Piano Bar di Virginio Frigieri
Tornate ai vostri campi: la terra vi aspetta!
…?sono ottimista per tutte le materie prime?… ha dichiarato Jim Rogers intervistato…
Sul numero di maggio della rivista trimestrale ?Markets & Certificates? di RBS sottoscrivibile gratuitamente sul loro sito compare una lunga intervista a Jim Rogers (una leggenda nella Wall Street degli anni '70 quando fondò e gestì insieme a George Soros il mitico Quantum Funds ottenendo una performance di oltre il 4000% in dieci anni in cui l'S&P500 performò appena il 50%). Ritiratosi dal lavoro nel 1980 ad appena 37 anni, Rogers ha fatto un paio di giri del mondo in moto, girando oltre 150 paesi e studiando con attenzione il mercato delle commodities. Verso la fine degli anni '90 ha creato l'indice delle commodities che porta il suo nome : il RICI (Rogers International Commodities Index). Fra i vari temi affrontati voglio sottolineare alcuni passaggi che mi sono sembrati i più significativi ed interessanti.
Oro: sul metallo giallo all'inizio di aprile abbiamo già pubblicato le stime di Johann A. Saiger che si spingeva a 5000$ l'oncia; Jim Rogers ancora un anno fa dava il suo target a 2000$ l'oncia e in questa intervista non solo conferma questo primo target, ma lascia intendere che quella cifra potrebbe essere un target di minima e che a secondo della piega che prenderà il mondo prossimamente, i livelli di prezzo potrebbero diventare anche molto più alti.
Carbone: Rogers sottolinea la mancanza di un future sul carbone, che porta dover puntare sulle aziende del settore (cosa che il sottoscritto ha fatto per un certo periodo nel 2009 con un ETF a tema e discrete soddisfazioni) ed è convinto che il tema offra ?opportunità fantastiche? (ndr io in ogni caso prima di rientrare attenderei a vedere dove vanno i mercati azionari)
Litio: anche in questo caso non c'è ancora un future specifico per cui bisogna investire tramite i produttori o i paesi produttori come Cile e Bolivia. Con l'arrivo sul mercato di auto ibride ed elettriche, Rogers vede il consumo di Litio in crescita esponenziale nei prossimi anni.
Agricoltura: il settore che secondo Rogers potrà raggiungere aumenti di prezzo incredibili, è proprio il settore delle materie agricole; se l'oro può raddoppiare le materie agricole possono fare molto di più ed arriva a pronosticare per caffè e cacao una decuplicazione dei prezzi. A stemperare il comprensibile scetticismo dell'intervistatore, Rogers fa notare che nell'ultima fase di mercato rialzista, il prezzo dell'oro è salito di 25 volte, l'argento di 40 volte, ma lo zucchero di oltre 47 volte. Inoltre Jim Rogers fa notare che mentre del petrolio l'umanità potrà ridurre il fabbisogno ed alla lunga anche eliminarlo, nel caso delle materie agricole la domanda non può essere compressa più di tanto e se il prezzo dei prodotti agricoli resterà quello odierno, ben presto non vi saranno più alimenti disponibili a nessun prezzo e in tutto il mondo. Ai livelli di prezzo attuali gli agricoltori non sono più in grado di resistere e di conseguenza i prezzi devono aumentare; se i prezzi non aumentano, in un futuro non troppo lontano non ci saranno più agricoltori e senza agricoltori, nessuno coltiverà più la terra e noi avremo una crisi alimentare globale!. (ndr questa crisi potrebbe essere rallentata se il sistema scuola invece di diplomare e laureare una quantità industriale di somari, riprendesse a bocciare di brutto, facendo quello che deve fare la scuola: selezionare e preparare le classi dirigenti di domani; il problema è che non ci sono più i prof con le palle di una volta e di conseguenza siamo in un loop da cui non si esce) . E' un bene per il mondo, incalza ancora Jim Rogers, se i prezzi delle materie agricole salgono; e più rapidamente salgono meglio è. Se i prezzi salgono in seguito troveremo di nuovo persone disponibili a lavorare come agricoltori. Attualmente invece, la vita da agricoltore non viene neppure presa in considerazione, non solo in USA ed Europa, ma nel mondo intero.
Ricordiamo che qualche anno fa erano usciti dei certificate di ABN che consentivano di posizionarsi sul RICI e sui tre subsettori Energia, Metalli e Agricoltura. Oggi RBS offre tre ETF:
ISIN LU0249326488 per l'indice RICI completo
ISIN LU0259321452 per il RICI Agricolture
ISIN LU0259320728 per il RICI Metals
Personalmente, dato il momento delicato, non entrerei ad minchiam sul RICI Agriculture, ma attenderei il superamento di 87,48
Con piacere riscontro, dalle mail che ricevo, il vostro interesse ed in parte anche la strizza crescente provocata dagli ultimi articoli; questo significa che si sta facendo un buon lavoro perchè a vedere l'ottimismo che regnava sui giornali non più tardi di un mese fa , e la chiusura di stasera del DowJones, se i miei articoli non mettessero paura, significherebbe che vi starei prendendo in giro come fanno in tanti.
Su una delle mail che sono seguite all'ultimo articolo, un lettore chiedeva delucidazioni sull'ultima sibillina frase che concludeva l'articolo: ?dentro a terreni agricoli o qualche ettaro di bosco in zone sperdute dei nostri appennini , abbandonate da Dio e dagli uomini?.
