Servizio sulle opzioni: entriamo nel merito


Vorrei introdurre il servizio che andrò ad avviare il prossimo lunedì, per mettere subito alcuni punti fermi del servizio stesso e fare in modo che chi si abboni sappia esattamente cosa attendersi.

Per mia natura amo il rischio (come potrei fare questo lavoro altrimenti?), ma non le cose stupide, soprattutto quelle veramente stupide.

L'esperienza ci insegna che non c'è rendimento senza rischio e che nel mondo delle opzioni rischiare significa per lo più vendere allo scoperto.  Ma si può vendere allo scoperto in modo stupido, o anche molto stupido, oppure con un briciolo di buon senso.  Il che non significa non perdere mai, ma tenere sempre sotto controllo il rischio e gestire le posizioni nel miglior modo possibile.

Il punto è che per prima cosa bisogna capire come funzionano le cose, in questo caso i prodotti finanziari.

Le opzioni sono sì nate come prodotti assicurativi, ma ciò che accade di solito con le assicurazioni è che si paga un premio che viene perso e nella maggior parte dei casi non serviva.  Anche le opzioni funzionano nello stesso modo: sono contratti che – se comprati – prevedono il pagamento di un premio, che con una altissima probabilità andrà interamente perso.

Quanti di voi hanno sentito almeno una volta nella vita la frase "il 70% delle opzioni scade senza valore"? E' proprio vero… anzi, spesso anche una quota vicina al 80%.  Ma ciò non accade per caso.  Questo accadrebbe in un mondo perfetto dove i mercati finanziari sono efficienti, nessuno ha informazioni privilegiate e nessuno muove i mercati a proprio piacimento.  A questo proposito invito i lettori a dare uno sguardo al mio topic nel forum Agorà intitolato "dedicato a chi…".  Illuminante? I mercati non si muovono affatto in modo casuale…!

Come si fa a guadagnare quindi? Beh, un modo ragionevole consiste nel cercare di capire come si stanno muovendo i 'governatori' dei mercati… e assecondarli…

Poi è chiaro, non sempre è cosa facile: a volte sono dei veri maestri nel celare le proprie vere intenzioni…. E qui si inserisce la seconda parte del discorso: la gestione del rischio.

Anche quando si è capito più o meno dove va il mercato le posizioni vanno sempre comunque difese.  Difese in partenza per fare in modo che un evento imprevedibile non ci sbatta fuori dal mercato; e difese anche in itinere, onde trarre vantaggi certi dai movimenti favorevoli del mercato, quando ci sono.

Le posizioni che andremo a costruire si baseranno appunto su questi principi.  Si cercherà quindi di interpretare il movimento del mercato alla luce dell'analisi tecnica sul sottostante e delle statistiche delle opzioni, che raccolgo ed elaboro personalmente ogni giorno da diversi anni. 

Se qualcuno quindi pensasse di mettersi davanti al pc lunedì mattina con il dito sul mouse pronto a vendere opzioni si metta comodo e si rilassi in attesa che il mercato ci indichi la strada da percorrere (poi magari ce la indica proprio lunedì, chi lo sa!).

Una volta che il mercato ci dirà cosa fare si costruirà una posizione non direzionale, per esempio la vendita allo scoperto di opzioni call, e si metterà subito una barriera (o paracadute) per tenerci al riparo da eventi imprevedibili.  La barriera è un costo fisso che normalmente va perduto, ma è il prezzo da pagare per dormire sonni tranquilli.

La mia filosofia è che posso gestire una perdita potenziale anche rilevante, ma non un disastro.  Quindi devo a tutti i costi evitare il disastro.

Successivamente si gestirà il rischio, se necessario, spostando le posizioni rischiose in funzione di eventi precisi.  Decisi sempre a priori, contestualmente all'apertura della posizione.

L'operatività fatta in questo modo permette di aprire posizioni non in momenti prefissati del mese o del trimestre, bensì soltanto quando si verificano le condizioni favorevoli.  E una volta impostate vengono gestite con pochi spostamenti (se necessari, il che non sempre accade) fino alla scadenza.  L'obiettivo è fare non più di 4-5 operazioni al mese, e movimentare al massimo una ventina di opzioni.

Le posizioni vengono aperte solitamente a ridosso dell'ora di pranzo, quando il mercato si appiattisce (salvo rare eccezioni) e diventa più semplice costruire posizioni combinate senza rischiare di mettere in piedi una gamba della strategia e di non riuscire poi a completare la strategia stessa a causa di un improvviso movimento del sottostante. Il momento per aprire le posizioni diventa noto solitamente con un po' di anticipo, consentendoci di prepararci per tempo.

 

In bocca al lupo a tutti.

 

Domenico Dall'Olio

(articolo di Sandro Mancini)

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