Non si puo' dire che manchino le soddisfazioni per le banche non quotate.
Mentre le azioni degli istituti maggiori sono crollate( e non dimentichiamo certo gli illuminati consigli dei Soloni analisti che quando Unicredito era a 7,50 euro ne sentenziavano il target price oltre 9 euro…) le nostre non quotate sono passate indenni nella bufera ed hanno permesso -a chi l'avesse voluto di uscire dall'investimento in UTILE.
Ecco ora qualche risultato.
La Banca Cattolica di Montefiascone vede l'utile salire del 14,6% a 1,961.000 euro,la raccolta crescere del 15,3% a 202 milioni e gli impieghi a 193 milioni ( +12%)
Il dividendo è fissato a 1,1 euro,il prezzo delle azioni è stato aumentato a 46,50 euro
Veneto Banca. Il prezzo delle azioni è aumentato a 35.50 euro,il dividendo è di 0,60 euro.
Banca di Piacenza : Prezzo delle azioni aumentato da 47,40 a 48,70 euro .Dividendo aumentato a 1,55 euro. Rendimento del titolo in un anno pari a 6,01%
Raccolta a 4,4 miliardi (+ 5.44%),patrimonio 267 267 milioni, utile 19,7 milione (16,8 milioni anno precedente)
La scelta di puntare sulle banche minori non quotate è stata VINCENTE. Le azioni di queste banche sono vendibili tutte ,dopo un anno di sofferenza per le banche quotate, a prezzi superiori a quelli dell'anno precedente.
la differenza con le banche quotate valutandole sulla base del parametro cap/mezzi propri si è ovviamente ridotta.
Ma rimane intatto l' appeal speculativo per chi le voglia mantenere.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)