Piano Bar di Virginio Frigieri
Verso un autunno difficile…
Su ?la Stampa? di pochi giorni fa, in un bell'articolo di Massimo Gremellini, si leggeva:
?Futuro del verbo vivere:
Uno degli eventi più strabilianti della nostra epoca è la scomparsa dei verbi al futuro. Dopo l'abbuffata del Duemila, quando per strada e sui giornali era tutto un «saremo» e «diventeremo», il futuro ha cominciato a rattrappirsi. Fino alla condizione attuale, in cui per i poveri coincide con l'ultima settimana del mese e per i potenti con la fine dell'anno, quando molti di loro verranno giudicati sulla base del bilancio consuntivo: premiati se avranno tagliato i costi, ma puniti senza pietà se li avranno aumentati per sviluppare gli investimenti, la ricerca scientifica, la formazione del personale.
Le società umane appassiscono così, a furia di chiudere in pareggio i bilanci di fine anno senza più avere un senso di marcia che non sia la mera sopravvivenza. Gli unici che osano ancora coniugare i verbi al futuro sono gli innamorati. Ascoltate i loro discorsi (o ricordate i vostri, di quando lo eravate). Pur nelle difficoltà di una vita precaria palpitano di visioni, progetti, scenari che escono dalla meschinità del presente per proiettarsi in quella dimensione magica dove le possibilità del cambiamento volteggiano intatte. Il futuro è il verbo di chi emana energia. E l'energia più potente e più giovane rimane sempre l'amore. Persino in un continente per vecchi come la nostra estenuata Europa. Non sono un economista e nemmeno un sociologo, ma sento che dalla depressione economica e morale ci potranno salvare soltanto le persone innamorate: di un'altra persona, di un sogno, del proprio talento. Della vita.?
Fino a qua nulla da dire… bell'articolo… e poi diciamocelo: se uno sta scendendo col paracadute che non si apre e gli restano una manciata di secondi prima dello splash finale, sareste voi tanto cinici e cattivi da togliere a questa persona, seppur palesemente spacciata, l'illusione e la speranza che un attimo prima del botto, si squarceranno i cieli e una schiera di arcangeli alati, apparirà in una luce surreale a sollevarlo e portarlo in salvo? Io, non ci riuscirei.
Del resto uno innamorato di un sogno c'è già… parlando del ponte sullo stretto coi giornalisti nei giorni scorsi, Berlusconi, ha concluso chiosando così: ?se uno deve passare alla storia, dovrà pure essere ricordato per qualche opera importante? … lo ha detto con tono scherzoso sorridendo (una delle sue tante battute), ma i napoletani ricordano bene che Pulcinella scherzando , scherzando …diceva la verità…
In attesa che gli "innamorati di qualcosa", trovino il modo di tirar fuori dal pantano questa povera Italietta, io devo basarmi su numeri e sentori, che purtroppo risultano molto meno poetici e molto più freddi del bell'articolo di Gremellini.
Sui mercati finanziari il nervosismo non è ancora terminato e l'ultima vampata del petrolio in una sola seduta è lì a dimostrarlo.
E se è vero come ha scritto Bellosta che ?sembra di stare in una gabbia di matti? e che negli ultimi dodici mesi sui mercati finanziari ne abbiamo visto di tutti i colori compreso cose e paradossi apparentemente inspiegabili o almeno inspiegabili secondo le logiche a cui eravamo abituati da alcuni decenni è anche vero che se si guarda all'economia reale in Europa, ed in particolare in Italia, viene un freddo polare addosso. L'autunno a cui stiamo andando incontro non sembra dei migliori… la preoccupazione di molti imprenditori è palpabile , quando ho chiesto a qualcuno ?come vedi il prossimo autunno, la risposta è stata di una parola : ?spaventoso!?
Gli ultimi dati forniti dall'ISTAT lasciano veramente poco spazio all'ottimismo:
Un italiano su sei non arriva alla fine del mese e questo è risaputo ormai da qualche anno.
Un altro su sei, alla fine del mese ci arriva coi tripli salti mortali carpiati e rovesciati, facendo della ?rinuncia continua? l'ultima virtù.
