Petrolio e oro insieme a platino ed argento volano sui massimi storici. Se si tiene conto dell'inflazione e non dei valori nominali siamo esattamente ai massimi del 1980, ovvero di un periodo storico che fu sconvolgente per l'economia mondiale (allego qui sotto una interessante immagine presa dal Wall Street Journal con le due curve nominali e aggiustate per l'inflazione di oro e petrolio). Senza fare discorsi troppo complicati risulta subito evidente che non siamo in una normale fase di mercato ribassista ma dentro un buco nero dagli esiti imponderabili. Recessione o non recessione, taglio dei tassi Usa oppure nessun taglio, sta di fatto che i bond hanno disegnato due barre rialziste da stupire. Noi eravamo corti e ora torniamo con un approccio long e piazziamo un ordine di acquisto sul BUND giugno (ripeto bund giugno e non marzo) a 117.12 stop sfruttando questa barra inside che ci potrebbe permettere di cavalcare il trend al rialzo con un rischio tutto sommato contenuto (stop loss iniziale sotto il minimo di oggi se il breakout avviene dopo le 14.30 oppure sotto il minimo di ieri se avviene in mattinata).
Sugli indici americani non ho grandi cose intelligenti da dire. Mi sembra semplicemente che essi siano in bilico sulla fascia inferiore della congestione e in attesa di notizie macro per fare o il balzo verso la fascia superiore oppure per avere un ennesimo sciacquone che ci porterebbe tuttavia verso territori sconosciuti di questo ribasso. Stiamo quindi pronti a shortare sotto 670 qualche contratto Russell 2000 nell'evenienza di un ulteriore ribasso.
Sull'azionario italiano siamo vicini allo short su STM che i lettori potranno prendere con un broker qualsiasi che permette lo short, con IG markets o con Click Options o con un certificate.
Importante la posizione su Tenaris che si fa beffe del ribasso e Trevi che secondo me è pronta a partire al rialzo.
Momento di pausa sui cereali siamo stati stoppati su SMK08 ma va bene lo stesso.
