Nei rovesciamenti di tendenza bisogna soffrire: o si arriva troppo presto o si arriva troppo tardi. Sono balle quelle che raccontano dell'indicatore / sistema che vi permette di comprare il coltello che cade senza farvi male.
Sul Wall Street Journal un analista racconta che queste inversioni sono dovute piu' a voglia di liquidità che a desideri di tipo direzionale. Ovvero, sui prezzi degli asset che sono saliti, chi è lungo dalla notte dei tempi vende per portare a casa o alleggerisce e chi invece è corto e sta soffrendo alla fine ci molla. Sui prezzi degli asset che sono scesi vale il contrario. Della direzione non discute nessuno, questa interpretazione sostiene, perché sarà quella di prima. Quindi le azioni di nuovo al ribasso.
Io prima di credere devo vedere perché non ho mai creduto agli investitori che comprano sui minimi e vendono sui massimi e quindi questi giramenti del mercato sono la indicazione sicura di manine che tremano, e se la manina trema allora l'inversione è possibile, non certa, ma sicuramente possibile.
Il 27 marzo avremo i dati sul GDP definitivo USA ultimo trimestre 2007 e avremo il certificato di nascita della recessione (almeno per il primo trimestre, ce ne vogliono due per essere vera).
Sulle azioni entrata sui massimi di Danieli mentre su Mediaset siamo ancora nel novero delle cose normali.
Nessun altro buy, attendiamo gli eventi.