Quando il momento è eccezionale le analisi lasciano il tempo che trovano. Il petrolio venerdì ha segnato il maggior incremento di prezzo giornaliero della sua storia e quindi non dobbiamo per forza sforzarci di capire il quid ed il quare. Si tratta di una situazione assolutamente fuori dalla norma. Assolutamente imprevista e che terrorizza. Sui media americani fanno a gara a parlare di come si possa tagliare sulla spesa del carburante intervistando questo e quello che dicono che non andranno a trovare i loro nipotini o che non possono permettersi un viaggio in aereo. Già, le compagnie aeree. Sta scoppiando tutto, a questi prezzi del carburante i profitti non esistono e anche i media italiani iniziano a diffondere il terrore, giustamente si intende. Se sale il petrolio ovviamente le attese di inflazione si fanno forti ed i bond tracollano, mentre ombre lunghe si addensano sulle borse. Come abbiamo scritto (e non lo rinneghiamo, capiamoci bene) è in queste fasi che il Toro inizia a mostrare le corna. Durante le recessioni infatti si creano quelle premesse (attese degli utili in aumento, ovviamente è logico perché i profitti prima sono scesi, tassi di interesse amichevoli, prospettive di ripresa dell'occupazione, etc.) che poi portano al rialzo. In un interessante articolo del Wall Street Journal di oggi ci si chiede se davvero nel mezzo di questa recessione ci si può attendere la ripresa del rialzo e viene fatto il paragone con il mercato Orso del 1990-1991. La risposta è che dovremmo avere ancora 6 mesi di ribasso prima di vedere il minimo e questo lo scrive anche il mitico David Rosenberg di Merryll Lynch in un report mandato venerdì scorso agli organi della stampa (tra cui il LombardReport.com).
A livello di indice italiano SPMIB40 futures la rottura di 31.500 porterebbe ad un movimento ribassista sicuramente fino all'area di 29.000.
La mia impressione è che dopo una apertura molto in basso avremo un recupero rapido delle posizioni, insomma una entrata alla Serafini ? Non so, sta di fatto che a livello epidermico questa storia dello sciacquone non mi convince. Detto questo la realtà è che se dovesse impostarsi al ribasso quest'oggi stiamo pronti a vendere allo scoperto i titoli più volatili tra cui STM nello stesso punto in cui chiuderemo l'operazione rialzista.
Abbiamo avvicinato gli stop loss su quasi tutti i titoli del portafoglio.