Piano Bar di Virginio Frigieri
Un ?tesoretto? … oltre il BRIC
BRIC è un acronimo diventato di moda negli ultimi anni, per identificare i quattro grandi mercati emergenti (Brasile, Russia, India e Cina) che hanno potenzialmente le carte in regola per raggiungere nei prossimi anni i livelli delle più grandi economie mondiali (alias paesi del G8).
Dal rapporto Numero 730 di Febbraio 2007 della BCE, si apprende (ma non sorprende nessuno nel senso che l'avevamo capito tutti) che in questi ultimi quindici anni le economie dei paesi emergenti (EME) hanno di fatto superato sia sotto il profilo della crescita economica, sia sul fronte del commercio internazionale, il resto del mondo. Non solo, ma negli ultimi cinque anni tutti questi paesi, hanno addirittura superato le stime sui tassi di crescita attesi.
Sul giornalino di Goldman Sach di questo mese, un interessante articolo, cerca di delineare quali sono gli altri paesi emergenti al di fuori del BRIC che hanno il potenziale per arrivare a far parte del gruppo delle 20 economie più forti ed importanti del pianeta.
Nasce così il NEXT-11 una classifica di 11 paesi caratterizzati da un tasso di crescita superiore alla media, con una popolazione relativamente giovane e in crescita che se riuscirà ad innalzare il livello di istruzione, potrà fornire una ulteriore spinta alla crescita economica.
Per la maggior parte di questi paesi, entro il 2025, si dovrebbe superare la soglia dei 3000 dollari procapite di consumi di base.
Alcuni di questi paesi, potrebbero entro il 2050 raggiungere addirittura un livello di PIL procapite analogo a quello di un paese del G6 che si attesta attorno ai 55000 dollari.
In ordine alfabetico questi paesi sono : Bangladesh, Corea del Sud, Egitto, Filippine, Indonesia, Iran, Messico, Nigeria, Pakistan, Turchia e Vietnam.
Quelli in azzurro , in Italia, sono già coperti da Certificate di Abn Amro.
Il Vietnam è considerato nei prossimi 10 anni il paese che avrà il maggior tasso di crescita secondo solo alla Cina. Ma va tenuta d'occhio anche il Sud Korea che già quando si parlava di BRIC veniva spesso citato come quinto paese tramutando la sigla in BRICK.
Ma in questi giorni ABN prepara l'uscita del BRIC-11 un indice che guarda caso investe sugli 11 paesi citati solo che il peso sull'indice è diverso per ciascun paese. Per maggiori dettagli dovete andare sul sito Olandese perché da noi arriverà come sempre fra 6 mesi 1 anno perché i tempi delle procedure italiane sono questi contro i 15 giorni medi di Germania e Olanda…
Ma perché noi sempre dopo? Cosa volete che vi dica… in un paese di zombi dove non si è capaci neanche di smaltire la monnezza… cosa volete pretendere??.
Se poi andate sul sito svizzero di ABN là stanno mettendo a punto anche un BRIC-8 (più selettivo) a capitale protetto con tetto di partecipazione al 200% ed hanno già non uno ma addirittura due certificate sul Vietnam… e quello sul Pakistan ….
e qua??? qua si dormeee.. diavolo cagone!! e soprattutto si auspica…io auspico, tu auspichi, Prodi auspica, Montezemolo auspica, e i sindacati auspicano, e nessuno decide una mazza e il paese va a ramengo… ma io di fegati ne ho uno solo e non posso continuare ad incazzarmi tutte le volte in questo modo… Un Virus Signore… soltanto un Virus che uccida di morte fulminante gli imbecilli dalla vetta del Monte Bianco a Lampedusa senza distinzione alcuna di schieramenti politici, è la nostra ultima speranza… preghiamo!
Ad ogni buon conto in un ottica di investimento lungo (5-10 anni) un 2-3 mila ?euro medi? per paese quindi un tesoretto da 25-30 mila euro senza farsi prendere dalla fregola di tradare ma al contrario facendo il cassettista a tutto tondo, una scommessa sui paesi che hanno le probabilità di crescita più elevate non me la farei scappare e da qua alla fine dell'anno personalmente me la farò, ed anzi quasi quasi , se il BRIC-11 arriverà in Italia, me lo organizzo a PAC (piano di accumulo) con versamenti fissi semestrali per due/tre anni e poi lasciare andare.
Alla prossima e scusate lo sfogo.
