Ted Butler,in una intervista con Eric King al King of the World News ha ieri detto che l'aumento dello scoperto sull'argento potrebbe provocare alla lunga la chiusura del New York Commodities Exchange.
Questa è una ipotesi che abbiamo gia' espresso in altre sedi e che ci trova concordi.Non sappiamo pero' le conseguenze di tale attualmente impensabile eventualita' per i possessori di argento. Nel 1980 la situazione era all'opposto. Una valanga di contratti rialzisti sul metallo,in massima parte dei fratelli Hunt e dei loro soci arabi,aveva fatto decuplicare le quotazioni. Per fermare la situazione vennero incrementati gli scarti.E la bolla,come volevano i capi delle borse merci,si sgonfio'. Ma ora che accadrebbe?
In presenza di una situazione opposta,con valanghe di short sull'argento che non possono essere consegnati,cosa potrebbe accadere per le quotazioni dell'argento ,al momento della riapertura del mercato?Avremmo la scomparsa dei manipolatori.Di quelle mani che da 50 anni manipolano come dice il GATA il mercato. Ma come reagirebbero i possessori di contratti di acquisto non rispettati in questa teorica situazione?
Aspettiamo da chi ci segue qualche commento e qualche ipotesi di fronte a tale possibilita'.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)