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Piano Bar: un lettore mi scrive ...


Piano Bar di Virginio Frigieri

Un lettore mi scrive… e volentieri rispondo

 

?Buongiorno sono un abbonato al Lombard report,ho visto la spiegazione su come fare + grafici in 1 con trade station,volevo chiedere si puo' fare anche con degli spread es. tra 2 assicurativi e 2 telefonici?potrebbe mica aiutarmi  spiegandomi come si fa' anche 1 grafico spread con trade station??

 

Andando per ordine, iniziamo innanzi tutto col chiarire che i grafici multipli in modalità percentuale hanno una logica ed un campo di applicazione abbastanza diversi rispetto agli Spread.

 

Quando mettiamo a confronto diversi strumenti su un unico grafico, andiamo a fare una cosa simile alle analisi comparative delle performance dei fondi che leggiamo sui giornali quando ci mostrano le performance a 6mesi, 1anno, 3 anni e via andare…

 

Anche qua dopo aver messo sullo stesso grafico diverse curve che potrebbero benissimo essere come suggerisce il nostro amico un gruppo di titoli assicurativi o telefonici o banche o quel che si vuole, dobbiamo però impostare una data di riferimento da cui far partire il raffronto.

A questo punto quello che otteniamo è una fotografia statica che mostra l'andamento da una data scelta.

Per poter fare un minimo di analisi, e tirare delle somme devo fare in realtà almeno tre/quattro scatti esattamente come fanno sui giornali (6mesi, 1 anno, 3anni etc)  solo in questo modo Frigieri vi può scrivere che da marzo del 2003 il settore dello stoxx600 che ha realizzato la maggiore performance è il basic material, ma che tuttavia spostando la foto a partire dall'inizio di quest'anno, vediamo che il basic materials è sceso al quarto posto per cui è ancora forte, ma la sua forza è calante mentre al primo posto da inizio anno con forza crescente troviamo il settore auto.

 

Ora attenzione in mezzo tra queste due fotografie distanziate di quasi quattro anni, potrebbero essere successi fatti anche molto significativi che tuttavia per logica di costruzione di questi grafici, mancherà completamente nella foto che parte dall'inizio di quest'anno e potrebbe vedersi ma magari molto smussata o in modo quasi irrilevante nella foto a  quattro anni…

 

Quindi per concludere questo tipo di grafici è molto pratico per avere rapidamente e a colpo d'occhio l'idea di una sorta di hit parade delle cose che vogliamo analizzare: inoltre siccome l'unico fine è la misurazione della performance percentuale, non c'è nessun nesso e nessuna  necessità per cui gli strumenti che raffronto debbano essere omogenei e/o in qualche modo correlati… Quindi potrei mettere a confronto a partire da una certa data, il titolo Generali, con le quotazioni dell'oro, la performance del Kospi Seul200 e la quotazione del bestiame vivo o della soia, semplicemente perché voglio vedere chi ha reso di più in tre anni, punto e a capo.   

 

Discorso abbastanza differente , l'argomento degli Spread che non consente ragionamenti come quello sopra.

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Lo spread classico è il cosiddetto Spread Ratio(x/y) che va scritto (programmato con codice Easy language se parliamo di Trade Station)  ed è un indicatore che viene applicato tipicamente sotto ai due grafici che si vogliono rapportare per tenere sotto controllo l'andamento relativo risultante tra i due strumenti, e non in modo statico a partire da una data x, bensì in modo dinamico e giorno per giorno.

Prima di passare a vedere come funziona l'indicatore standard fornito in Easy Language, occorre capire il contesto in cui funziona ed ha senso, usare gli Spread, altrimenti si rischia del grandissimo casino.

 

Cominciamo allora con lo spiegare che lo Spread nasce con l'obiettivo primario di assumere una posizione neutrale rispetto al mercato. Per cui se la borsa sale o la borsa scende diventa un fatto secondario (non me ne frega più una mazza) in quanto l'unica cosa a cui devo stare attento è quella di invertire lo spread al momento opportuno.

Va poi aggiunto che in ogni caso Trade Station ProSuite 2000i, (non so il nuovo TS8), fra i tanti buchi e bachi che presenta, permette sì di referenziare i prezzi di più strumenti inseriti nel medesimo Workspace (of Dat2, of Data3 etc.. ), ma dopo ammette Buy e Sell esclusivamente su Data1, e pertanto non si riesce a far vedere utilmente un trading system che lavora in Spread.

In ogni caso credo spenderò ancora qualche articolo sull'argomento, in quanto pur con i limiti di cui sopra, vedremo che una curva di Spread opportunamente trattata, può comunque essere utilizzata, significativamente come segnale guida per un System normale non in Spread.

Ma adesso torniamo ai  presupposti su cui si basa la filosofia degli spread.

Dal punto di vista tecnico costruire uno spread consiste nell'aprire contemporaneamente due posizioni, una long ed una short opportunamente bilanciate a valore. Cioè se le azioni acquistate per aprire la posizione Long hanno un controvalore poniamo di 5.000? bisognerà fare in modo che anche il controvalore delle azioni vendute per aprire la posizione short dia il medesimo controvalore (eruo più/euro meno).

 

Fatto questo, il nostro spread funzionerà tanto meglio ed avrà tante più probabilità di successo quanto i due titoli scelti risulteranno essere:

 

  • FORTEMENTE CORRELATI

 E

  • CON DIFFERENTE FORZA RELATIVA

 

Sempre per farci capire da tutti ricordiamo anche il concetto che sorregge la forza relativa.

Cosa vuol dire se un titolo dell'S&PMib ha maggior forza relativa dell'indice stesso??

Vuol dire che quando l'indice complessivamente sale, il titolo tende a salire di più (sovra performare) l'indice; viceversa quando l'indice scende quel titolo tenderà a perdere meno terreno dell'indice (e quindi anche in questo senso ?sovra performance è?)..

