STESSA MUSICA A WALL STRETT


Mi viene da dire che questa musica che Wall Street suona da ormai mesi possa continuare ancora per molto tempo: write downs del debito, ieri è toccato a Goldman Sachs con solo 15 miliardi di dollari, e domani chissà a chi tocca, dollaro debole ( gli stati produttori di petrolio iniziano a distanziarsi dalla valuta USA e se la mollano abbandonando lo status di fratelli di sangue a livello monetario con Washington allora sono dolori per il dollaro, nell'ultimo comunicato dell'APEC Iran e Venezuela hanno voluto inserire alla fine una frase minacciosa nei confronti del biglietto verde), petrolio alle stelle. Non mi meraviglierei di vedere il petrolio volare al rialzo oggi pomeriggio, e quindi dovrò anche prendere una decisione se comprare oppure no. Se uno è lungo di bond, lungo di petrolio, corto di equity, lungo di euro e per caso quello è il punto di svolta del mercato può tranquillamente andare a casa con almeno 3 litri di sangue lasciati sul parterre.

 

Qui l'SPMIB40 continua a scende e per paradosso è meglio che sia partito con spinta al rialzo, se rompe al ribasso le probabilità aumentano che il ribasso possa avere la forza per continuare visto che i Tori li hanno già macellati prima.

 

Siamo entrati sull'eurodollaro, roba da matti, ma dovevamo farlo.

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