Alcuni amici lettori si lamentano del fatto che la mia operatività non sia replicabile. Vero, verissimo e non solo non faccio niente per smentire questo fatto, ma voglio sottolineare come la mia rubrica non abbia mai voluto essere una rubrica di vendita di segnali (ci sono trader ben più bravi del sottoscritto che si cimentano in questo tipo di servizi), ma solo ed esclusivamente il resoconto di una parte preponderante (tutto sarebbe impossibile visto il numero degli eseguiti quotidiani) della mia operatività. Credo però che questo possa offrire agli abbonati alcuni spunti su come io ragiono sul mercato e quali titoli vado a selezionare.
Purtroppo o per fortuna dopo aver letteralmente buttato via 4 anni di studio a cercare di capire il modo migliore per entrare ho dovuto rendermi conto di avere sbagliato tutto perché nel trading l'entrata conta poco o niente mentre ciò che serve molto è una buon selezione dei titoli (stock picking), il quantitativo di capitale con cui entrare nel trade e soprattutto l'uscita dal trade (mio punto debole).
Ecco perché da buon trader discrezionale (ottimo aggettivo per dire che faccio quello che mi pare) ho da anni scartato le entrate al superamento di un livello, ma preferisco se un titolo mi interessa cercare nei movimenti del book un indizio che mi faccia scegliere se entrare il più delle volte in anticipo. Quindi quando qualche collega mi chiede il mio metodo di ingresso sul mercato rimane basito alla mia risposta assolutamente non ironica ovvero ?entro ad minchiam?. Attenzione che non ho assolutamente la pretesa di dire che il mio modo sia il migliore, anzi… Però è sicuramente quello con cui io mi trovo meglio soprattutto dal punto di vista psicologico.
Infine ecco i grafici di alcuni titoli (in rigoroso ordine alfabetico e assolutamente non di preferenza) che ho nel mirino da tempo e sui quali potrei decidere un ingresso nei prossimi giorni.
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