Al contrario un titolo con meno forza realtiva rispetto all'indice presenterà un comportamento diametralmente opposto. Quindi se l'indice sale, il titolo con minor forza relativa tenderà a salire di meno (sottoperformare) l'indice. Al contrario quando l'indice scende, lo stesso titolo tenderà a scendere più velocemente dell'indice.

 

Capito il discorso della forza relativa, rimane da spiegare perché i titoli in spread devono essere fortemente correlati. Perché affinché lo spread abbia un valore reale e oggettivo  e non diventi una mera slot machine, occorre che i due titoli messi in spread tendano quanto più possibile a:

 

Salire insieme e Scendere insieme.

 

Se non è così potete guadagnare o perdere molto di più, ma in modo del tutto random e causale .

 

Il tipo di correlazione può essere di varia natura…

 

La correlazione più blanda e banale è quella di un titolo rispetto al suo indice di appartenenza ma per svilupparci dei trading system non è il massimo della vita.

Correlazioni decisamente più forti e quindi preferibili ai nostri fini, sono :

 

  • l'appartenenza ad un medesimo settore di attività (es. due banche, due titoli telefonici o due assicurazioni comparabili, o ancora due titoli del trasporto aereo etc…)

  • correlazioni di tipo societario (una risparmio rispetto alla sua ordinaria, oppure una controllata rispetto alla sua controllante o ancora un titolo industriale e la sua finanziaria  (di esempi se ne trovano a iosa… Ifi/ifil,  Ifi/Fiat, ifil/fiat, Italmobilare/Italcementi Generali/Alleanza) etc… etc..

 

Quando abbiamo individuato due titoli che siano fortemente correlati ma abbiano diversa forza relativa, allora noi andremo long sul più forte e short sul più debole.

Se i due titoli stanno salendo (poichè salgono insieme) guadagnerò sulla posizione long e perderò sulla posizione short. Ma poiché il titolo più forte sale più velocemente la posizione long mi farà guadagnare di più di quanto perdo sulla posizione short.

Se poi la tendenza si dovesse invertire, per le premesse poste sopra, avremo due titoli che scendono insieme. Ma siccome il più triste su cui sono short scende più velocemente di quanto non scenda il titolo più forte su cui siamo long, ancora una volta guadagneremo, poiché avremo una posizione short che mediamente guadagna di più di quanto mi fa perdere la posizione long.

Quindi abbiamo una posizione ?neutrale?  che guadagna comunque, finchè i presupposti iniziali restano validi.

E' chiaro che se il trend in una direzione è molto forte, guadagnerei molto di più andando solo long su uno o solo short sull'altro a seconda dei casi…

Tuttavia il rischio che ci si assume è più elevato soprattutto durante le fasi di correzione robusta e sicuramente devo monitorare costantemente le posizioni con maggiore attenzione mentre qua me ne posso fregare di cosa fa il mercato e l'unica cosa che devo tener monitorata è la forza relativa che ad un certo punto potrebbe cambiare e invertirsi.

Quand'è che dovrò rovesciare lo spread ??

Tipicamente quando si invertono i rapporti di forza.

La cosa accade spesso quando si aprono titoli di aziende diverse che operano nello stesso settore, molto meno quando la correlazione è di tipo socetario.

Sotto anticipiamo qualcosa dei prossimi articoli, riportando un esempio fatto impiegando due compagnie aeree : la tedesca Deutsche Lufthansa e la spagnola Iberaian Airline.

L'indicatore è ovviamente un indicatore di Spread auto costruito, ma parte dal classico Spread(x/y) in dotazione con Tradestation, quindi voi potete aggiungere una media Waverage tipicamente a 47 gg o multipli per i noti motivi (numeri primi e Fibonacci) a quell'indicatore e vedere come dagli incroci di spread e media si genereranno segnali tutto sommato ?abbastanza puliti? senza bisogno di ammattire con ardite masturbazioni mentali. Ma la cosa che più apprezzo di questo indicatore è che appena si da un minimo di taratura e di allisciamento alle curve, si ottengono segnali capaci di reggere per molti mesi. In altre parole è l'ideale per i padri di famiglia che non vogliono fare 6000 operazioni al mese ma un paio di operazioni all'anno.

 

 

 

In verde il grafico lineare della tedesca Lufthansa , in rosso il grafico della spagnola Iberian Airline e sotto lo Spred-Ratio (x/y) personalizzato con l'aggiunta di una media mobile. I punti di cross della curva di ratio con la media mobile vengono evidenziati in verde chiaro e Magenta come ?avviso di probabile inversione?.

Quando la crossata supera una percentuale impostabile parametricamente, il segnale diventa definitivo assumendo il colore dei due titoli di riferimento (verde scuro e rosso). Qua si vede chiaramente come, da luglio 2005 fino a ottobre del 2006 Lufthansa cresceva lenta ma costante mentre Iberian lateralizzava quasi scendendo. Per 15 mesi seguendo la curva dello spread saremmo quindi stati long su Lufthansa e Short su Iberian (oppure per chi vuole stare sul tradizionale saremmo stati solo long su Lufthansa). Ora nei primi mesi di quest'anno si vede chiaramente che per guadagnare bisognava rovesciare lo Spread andando long su Iberian e short su Lufthansa (oppure per chi vuole stare sul tradizionale solo long su Iberian e Lufthansa in soffitta). In questo modo, dall'ultimo cross staremmo guadagnando quel 13,35% che invece sul grafico risulta negativo in quanto noi abbiamo detto all'indicatore di stare long su Lufthansa e short su Iberian.

La prossima volta diamo il codice dell'indicatore e facciamo due provette di trading system.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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