Siamo alle solite. Parlare molto male dei prestiti convertibili del Credito Valtellinese e' come sparare contro la Croce Rossa. Chi scrive aveva facilmente infierito,in un articolo a suo tempo pubblicato sull'allegato finanziario di "La Repubblica"che mi sembra sia stato citato anche in assemblea, sulla farraginosita' del famoso prestito che parzialmente era collegato anche agli indici di New York e Tokyo,oltre che alle azioni Credito Valtellinese.
Poi ,scaduto questo prestito,ne hanno proposto un altro, forse piu' complesso ,con emissione di warrant a diverse scadenze e prezzi e a differenti strike e date per la conversione che ha impallinato,con gli arbitraggi,le azioni in ogni scadenza.
La mente fertile che programma i prestiti del Credito Valtellinese(mentre la consorella di Sondrio invece ci offre sempre azioni gratuite o a prezzi irrisori nei loro favolosi aumenti di capitale) ha ora partorito questo prestito,che per ragioni di spazio riassumo,e che partira' all'inizio di gennaio.
Una nuova CV dal v.n .di 75 euro ogni 25 azioni.In pratica chi abbia le azioni dovrebbe aumentare il suo investimento di oltre il 30% subito,se vuole approfittare di questa occasione.E poi incrementarlo ulteriormente in maniera altrettanto consistente se sfruttera' i warrant nel biennio successivo.
Si prevedono 3 tranche di rimborso: 25 euro nel 2011,25 nel 2012,25 nel 2013.Si potranno convertire ad ogni scadenza le CV in azioni ad un prezzo NON CONOSCIUTO in quanto legato alla media delle quotazioni delle azioni nel periodo precedente alla scadenza con l'applicazione di uno sconto.
Ogni CV ha,collegati gratuitamente, 4 warrant esercitabili nel 2010 e 5 warrant 2014 che permetteranno la sottoscrizione di uno stesso numero di azioni ad un prezzo NON CONOSCIUTO,parametrato alla media delle quotazioni del titolo con uno sconto.
La solita intricata situazione.Perché non hanno fatto come UBI Banca che ha emesso quella splendida CV al 5,75% che tante soddisfazioni ha dato a tutti quelli che l'hanno pesantemente acquistata ? Boh. A Sondrio,presso il Creval,preferiscono le cose farraginose,complesse,indeterminabili( ed infatti non sappiamo il prezzo di esercizio di warrant e di conversione delle azioni).
Queste sono percio' PSEUDO Convertibili per chi conosca il mercato obbligazionario in questo settore.
L'operazione ora ahimé è gia' lanciata e non si puo' modificare con le critiche.
Il CdA puo' pero' ancora salvarla e renderla appetibile.Deve proporre un tasso di interesse ragionevole(ricordare quanto fatto da UBI per il tasso) e uno sconto allettante. Tocchiamo ferro!
Gli amici del lombardreport.com da un decennio seguono il Creval,al punto che un socio della banca ci aveva chiamato "il megafono del Creval". E proprio grazie a questi prestiti complessi abbiamo avuto soddisfazioni enormi,acquistando i warrant ed esercitandoli,da bravi arbitraggisti,in prossimita' delle scadenze .Stessa cosa per le CV.Centinaia di abbonati hanno guadagnato con queste complesse operazioni raccogliendo i warrant che i possessori dovevano liquidare in vicinanza del periodo di esercizio per la scarsa attrattiva e l'entita' della sottoscrizione.
Non vogliamo percio' essere maldisposti davanti ad un titolo che ha sempre offerto MACROSCOPICHE soddisfazioni agli amici del lombardreport in quanto,non capito,veniva liquidato a prezzi stracciati e permetteva splendidi arbitraggi.
Ci piacerebbe percio' che la banca una volta tanto offrisse una CV allettante dopo tante incomprensibili proposte che hanno impallinato l'azione per moltissimi mesi in questo decennio. Un bel tasso ed uno sconto elevato.Potremmo percio' digerire le assurdita' del regolamento proposto con quella valanga di warrant e quegli strike price IMPOSSIBILI da determinare ora.E quindi NESSUNA TABELLA potra' essere pubblicato sui premi/sconti delle CV per tutta la durata di questo prestito.
Vediamo se l'accorato appello alla ragionevolezza trovera' eco in Valtellina. allorquando, a fine novembre,verranno fissate le modalita' dell'emissione…Sperare non costa niente…
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)