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POSSIAMO SPERARE NEL RALLY DI NATALE ?


E' il consumatore USA l'eroe della nostra storia. Quel consumatore USA che mangia e beve piu' di quello che si può permettere mandando in disavanzo le partite correnti ma tanto chissenefrega perché abbiamo una frotta di arabi ed asiatici che manda in pareggio la bilancia dei pagamenti comprando a piene mani tutte le attività finanziarie denominate in dollari, valuta di riserva per eccellenza. Quel consumatore americano indebitato fino alla morte, con mutui che nemmeno in Italia le banche si sognerebbero di vendere (mah, forse l'ho scritta grossa) e che lavora con una produttività sempre in aumento. E' lui, il consumatore americano, che tiene in vita il baraccone della economia USA. E ad ogni stormir di fronda tutti a preoccuparsi di lui, della sua salute, del rischio che prima o poi vada in depressione e smette di fare la fila al Wal Mart per comprare la maionese indiana. Ecco perché i recenti dati sul mercato immobiliare hanno devastato i mercato e spinto la FED a considerare un ulteriore taglio ai tassi entro dicembre di quest'anno. Noi sappiamo che basta una riduzione dei tassi dello 0.50 (lo 0.25 non è sufficiente) per mandare alle stelle il mercato azionario, anzi basta l'odore. Ma non basta la barra di ieri per decretare la morte del ribasso: vi mostro alcuni grafici sull'andamento del mercato immobiliare USA che fanno venire la pelle d'oca. Il primo (inventory of existing single-family homes for sale) è eloquente di per sé stesso: quello che stiamo vivendo ora sta letteralmente mangiando un rialzo immobiliare che proviene dagli anni '80, mentre il secondo (existing home sales) sembra un sasso che cade da un balcone. E si capisce perché gli utili USA sono in calo da diverso tempo come dimostra il terzo grafico alimentando la paura di un rallentamento dell'economia.

 

Fin qui quello che dicono gli indicatori macroeconomici. Ma teniamo conto che la borsa prevede, per quelle infinite vie che sfuggono al controllo razionale, il rialzo della Borsa per cui una barra come quella di ieri potrebbe (ed uso il condizionale) essere il punto di svolta. Io non lo credo, perché il mercato immobiliare ha ancora spazio per scendere. Però è onesto raccontare come funziona il turnaround, che poi ha coniato il motto per cui la borsa gira quando tutti sono ribassisti o rialzisti.

 

Ieri stoppati anche sul BUND per cui ora siamo puliti. E pronti ad entrare qualora si presentino delle opportunità.

 

Siamo vicini allo short sull'Oro YG sell 778 stop.

 

Sul Qm petrolio sembra che ci sia una congestione per il momento forse doppio massimo.

 

Sulle azioni italiane da considerare Unibanca (buy 19.66 stop) con una lunga congestione orizzontale e Tenaris (buy 16,51 stop) con un doppio minimo. Ma entriamo solo se il mercato continua a correre al rialzo, altrimenti cancelliamo tutto, quindi non si tratta di ordini ma si semplici segnalazioni, per il momento almeno.

 

 

 

 

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