SCOMPAIONO I PATRIMONI ACCUMULATI NEL CORSO DI DUE GENERAZIONI


Il mio amioco è deciso: ?devi andargli a parlare, se non ci vai succedono cose brutte?. Va bene, andrò. Ma onestamente non so cosa dire: la famiglia aveva risparmi liquidi per 2 milioni di euro, bellissima casa nella riviera romagnola, a Cortina d'Ampezzo e nella prima periferia di Modena. I tre figli sono quasi miei coetanei e sono entrambi putti: niente di male, perdiamine, ma i problemi arrivano di solito quando ti confronti con il mondo e quando la realtà ti costringe a fare dei compromessi. Tutti e tre hanno ottimi lavori, la madre non so se abbia mai lavorato, il padre aveva quote in aziende meccaniche quando te le regalavano negli anni '60 e ha fatto fortuna anche se onestamente di meccanica ne deve capire come io ho il calcio. La situazione è drammatica: i 2 milioni di euro hanno perso il 70% del valore nel giro di un anno, il private banker di una banca emiliana è riuscito a fare peggio di qualsiasi indice inanellando una Lehman dopo una Morgan Stanley UBS e Goldman. Non ho mai visto un tale coacervo di incoscienza e debbo dire anche di sfortuna. I due genitori hanno circa 60 – 65 anni e sebbene penso ci sia una pensione in casa dovranno presumibilmente ridimensionare il tenore di vita e forse vendere una casa al mare o in montagna nel caso i tre figli dovessero convolare a nozze e doversi comprare un appartamento. Nel giro di un anno una famiglia tra le più in vista di Modena è assolutamente scomparsa dall'elenco dei net worth individuals.

 

Questa storiella, con gli opportuni adattamenti per celare la identità delle persone menzionate, dà il polso del cataclisma che si è consumato venerdì scorso. Il povero direttore di questo umile foglio lunedì scorso ha messo al mondo il suo secondo figlio, chiamato Carlo e non Ercole come preventivato, e quindi onestamente della borsa ha solo visto i titoli sulle agenzie di stampa. Ma le notizie che gli si sono rovesciate addosso lo hanno assolutamente terrorizzato.

 

Il triangolo sugli indici USA è ancora lì, quasi intonso. Io non sono un graficista purista perché i grafici puri non esistono. Esiste una situazione di mercato come questa con una volatilità esplosiva e una oscillazione di mercato per fortuna orizzontale. I minimi dei giorni scorsi debbono reggere: se reggono questa onda d'urto siamo sempre nella settimana precedente le elezioni USA e forse siamo anche alla fine dell'incubo. Dico forse perché non credo nemmeno più a me stesso quando dico che siamo alla fine.

 

Nel week end si è tenuto un corso interno di Lombard a Spilamberto riservato ai collaboratori ed alcuni noti gestori obbligazionari italiani hanno conversato per due giorni con i collaboratori Lombard. Il quadro che hanno confermato o ci siamo confermati a vicenda insomma non so … l'opinione comune è che siamo di fronte a qualcosa che quelli della generazione post seconda guerra mondiale non hanno mai visto. Siamo di fronte a qualcosa che durerà anni e bisogna prenderci molto bene le misure. Io sono più tecnico di questi signori e sebbene convinto che non passerà tanto in fretta sono anche convinto che in questa settimana abbiamo l'ultima occasione per girare e per reggere evitando il peggio. Ormai i mercati stanno scontando la recessione (annunciata già del 2% nel regno unito che ha perso uno 0.5% nell'ultimo trimestre) e il prossimo giovedì gli Usa rilasceranno il dato sul pil del terzo trimestre che molto probabilmente sarà di una contrazione annua dello 0.5% e ciò ci significa che ci siamo: recessione.

 

Da bravo scolaretto ho scorso tutta la lista dei titoli del listino italiano ma posso solo dire che è bene rimanere alla finestra.

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