Un terribile uragano potrebbe essere la causa che fa piegare i mercati azionari come alberi marci in un temporale autunnale. Per colpa di disturbi di produzione nel golfo del Messico si teme una penuria di Crude tale da far schizzare i prezzi oltre 70 USD a barile. Non crediamo del tutto a questa teoria di causa-effetto, dato che i prezzi del Crude salgono già da mesi, senza che il mercato azionario abbia tremato anche solo un po'. Sono più che altro i soliti cicli stagionali che costringono il Dax, l'S+P e gli altri mercati europei a fare correzioni. Come sempre il mercato raggiunge un top in luglio agosto per poi cadere nel periodo settembre ottobre e concludere, molto probabilmente, con un rally di fine anno.
Quindi vediamo anche per quest'anno il Dax nella sua correzione stagionale, nonostante una piccola esagerazione positiva del valore di corso. Nelle nostre analisi abbiamo sempre avvisato di trovarci prima nell'ultimo terzo e in seguito nell'ultimo decimo di un rally e sconsigliavamo di andare long nel lungo termine. L'attuale consolidazione dovrebbe però durare ancora un po', dato che il modello di correzione del Dax non è ancora completo. Vediamo un Dax con target 4700 e meno. Aspettatevi un inizio di settimana debole con valori in caduta.Il Bund si muove secondo la nostra tabella di marcia e punta a nuovi top annuali. Vediamo il mercato sopra a 124 nei prossimi giorni e siamo ancora ottimisti. Supporto a 123,40 e 122,86. Resistenza a 123,80 e 124.
L'euro ha finito suo primo impulso ribassista e sta prendendo fiato con una correzione a metà tra rialzo e movimento laterale. Il nostro target è ancora a 1,16 e siamo ingaggiati short con break even stop a 1,24. Lo stop è attivo solo per non lasciare soldi al mercato, anche se l'euro correggesse a 1,2550 restiamo fedeli alla nostra previsione. Il nostro scenario negativo perderebbe di valore solo se l'euro andasse a 1,2750.