La Cassa Risparmio di Teramo(TERCAS) ha effettuato un classamento di 7.500.000 azioni precedentemente possedute dalla Fondazione. La Fondazione,prima di questa operazione,possedeva l'80% del capitale.Il resto del capitale (20%) è posseduto da Banca Intesa.
L'operazione prevedeva l'emissione dei titoli a 9 euro.La banca-che ha in circolazione 50.000.000 di azioni dal v.n.di 0,52 euro,veniva percio' valorizzata 450.000.000 di euro. L'utile 2005 era stato di 16.7 milioni. Il patrimonio a fine dicembre era di 278,8 milioni.
Le azioni erano percio' emesse con un rapporto capitalizzazione/mezzi propri pari a circa 1,64 ed un parametro prezzo/utile di 27.
Il successo dell'operazione (le azioni sono andate a riparto come pubblicato oggi dalla stampa economica) testimonia la fame di titoli bancari. I parametri C/MP e P/E mostrati da TERCAS non sono infatti stracciati,ma in linea con il mercato. Ma la banca è gia' sotto l'ala protettrice di Banca Intesa che indubbiamente ha una prelazione in caso di future,ora imprevedibili,novita'.
Le banche non quotate sotto i fari del lombardreport( da molti anni veneto banca, popolare s.felice,popolare puglia basilicata,banca di piacenza,banco s.giorgio etc etc )hanno rapporti c/mp inferiori,compresi tra 1,2 e 1,4..Un istituto ( la Banca Popolare del Materano SpA-pur controllata dalla Emilia-Romagna) mostra quel rapporto di 0,7 che la pone al vertice delle azioni sottovalutate con tale parametro.Il Banco di Sardegna,sia pure con le azioni risparmio,vede un parametro attorno all'unita'.
Il grande successo dell'operazione di classamento di TERCAS è percio' una splendida notizia per tutti i possessori delle piccole banche non quotate ufficialmente verso le quali menteniamo un approccio estremamente positivo.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)