SIAMO SUL MINIMO DELLA FORZA RELATIVA


Se ne è andata la nostra beneamata Danieli. Rimane inossidabile Fiat e Campari. E il portafoglio internazionale si riduce ma anche lui non molla. Sono felice perché nessun lettore mi scrive più chiedendomi il perché non compriamo azioni italiane. Il perché l'ho già detto, l'Italia sta andando a rotoli, ma oggi aggiungo un dettaglio in più: la forza relativa dell'indice MS Italy su MS Europe non è mai stata così bassa: siamo sul minimo storico. E vi assicuro che con gli spread i minimi storici sono di solito l'inizio del precipizio non la fine.

 

 

 

 

Si muove la volatilità storica, quella implicita rimane ancora impalata dentro il rettangolo in cui è caduta e non riesce a smuoversi.

 

 

 

 

 

 

Sull'sp500 il rapporto titoli al rialzo e titoli al ribasso sta mostrando segnali di reazioni e con la sparata del Dax30 ieri sembra che il ribasso si sia arrestato. Ma che senso ha parlare di rialzo o di ribasso in presenza di una crisi sistemica come quella in corso ? Eurostoxx e Ftse Mib sono imbottiti di banche e le banche ora sono in crisi e quindi tirano giù tutto. Fare dei discorsi troppo complicati significa andare fuori traccia. Semplicemente bisogna aspettare che passino i tempi della crisi, ma non sarà né semplice né breve.

 

 

 

Dennis Gartman, uno dei pennivendoli di Borsa più quotati negli Stati Uniti, ha spiegato stamattina le 3 migliori idee per il 2011. Per lui ancora nel 2011 ci sarà un rialzo dell'oro mentre lui è short sull'Euro per cui lo venderebbe ogni santo giorno. Infine Gartman adora il dollaro australiano e se lo giocherebbe soprattutto contro l'Euro, che sarà la moneta debole per antonomasia. Infine Gartman è lungo sul wheat ovvero adora i cereali. L'Irlanda non è la Grecia, scrive Gartman, la Grecia non è il Portogallo ed il Portogallo non è la Spagna. Tra breve inizieremo a dire che l'Italia non è l'Irlanda, aggiungo io. Diciamocela tutta continua Gartman: la malattia di spendere oltre a quello che uno si può permettere di ripagare è molto diffusa nel mondo. Ma siccome di cash in giro per il mondo ce n'è sempre meno la tendenza da parte degli Stati sarà quella di chiedere sempre più soldi ai cittadini per ripagare i debiti delle banche e delle grandi istituzioni finanziarie. Con gli Stati mezzi falliti e soprattutto quelli periferici il gioco però non può essere portato avanti perché di aiuti ce ne potranno essere pochi e così le banche andranno a chiedere indietro i soldi che hanno prestato negli ultimi 15 anni. Ma quei soldi sono già stati spesi. E quindi fallimenti a catena. Ma c'è una buona notizia sostiene Gartman: siccome i soldi ormai rendono zero l'unico modo per farli rendere per le grandi istituzioni finanziarie è quello di investirli in Borsa. E quindi i prezzi saliranno, dice Gartman.

 

E' una situazione strana questa. Ci sono clienti istituzionali che mi contattano parlando dell'indice italiano che crolla, alcuni lettori disperati che mi contattano parlando di perdite dell'80% sulle azioni singole, ma altri lettori soddisfatti che dicono ?bravo LombardReport.com che ha preso Fiat il 23% fa e che ci ha tenuto fuori dal mercato italiano scommettendo sull'internazionale?. Insomma, una fotografia in chiaroscuro dove non ci sono buoni e cattivi e tutto ciò che era correlato ora è scorrelato e tutto ciò che era vero fino a ieri oggi non lo è più.

 

Benvenuti nel tempo della crisi permamente.

 

 

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