In matematica uno su sei più uno su sei fa due su sei ovvero uno su tre.
Un altro su tre, arriva ancora alla fine del mese senza sacrifici eccessivi ma, udite udite, spendendo tutto quello che guadagna. Da questo appare evidente che due italiani su tre non riescono più a risparmiare nemmeno un euro, che per un popolo che fino a qualche anno fa era uno dei più risparmiatori del pianeta non è un dato poco.
Solo l'ultimo dei tre è quello fortunato che con l'avvento dell'euro si è arricchito applicando ai prezzi in euro un cambio di 1000 lire… impresa che non è stata possibile né ai pensionati né ai lavoratori dipendenti. Bene anche questi hanno poco da stare allegri (ma questo non lo dice l'ISTAT, lo dico io) in quanto se non si inverte rapidamente questa rotta, anche questo terzo di italiani fortunati, rischia di dimezzarsi in tempi rapidi con raffiche di fallimenti a catena
Alla fine su 100 italiani, circa 15-20 saranno sopravissuti e straricchi… il resto a ramengo!
I fornitori di imballaggi sono alla canna del gas: solo nella mia azienda ogni giorno cinque o sei bussano alla porta disposti a calare i prezzi e lavorare senza guadagnare solo per fare andare le macchine e pagare gli stipendi. Molteplici le cause: indubbiamente negli ultimi 20 anni abbiamo assistito ad una crescita esponenziale di materiale di imballaggio attorno a prodotti con confezioni sempre più piccole (aumento dei single e calo delle famiglie numerose). La spazzatura di Napoli, il problema degli inceneritori con annessi i rischi della salute pubblica checché ne dica il dott.Veronesi, la difficoltà di smaltimento di tutto questo materiale , sta riportando rapidamente la gente coi piedi per terra e le aziende a cercare di ridurre, ovunque possibile, l'impiego di materiali di imballaggio e confezionamento: aggiungete a questo l'impennata dei prezzi materie prime (legname, carta, cartone, plastica e affini) e avete il quadro. Da qui la crisi di un settore che sembrava dover crescere all'infinito.
Al seguito del caro petrolio e di una forte componente speculativa, anche i prezzi di altre materie prime come frumento, soia, cereali in genere, sono schizzati con incremento dei costi di alcuni prodotti a dir poco i stellari. Senza volere ho assistito ad un pezzo di conversazione tra un produttore di maionese ed un nostro buyer. La preoccupazione per il futuro traspariva e trasudava nelle sue parole e si può ben capire se pensate che per fare un chilo di maionese ci va circa un terzo di uova e due terzi di olio di semi.. In pochi mesi il prezzo dell'olio di semi è schizzato da 500 e rotti euro la tonnellata a più di 1500!…
La carne bovina scarseggia e costa di più: avere ridotto le quote latte del nostro paese ad un livello più basso dell'Olanda che geograficamente parlando è poco più grande della nostra Lombardia, alla fine dopo dieci anni di tira e molla e richiami e multe della comunità europee ha portato molti allevatori a chiudere definitivamente le stalle. In dieci anni il patrimonio zootecnico bovino in Italia è dimezzato e l'Italia da paese esportatore di carne bovina (seppure non per cifre da capogiro) è diventato un paese importatore.
Adesso sono sul piede di guerra gli allevatori di suini che si vedono aumentare a dismisura le quote di terra richiesta per lo smaltimento dei liquami.
Risultato al mercato la carne suina scarseggia e gli allevatori sono incazzati come biscie e minacciano di chiudere le porcilaie e di uscire dal consorzio del prosciutto di Parma.
Il pesce scarseggia: perché ormai i pescatori se escono col peschereccio spendono di gasolio più di quello che incasseranno col pescato!.
Risparmierò, per amor di patria, commenti sui prezzi di frutta e verdura che ormai raggiungono livelli da ?capo firmato? secondi, credo, solo ai prezzi che vengono fatti dalle ferramente (se non tutte sicuramente dalle ferramente di Modena).
Insomma c'è poco da ridere.. molti italiani quest'anno passeranno le ferie a casa e per molti altri saranno le ultime per un po' di tempo.
