Da anni siamo abbonati alle principali lettere finanziarie internazionali specializzate nel settore deei preziosi.Finora,come ben conoscono gli amici che ci seguono da dieci anni,ci hanno dato grandi soddisfazioni.Avevamo selezionato quelle che ritenevamo piu' dotte e che conosciamo e leggiamo da ben 30 anni.
Ma ora hanno bucato…
Ci continuavano a dire di aspettare ad incrementare la quota di oro posseduta oltre la solita tradizionale "core" posizione.L'oro era in lettera,dovevamo essere pronti ad acquistarlo consistentemente solo a 650 $/oz.
Ma l'oro ci ha preso in contropiede venerdì volando a 800 $ e mettendo a segno un rialzo record di 50 dollari in una seduta.
Straordinarie le performance delle azioni aurifere con i principali titoli in ascesa dal 22%(AEM) al 43%(Anglogold).
Situazione analoga per gli argentiferi con Coeur d'alene salita del 38,89% a 0,50 $.Ma questo settore aveva visto crolli spaventosi nei trimestri precedenti.
Ed ora? Il barrone rialzista segnato dal mercato è impressionante.Ma aspettiamo il famoso "uncino" per riprendere in considerazione l'incremento delle posizioni.
Tutto questo mentre il petrolio perdeva anche quota 50 dollari ed il dollaro non crollava.Un segnale di forza gigantesco che merita di essere seguito per cogliere,nel caso,il momento giusto per incrementare le quantita' possedute.Sulle quali ricordiamo per onesta' intellettuale che finora -solo per le ultimissime operazioni- perdiamo sulla carta molto( argento,anche se ci eravamo promessi di rivedere la posizione soltanto tra 20 anni e non prima) o siamo in minimo profitto grazie al balzo di ieri(oro).
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)