Nel mese di maggio spesso ho dovuto confrontarmi con la mia ?inesperienza? in fatto di obbligazioni (a tutti ricordo che fino a novembre 2004 prima di partecipare al corso di Beppe Scienza all'Università di Torino io nemmeno sapevo cos'era un'obbligazione). Ho visto obbligazioni (alcune anche presenti nel mio portafoglio) scendere clamorosamente, ho visto altre che secondo me sarebbero dovuto scendere assai di più resistere su valori elevati (un caso per tutti Fage Dairy 7,5% 2015 per me un miracolo economico…) e, cosa buffa, altre che ho da tempo nel mirino e sulle quali avrei tentato di entrare che di scendere ai livelli da me auspicati proprio non ne vogliono sapere.
Insomma inutile negarlo, mai come in questo periodo ho le idee assolutamente confuse ed in questi frangenti io vado alla ricerca di certezze alla quali aggrapparmi e fortunatamente sono riuscito a trovarne due:
Altro motivo di grande confusione nel mercato delle subordinate sono gli esercizi o i mancati esercizi della call in scadenza. Negli ultimi tempi si è assistito al mancato richiamo di una perpetual (la ex Banca Lombarda) da parte di UBI che ha accettato di pagare euribor a 3m. + 337,5 bp (e questo fatto ha iniziato a farmi venire dei dubbi sul fatto che BMPS eserciti la call il prossimo febbraio sulla sua perpetual…) mentre Unicredito ha richiamato una LT2 per cui avrebbe dovuto pagare Euribor a 6 mesi + 60bp, insomma chi ci capisce qualcosa (io sinceramente poco…) è bravo!
A dire proprio tutta la verità e ragionando pressoché quotidianamente sul mio portafoglio, avrei voglia di attuare diverse modifiche, magari sacrificando il rendimento, ma andando su emittenti più solidi di quelli attualmente in portafoglio (soprattutto nel ramo assicurativo che fino ad oggi ho colpevolmente trascurato). Attenzione a non dimenticare però che da settembre 2008 ad oggi la scelta di avere emittenti ?di dubbia reputazione? è stata decisamente pagante, poiché, detto più volgarmente, le ciofeche hanno sovraperformato il mercato degli emittenti investment grade.
Quindi la domanda che mi faccio praticamente ogni giorno è: da settembre 2008 ad oggi la mia operatività sull'obbligazionario high-yield aveva come dichiarato obiettivo quella di cercare il massimo della speculazione (se mi sentono i politici…) e il massimo incremento del capitale anche a costo di rischi assai elevati; oggi, forse anche perché gli anni passano e i capelli imbiancano o cadono, inizio ad aver voglia di crearmi un portafoglio un po' meno rischioso, con un po' meno ciofeconi e duration anche elevata, ma emittenti in grado di fornirmi un buon compromesso tra rendimento e affidabilità. Detto in altre parole in me stesso inizia ad esserci una lotta intestina tra il trader e l'aspirante pensionato…
Scusandomi con gli abbonati per i ragionamenti personali a ruota libera ecco le modifiche fatte al mio portafoglio negli ultimi 15 giorni.
ACQUISTI:
- tra 95,01 e 95,6 un altro 5% di Interbanca 2011 in $ (Isin: IT0003814446) portando il mio prezzo di carico a 97,24. Questa obbligazione pagherà a scadenza il 24 marzo 2011 una cedola del 5% per un rendimento su base annua lordo dell' 8,58%
VENDITE:
- incassata cedola TALVIVAARA MINING CO 5,25% 2013
- incassata cedola BCM IRELAND FINANCE-TV 2006/2016 (EIRCOM)
- a 89 vendute tutte le RCI Banque 2015 in carico a 88,125
- a 89,5 vendute tutte le RAIFFESEN ZENTRALBK VAR 19 ? 14 in carico a 89
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