Ma la stagflazione non perdona e nonostante i consumi scendano un po' ovunque, l'inflazione sale, i prezzi crescono e la BCE inflessibile e fedele al suo mandato si prepara ad un ritocco dei tassi in luglio (nulla è ancora certo, ma intanto si mettono le mani avanti). A mio avviso non basterà e ne servirà un' altro entro fine anno. In uno scenario ricco di tinte fosche, la ciliegina sulla torta ce la mette qualche guru d'oltre oceano, parlando di un possibile (complice anche le presidenziali USA), ritorno di forza sul dollaro che a 1,60 potrebbe aver toccato il fondo. Se succedesse davvero nei prossimi mesi , o torna indietro il petrolio (ma non si direbbe che ne abbia tanta voglia) o lascio a voi immaginare le conseguenze per le nostre tasche!.
E la politica dov'è?… C'è … c'è… lontana e distaccata chiusa in antichi palazzi dalle spesse mura che tutto assorbono grazie ad un intonaco rafforzato da uno spessore di corruzione e illegalità diffusa al punto che riesce veramente difficile pensare di poter cambiare questo paese senza un furibonda guerra civile. A onor del vero di corruzione e illegalità ce ne sta in tutti i paesi (non pensiamo che altrove ci siano solo agnellini; ma il dato certo è che la quantità da noi è ormai ad un livello insopportabile , a prescindere dal colore dei governi e delle giunte locali. Non a caso negli ultimi 12 mesi libri come ?La Casta? e ?Gomorra? (ora è uscito anche il film), spopolano.
Quando i problemi si fanno insormontabili, chi va al potere usa antiche quanto collaudate tecniche di distoglimento dell'attenzione pubblica inventando altri problemi o pseudo problemi che portino in secondo piano i primi.
Se così non fosse allora sarebbe vera l'altra ipotesi e cioè che appena uno viene eletto, rincitrullisce e gli va il cervello in acqua… ma oggettivamente questa tesi è più difficile da dimostrare.
Fatevi indietro due anni e torniamo alle elezioni del 2006… Appena il governo Prodi fu insediato e fino a Settembre inoltrato quando, gioco forza, in primo piano ci passò la finanziaria, di cosa ha discusso l'Italia per un'estate intera?? Ricordate ?
Per quattro mesi non si è parlato altro che di Pacs, di Dico di matrimoni gay, pro chiesa e contro la chiesa. Capite? In un paese che non sa trovare miglior destinazione alla spazzatura delle strade cittadine il problema più grande in Italia è se dobbiamo permettere o meno a due gay di convolare a nozze!
Cambiano gli schieramenti ma ?the song remain the same? ed ecco allora che Alemanno non ha ancora fatto a tempo a scaldare la poltrona da sindaco di Roma che ti esce con la nuova priorità zero della capitale… La toponomastica!… e allora, con tutti i problemi che può avere una città come Roma , ecco che il problema principe diventa trovare il modo di intitolare una strada alla memoria di Giorgio Almirante, non prima di aver accontentato tutti intitolandone anche una ad Amintore Fanfani, un' altra a Enrico Berlinguer ed infine una a Bettino Craxi… Ora premesso che sono abbastanza vecchio da averli visti tutti e che pur con le critiche che si possono fare anche a questi personaggi, probabilmente alla fine mi rimane più stima per quei quattro da morti che di buona parte di questa classe politica da viva… vi pare mai possibile che un sindaco neo eletto debba partire lancia in resta a discutere di questa questione dopo nemmeno un mese che è arrivato con i milioni di problemi che una città come Roma presenta??
Una persona normale si chiede : ?ma è imbecille o lo fa apposta??
Anni fa quando ero più giovane avrei risposto la prima senza nemmeno pensarci, ed invece con l'aumentare dei capelli bianchi comincio a credere che la risposta giusta purtroppo per noi poveri cittadini, sia proprio la seconda.
