Sempre la stessa musica. La monotonia regna sovrana anche sui mercati, con le stesse notizie che arrivano al momento giusto in un rosario che si ripete regolarmente da sempre. Il 23 giugno il Sole 24 Ore riportava la notizia che la fiducia degli investitori istituzionali è scesa al livello più basso dall'ottobre 1999. Il che significa che i movimenti degli investitori istituzionali non hanno mai riflesso un atteggiamento tanto negativo neppur ein fasi drammatiche come lo scoppio della bolla della New Economy, l'attentato delle Torri Gemelle, lo scoppio della guerra in Iraq e la recessione economica. Anche secondo un sondaggio condotto da Merrill Lynch il 31% dei gestori che si occupano di asset allocation dichiara di avere una percentuale di liquidità più alta del solito. All'orizzonte il timore di un rialzo dei tassi a fine giugno da parte di Greenspan.
Ma poi oggi in uno splendido editoriale pubblicato dal foglio rosa nazionale (finanziario, ovviamente, non la gazzetta dello sport) leggiamo un inferocito articolo dell'ultra liberista Dominick Salvatore che, attaccando apertamente Krugman, dice che tutto va bene, non c'è rischio inflazione ed è tutta una invenzione della stampa e degli analisti finanziari questa storia del rialzo dei tassi.
Morale: quando il pessimismo è ai massimi la Borsa gira, in secundis è sempre bene non fare discorsi troppo difficili in macroeconomica perché regolarmente con gli stessi numeri due economisti diversi riescono a spiegarvi esattamente l'opposto.
E se vogliamo registrare il parere di due top trader nostrani ripetiamo con Massimiliano Del Corona "ora dovrebbe esserci la correzione ma i mercati non ne vogliono sapere quindi fino a novembre dovrebbe esserci bel tempo", poi ci sarà una nuova correzione che potrebbe chiudere sopra il minimo relativo del ritracciamento dei massimi del 2000 aprendo la strada per il grande rialzo" o con Borsi che liquida la situazione odierna con un "laterale positivo nel medio termine".
Senza complicarci troppo la vita …