Non so che impressione ne abbiano ricavato i lettori, ma per me Forlì è stata una fiera diversa da tutte quelle alle quali avevo partecipato in precedenza ed è stata un evento incredibilmente positivo.
In primo luogo perché ho avuto il piacere di conoscere personalmente molti lettori con i quali avevo fino ad ora soltanto scambiato emails.
Ringrazio sentitamente tutti per il calore e l'apprezzamento dimostratomi, ne ho ricavato un forte stimolo a fare sempre meglio.
In secondo luogo perché ho avuto l'occasione di confrontarmi ed imparare qualcosa da tutti i traders presenti sul palco.
Inutile dire che la lezione più grande è venuta da Birger Schaeffermaier.
Grazie al nostro direttore che mi portò in Germania, ebbi l'opportunità di conoscere e veder tradare Birger l'anno scorso ed rimasi folgorato da due aspetti del suo trading:
- il management della posizione (money e risk management, come li chiama lui),
- il suo ?size? con il relativo rischio assunto.
Per quanto riguarda il primo aspetto ebbi la piacevole conferma di essere nel giusto nell'assumere un rischio monetario fisso, adeguando quindi il mio lotto di entrata al rischio definito dal pattern.
Dovetti però constatare l'inadeguatezza del mio money management 2×1 (vendita del 50% della posizione a target), attraverso le stesse riflessioni che Mariani ha cominciato a fare adesso, dopo aver visto Birger all'opera.
Non è un caso che io, ben lungi dal raggiungere la sua efficacia, abbia smesso da qualche mese di vendere a target il 50% della posizione, se non in occasioni molto particolari.
Per quanto riguarda il secondo aspetto, dite quello che volete, ma tradare sui 5 minuti con 30 bund, 17 eurodollaro ed un rischio a stop di 3000 euro NON è come prendere 600-1000 euro di rischio per posizione sul daily come fa il sottoscritto.
Io una cosa così non l'avevo mai vista. E sottolineo che per farla non basta avere i capitali, ci vogliono nervi d'acciao, sicurezza ?granitica? nel proprio metodo e degli attributi eccezionali.
Doti che io non considero di avere, almeno per ora ; o forse non avrò mai.
In conclusione per me rivedere Birger e ripassare la sua lezione, è stato come per un bambino calciatore avere l'opportunità di giocare con Roberto Baggio.
Forse sarà stata un illusione, ma almeno adesso so quale sarà il cammino che devo percorrere, una volta uscito dall'infanzia del trading…
Edoardo Ciottiedoardo.ciotti@fastwebnet.it