Le cose lasciate a se stesse tendono ad andare di male in peggio;
Adesso quando la frittata è fatta e ti sei giocato la nuova classe dirigente del paese che non c'è, si comincia a fare autocritica…
Il Cantautore De Gregori, in una recente intervista su LA7 , parlando del '68 dichiara:
"Forse la responsabilità maggiore del '68 in Italia è quella di non aver contribuito a creare la classe dirigente degli anni successivi", ha continuato il cantautore. "Si può dire anche che ha screditato la scuola, che ha interrotto il principio di autorità e che ha eliminato totalmente la meritocrazia. Ma se ne possono dire anche di positive. Ma mentre in altri Paesi vediamo gente con responsabilità di governo che è venuta da quella cultura e che grazie a quella cultura è diventata classe dirigente e ha modernizzato le proprie società, non credo si possa dire lo stesso per quanto riguarda l'Italia".
Commovente e sacrosanta, ma a mio parere in netto ritardo di almeno vent'anni, la battaglia che la Chiesa oggi tenta di ingaggiare con Papa Benedetto XVI (teologo sopraffino, ma purtroppo molto avanti con gli anni) contro il relativismo e i danni che alla lunga questo determina: se una società di anno in anno continua a spostare (in nome del relativismo ) i paletti di ciò che è da ritenersi bene o male, lecito o illecito , morale o immorale, onesto o disonesto, etc.. è chiaro che alla fine il risultato finale non può che essere una deriva inesorabile , che finisce per travolgere l'intera società. Su questo fa benissimo a insistere il Papa, ma certe mentalità non sono nate ieri per caso sotto ai cavoli… vengono guarda caso dal quel lontano '68 e dagli anni che ne seguirono.
E' inutile scandalizzarsi della generazione dei bulletti che a scuola combinano quel che combinano , quando poi se vai a vedere i genitori, sono spesso peggio dei ragazzi; e sono quelli che denunciano, o addirittura in certi casi malmenano il professore, o il preside che si è permesso di riprendere l'amato pargolo che faceva il deficiente in classe!.
Quando per decenni hai coltivato, allevato e diffuso a man bassa, con un certo tipo di televisione, comportamenti , stili di vita e idee sbagliate, fino a farli diventare prassi accettata e comune ad una larga fetta della società, non puoi pensare di rimette a posto il paese con un paio di decreti legge!.
Se tu dai il cellulare a tuo figlio, da usare solo in caso di bisogno per chiamarti, e gli spieghi che in classe a scuola, lo deve lasciare spento non ci deve fare i giochi e deve ascoltare il professore, tu hai fatto la tua parte. Se quando arriva a scuola gli altri 19 in classe con tuo figlio hanno ricevuto le stesse istruzioni e il primo che si mette a giocare viene ripreso dal prof , dal preside e dai genitori, la cosa, può funzionare come funzionava ai miei tempi. Ma se quando tuo figlio arriva in classe trova 15 col cellulare acceso che fanno i giochi e si mandano i messaggini e il prof. che fa finta di nulla , dove vanno a finire gli insegnamenti e i consigli che tu hai dato a tuo figlio?… Tuo figlio ti starà a sentire una o due volte e alla terza conclude che il padre è ?un demente fuori dal mondo? e ti manda affanculo se non con le parole, nei fatti con i comportamenti che si adegueranno a quelli degli altri 15. Non credo che serva uno scienziato a capire queste cose, visto che ragazzini lo siamo stati tutti!..
Diceva qualcuno che gli imbecilli non sono di destra o di sinistra. Sono solo imbecilli che dove mettono le mani, di solito fanno danni. Se dai il timone di una nave in mano a un imbecille non c'è bisogno che gli spighi nulla… troverà sicuramente il modo di cappottarsi ed auto affondarsi da solo!.
Su questa strada si potrebbe andare avanti molto … Il buonismo, la cultura buonista, il catto-comunismo, la solidarietà (parola molto abusata) le truffe i vituperi e i raggiri compiuti in nome e per conto di un malinteso senso della solidarietà , la legalità , la giustizia e chi più ne ha più ne metta. Tutto sempre alle spalle e coi soldi del contribuente.
Non ricordo se la celebre frase ?a fare i finocchi col culo degli altri sono capaci tutti? sia di Aldo Busi o di qualcun altro ma certamente rende molto bene l'idea…