SE IL MERCATO SI ASPETTA IL NULLA DI FATTO ECCO CHE SCOPPIA IL PATATRAC


E' sempre la stessa storia: a Natale e a Capodanno succede sempre qualcosa di inaspettato che rompe le uova nel paniere. No, non vi preoccupare, sull'azionario italiano sempre calma piatta, forse una calma eterna. Domanda: avete mai sentito qualcuno che parla del petrolio che è sui massimi storici ? No, nessuno, sembra che non interessi. Ed invece è stato proprio il balzo del petrolio negli ultimi giorni, proprio a cavallo di Natale, a spegnere il tentativo di rally che Wall Street aveva messo in pista. Con un petrolio sui massimi storici c'è poco da stare allegri, ormai andare in macchina è diventato un lusso, ma lo sentiremo anche nella bolletta del riscaldamento e soprattutto lo sentono le aziende industriali che l'energia la mangiano a colazione. Non appena qualche cagnone grosso dell'informazione si metterà ad urlare aspettare due giorni ed anche il TG delle 13.30 metterà di spalla la notizia del rincaro del petrolio. Per il momento lo scriviamo noi.

 

Ci si aggiunge, al quadro fosco di cui sopra, anche il peggioramento ormai costante dell'economia USA: i nuovi ordini per i beni durevoli (ovvero quelli destinati a durare piu' di tre anni) sono cresciuti di un minuscolo 0.1% in novembre sul mese precedente dopo essere caduti per 3 mesi di fila (agosto, settembre, ottobre). Le spedizioni di beni manifatturieri USA sono cadute, gli stock sono in aumento, e tutto questo puzza di una domanda che incespica.

 

Con terrore attendiamo il dato sul PIL del quarto trimestre 2007, un dato che mostrerà molto certamente una economia USA  che su base annuale cresce a ritmi di tipo italico, 1+1%, contro un precedente +4.9% del terzo trimestre.

 

Nel medio periodo è chiaro che la forza dell'euro aiuta le esportazioni USA e con Cina ed India che corrono i benefici influssi della domanda di beni USA potranno contemperare, in parte o in tutto, lo sfacelo della crisi post ? subprime.

 

Ormai tutti danno per assodato un ulteriore calo di un quarto di punto alla fine di gennaio da parte della FED.

 

Andiamo con qualche segnalazione sull'azionario italiano, de facto abbiamo comunque solo 2 prede, Maire Tecnimont e Pininfarina, quest'ultima dopo che è stato reso noto l'accordo con la francese Bollore per la produzione di una vettura elettrica:

 

Bastogi è stata piu' volte segnalata su queste colonne ma onestamente non ho il coraggio di prenderla. Ieri ha fatto una barra che sembra aver pulito le entrate in stop sopra la resistenza, volumi ovviamente buoni, ma oggi che fare ? Lascio il dubbio ai lettori.

 

Brioschi uncina al rialzo ma siamo sul fondo e la tendenza è tecnicamente sempre ribassista (non ha nemmeno rotto la trendline ribassista).

 

Ceramiche Ricchetti con un milione di euro di controvalore scambiato cosa facciamo ? Ci mettiamo d'accordo e compriamo 100 euro ciascuno …

 

Guala Closures bel bottom up.

 

Maire Tecnimont è una possibile preda, vorrei vederla con una congestione o con un uncino. I volumi sono bassi ma sono scusati visto il periodaccio.

 

Doppio minimo interessante su Pininfarina, ottimi i volumi dopo l'accordo con la francese bollore. Ovviamente a questo stadio è difficile dire se inizia un nuovo trend rialzista o semplicemente è la notizia che ha innescato un improvviso rialzo nei prezzi e poi finisce qui.

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