Talvolta è difficle comprendere le valutazioni di talune obbligazioni convertibili. Spesso si allontanano dalla parita' teorica offrendo nel contempo ottime occasioni di investimento.Gli amci abbonati ne hanno colto negli scorsi anni le opportunita'(Credito Valtellinese,Telecom 2010, BPER 2008, etc etc) spesso acquistabili a sconti stratosferici (Specialmente il CreVal nel 2004) rispetto a tali parità.
Attualmente tre obbligazioni CV sono sotto i riflettori.: BIM,Azimut e Sias.
La prima quota attorno a 107.L'abbiamo messa nel portafoglio estivo a 104.Poiché l'azione quota 7,20 euro e la CV è esercitabile a 7,50 euro il premio,molto a spanna, è attorno al 10%/11%.Un premio ragionevole considerando l'appetibilita' della banca .
Sias CV è invece trattata a 113/114 con l'azione a 11,30 e prezzo d'esercizio a 10,50. Percio' la quotazione della CV è a premio di un 5%.Un premio elevato se si conssidera che potra' essere convertibile tra molti anni.
Azimut 3,15% viene trattata a 111 con l'azione a 6,30 ed è esercitabile a 5,60 euro. Percio' è a sconto di un 1%.
L'abbiamo inserita nel portafoglio estivo ed ha gia' reso il 5% abbondante. Ma come vedete rimane ancora a sconto.Ed è quella con il facciale piu' elevato(3,15%)
In tutti questi casi abbiamo tralasciato il rateo maturato di interessi
Queste strane diverse situazioni permettono di operare con una certa sicurezza in quanto si limitano i rischi derivanti dal possesso di obbligazioni convertibili esercitabili a prezzi elevatissimi.
Ricordiamo inoltre che la CV è interessante se quota poco sopra il nominale. Diventa meno allettante,a meno di sconti favolosi, se quota su livelli superiori in quanto diventa una azione con i relativi rischi.
La riscoperta di taluni valori (Banca Ifis per ex) permette di rivalutare taluni prestiti che sembravano poco allettanti per l'elevatezza del premio.
Bisogna percio' monitorare sistematicamnte il mercato per sfruttare le anomalie temporaneamente presenti.Lo sconto ad ex sulle CV del Valtellinese-per il quale abbiamo scritto valanghe di articoli mostrandone a suo tempo l'assurdita'- è sceso dal 12% al 4% in pochi mesi.
Ci auguriamo che queste anomalie non scompaiano: sono la fonte primaria per effettuare un investimento a scarso rischio.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)