Ormai il coro di quelli che sostengono che tutto è finito si ingrossa a vista d'occhio. Walter Riolfi sul sole di domenica scorsa, in un articolo memorabile, metteva il ditino nella piaga: esiste uno studio del NBER (l'ufficio che studia i cicli economici negli USA e che decreta, con il dovuto ritardo di 6 mesi, se è espansione o recessione) che sostiene che i rendimenti dei corporate bonds sono al massimo quando l'economia è appena entrata in recessione mentre ritornano alla normalità quando l'economia ha svoltato dopo aver toccato il fondo. Ebbene proprio nei giorni scorsi i rendimenti dei corporate bonds hanno toccato il minimo rasentando la normalità con i Treasury Bills. Molti ancora ostentano l'ipotesi per cui esiste una probabilità di un ulteriore ribasso ma io ormai sono portato ad escluderlo. I minimi sono quelli del 20-21 novembre sul mercato USA, punto e basta. I nostro famoso supportone ha retto, o almeno si è fatto sfondare per tornare a maggior gloria.
A questo punto verrebbe da comprare a man bassa ed effettivamente, udite udite, ci sono le prime occasioni. Una è Buzzi Unicem che ci ha fatto per il momento stare veramente bene, la seconda è quel Credito Valtellinese che ha mostrato anche nei momenti bui della recessione una forza fondamentale incredibile, con bilanci a prova di bomba e soprattutto in crescita portentosa. Se guardate il grafico noterete come è uno di quei pochi titoli, insieme a Buzzi Unicem, che si possa dire che abbia invertito. Quando prenderlo ? Dopo la super barra rialzista di pochi giorni fa è un bel problema ed occorre procedere cautamente. Senza saper né leggere né scrivere piazzerei l'ordine di entrata a buy 6.995 stop. Interessante anche Mondadori che sta disegnando un ghiotto triangolino: piazziamo un buy a 3.51 stop.