lunghe  corna, pronte ad inanellare rialzi dopo rialzi e a distribuire a tutti la felicità del soldino pronto e immediato, constato che il numero delle telefonate sul mio telefonino è in aumento costante da parte di quei lettori della prima guardia. E' chiaro che l'eccitazione cresce al passare dei giorni ed è umano e anche lusinghiero per me che molti lettori vogliano condividere i loro successo con il loro vecchio consigliere. E tutto questo mi riporta al 2000.

 

Già, il 2000 ! Che esperienza salutare, tanto fruttuosa sotto il profilo umano quanto devastante sotto quello professionale. Eh, Mariani la racconta meglio di me questa storia, ma lasciatevela ricordare di nuovo anche con le mie povere parole. Come ha sentenziato Mariani ?avevamo tutti perso il contatto con i soldi?, ?I soldi avevano perso valore?, bastava comprare e si diventava ricchi in pochi giorni. Con tutte le conseguenze del caso: eccesso di spesa per consumi personali (io con i ristoranti mi sono rovinato prima che il portafogli la salute), eccesso di confidenza sotto il profilo imprenditoriale, eccesso di fiducia che mai la ruota sarebbe tornata a girare male. E soprattutto un mare di telefonate: amici, parenti, lettori della prima ora, collaboratori. ?Guarda qui, compra questo, compra quello, che faccio ?, quando vendo ? ma perché vendere ? Compra, compra?.

 

Per i primi inconvenienti la storia ha già provveduto, per la dieta ci pensa la palestra a cui oggi riesco ad andare quasi tutti i giorni, per la salute della vita ci pensa il fatto che mi riesco a staccare dal mercato con tante passioni che riesco a coltivare e che oggi lavoro nella casa di famiglia davanti al focolare. Il fuoco, la legna, il freddo della casa di prima mattina, ti richiamano a qualcosa di ancestrale che è in te, che ti aiuta a pensare, a lavorare meglio.

 

Tante cose sono cambiate rispetto al 2000: allora c'era la mia amata mamma, che è amata come tutte le mamme dei lettori. Purtroppo oggi la mia mamma non c'è più e il suo vuoto si sente, donna meravigliosa per cultura e carattere, con quella solitudine esistenziale che coglie chiunque quando ha perso tutto al sua famiglia, nonni, nonne, padre, madre. E soprattutto adesso, anno domini 2006, c'è il piccolo Matteo Tomasini, di anni 2,5, che vi sorride qui sotto.

 

Il piccolo Matteo spesso a mezzogiorno è qui con me, mangiamo insieme, lo vado a prendere all'asilo perché non voglio che stia là fino alle 16 o peggio alle 18: ricordo con terrore quelle poche volte in cui mio padre, imprenditore, fu costretto a venirmi a ritirare stanco come una bestia all'asilo alle 18.00 o peggio addirittura alle 22.00. A Sassuolo, terra di ceramiche, gli asili rimanevano aperti negli anni '70 fino alle 24.00 per permettere agli operai che lavoravano a turni di lasciare i bambini fino alla scadenza del turno alle 23.00. Stare all'asilo fino a quando diventava buio per me era terrorizzante, mi chiedevo quando mai mi sarebbero venuti a prendere, e se mi sarebbero venuti a prendere. E non voglio che il bimbo Matteo provi la stessa angoscia.

 

Così quando posso lo corro a prendere prima delle 16.00 o pranziamo insieme alle 13.00.

 

Morale: tante cose sono cambiate nella mia vita dal 2000 ad oggi, ma la più bella è il bimbo Matteo. Per questo sono sempre a disposizione di tutti i lettori via mail con una assicurazione di risposta nel giro quasi sempre di minuti e male che vada di ore. Mai è successo che non risponde nel giro di qualche ora. Quindi per cortesia, cari amici, cari vecchi lettori della prima ora, non prendetevela a male se d'ora in avanti, per tutto il bull market del 2007 e 2008, non risponderò più alle vostre telefonate sul cellulare. Io lavoro nella casa della mia famiglia, davanti al camino, e il bimbo Matteo se non mangia dalle 13.00 alle 14.00 poi dorme come un sasso fino alle 17.00 con quell'abbandono che è tipico delle persone serene. E non voglio che centinaia di telefonate al giorno vadano a sconvolgere quella sua quiete che per un padre ha semplicemente del meraviglioso. In mail sempre e comunque, cari lettori, troverete l'ormai vecchio Tomasini che combatte sul pezzo.

 

Ma sul cellulare mai più.

 

 

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