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Temex e le ultime sacche di inefficienza


Borsa & Finanza ha pubblicato due settimane fa un pezzo molto influenzato dal sottoscritto,intervistato a lungo(anche se non citato nell'articolo). Ma  nonostante l'articolo gli scambi sul Temex non sono cresciuti.

Eppure il  mercato rappresenta ancor oggi uno dei piu' interessanti giacimenti di titoli sottovalutati. Tralasciamo il gioiellino del lombardreport.com, Aurora Assicurazioni,scoperta a 0,60 euro  dal lombardreport.com che ora quota 2,70 euro in quanto la seguiamo regolarmente da tre anni e gli amici abbonati  conoscono fin troppo bene i  dati di bilancio e i rapporti rispetto agli altri istituti quotati (oltre che l'elevatissimo dividendo).

Ma torniamo sulla Banca Popolare di Vicenza,citata nell'ultimo articolo. Molti amici ci hanno contattato chiedendoci se dovevano entrare sul titolo. Qui la sottovalutazione risulta consistente se paragonata all'altro colosso del credito,la Banca Popolare dell'Emilia Romagna. I due colossi venivano valutati su basi quasi analoghe un anno fa. Ma dopo dodici mesi la BPER quota 44 euro(contro 33) mentre la Vicenza è solo salita da 49 a 51 euro. Il prezzo della Vicenza è pero'  strettamente controllato.La banca fissa  alla fine di aprile di ogni anno il prezzo e su tali basi negozia le azioni all'interno dell'istituto.  Chiaramente a fine esercizio vi è molto piu' domanda di offerta in quanto i soci si attendono il nuovo mini-balzo per fine aprile(quando il CdA fissera' il nuovo prezzo che  solitamente cresce di un paio di euro per anno,oltre allo stacco del dividendo) ed iniziano a posizionarsi sul titolo.La prova è nelle quotazioni sul Temex-ove l'azione viene pure trattata-che ora  vedono la prevalenza del denaro  e poca lettera attorno a 52,80 euro.

Nonostante le maxi plusvalenze insite negli immobili e nel pacchetto di BNL la Vicenza non dovrebbe pero' fare balzi clamorosi.La banca è strettamente controllata e il CdA preferisce una lenta ascesa. Non si tratta percio' di un investimento che puo' offrire rendimenti del 10% in poche battute,ma di un titolo di cassetta.Titolo che rendera' sempre piu' dei BOT in circolazione…le cose cambierebbero  se la Vicenza fagocitasse l'Intra e venisse quotata sul largo mercato,In tal caso la banca non potrebbe piu' controllare le azioni .L'istituto sarebbe di diritto incluso nell'indice S&P 40 (capitalizzerebbe 3500 milioni) e  fondi e gestioni,obbligati ad acquistare le azioni per replicare l'indice,potrebbero spingere le azioni molto in alto.Attualmente la banca ,dopo il recentissimo aumento di capitale a 51 euro)mostra un rapporto C/MP di 1,45 circa. Si tratta percio' di un rapporto basso,che non tiene conto delle plusvalenze sul maxi pacchetto di BNL.

Questo colosso è posseduto da 46.000 soci. La quotazione di borsa potrebbe risultare una mossa estremamente remunerativa per i piccoli investitori.

 

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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