Visto che in questo articolo si è parlato di agricoltura, estendo la risposta già data in privato al lettore ad uso, consumo e riflessione di tutti.
Si tratta di una dissertazione antica che parte da lontano: avevo solo 23 anni e il 4 di novembre era ancora festa come il 2 di giugno, sicchè il ponte dei ?morti? (ferie dall'1 al 4 novembre) era un classico. La nostra compagnia sfruttava quei giorni per preparare la festa di Natale al Cantinazzo di Bologna dove si ritrovavano diverse compagnie fino ad esaurimento dei 120-130 posti disponibili.
Schetch cabarettistici, commedie, scenette, si studiavano a tavolino con tanto di copioni. Steso il canovaccio seguiva l'affinamento e la stesura definitiva del copione dove potevi arrivare a decidere il punto in cui doveva esplodere la risata del pubblico. Contemporaneamente si effettuava, la scelta delle canzoni, degli stacchi musicali, spesso la riscrittura dei testi adattati all'argomento tenendo ferma la base musicale, poi la preparazione dei costumi, partivano i trovarobe , le mamme, le sarte all'occorrenza … ed infine le prove … poi la prova generale… praticamente una corsa a ostacoli di circa 50 giorni che terminava con la festa di Natale o Capodanno; ma per trovare l'ispirazione, il nucleo portante della ?sezione spettacoli? usava il ponte dei morti per andare in ritiro in un casolare sperduto dell'appennino modenese, che la zia di un nostro amico ci concedeva in uso gratuito con spirito di abnegazione e di … "servizio alla causa", mettendo a disposizione anche la cantina dello zio che oltre al lambrusco offriva bastoni di salami fatti in casa appesi al soffitto a stagionare!!… Tralascio le grigliate faraoniche (l'aria di montagna smuove l'appetito anche agli anoressici), le carrettate di gramigna alla salsiccia che la Paola di Bologna cucinava con la dovizia dei grandi chef, le suonate e le cantate alla sera davanti al camino acceso , per arrivare all'aspetto economico su cui ogni tanto ci soffermavamo a riflettere guardando il regime di vita condotto dalla coppia di anziani che viveva nell'unità immobiliare adiacente alla nostra. La conclusione era sempre la stessa: in un posto del genere anche con una pensione bassa si poteva vivere piuttosto bene ugualmente!.
Anni dopo, una amico di mio zio, (quello delle monete) andato in pensione decide con la moglie di lasciare l'appartamento di Modena al figlio , e tornare in montagna, al paese natio dove insieme al fratello ristruttura la casa dei genitori.
Attorno alla casa ha un pò di prato e alcuni ettari di bosco. L'impianto di riscaldamento viene fatto in modo da potere essere alimentato sia a gasolio che a legna.
Con un piccolo trattore e un carro al momento giusto viene effettuata la pulizia del bosco e la legna raccolta, messa ad asciugare in legnaia, coprirà una larga fetta del fabbisogno per l'inverno successivo. Il bosco in base alle stagioni, regala funghi in abbondanza, castagne, e frutti di bosco (fragoline, mirtilli, more). Con la farina di castagne a carnevale si fanno castagnacci e frittellozzi che sono una meraviglia.
Nel prato, una vacca montanara pascola libera : non fa 60/70 litri di latte al giorno come la LOLA, ma i suoi 10-12 litri di latte buono li da. Tutto il latte non usato in casa, viene trasformato in burro e formaggine (caciotte) dalle mogli. Dietro casa hanno messo su il forno come avevano i nostri nonni e un giorno alla settimana cuociono pane, strie, e torte. Intorno a casa un pò di conigli e galline garantiscono uova fresche e saporite carni bianche. In un angolo del prato viene tenuto l'orto che fornisce verdure a quasi tutte le stagioni ed alcuni alberi da frutto completano la base di una sana alimentazione. Il baratto con i vicini fornisce il resto… così quello che ammazza un paio di maiali, dà salami, pancetta o coppa, in cambio di funghi freschi, o sott'olio , burro e formaggio. Un altro che tiene un pò di vigna fornisce il vino agli altri in cambio di altre cose.
Alla fine della fiera, in un anno si acquista la damigiana dell'olio d'oliva, un pò di aceto , il sale, lo zucchero, un pò di riso e alcuni sacchi di farina per pane, pasta e sfoglia rigorosamente fatta in casa con ottime uova fresche.
Risultato finale: se questa coppia di coniugi abitasse ancora a Modena considerando che la moglie ha una pensione molto più bassa del marito, pur avendo l'appartamento di proprietà, tra riscaldamento, bollette, spese di condominio etc, vivrebbe di fatto sulla soglia di povertà; in montagna lavorando alcune ore al mattino, stanno bene, campano con meno della metà della pensione che prendono e gli uomini passano i pomeriggi ad oziare e giocare a carte all'osteria!
Cosa impedisce ai giovani di fare scelte del genere? Semplice: il cervello è inquinato da tonnellate di merda!; pieno di pupe e secchioni.., di fi..e di gomma…, di grandi fratelli deficienti…, di paradisi artificiali…, di tv spazzatura… insomma pieno di disvalori che noi e sottolineo noi , che voi e sottolineo voi rivolgendomi agli over 50, gli avete venduto, gli abbiamo venduto, per oro colato a piene mani, in decenni di delirio economico e finanziario; e adesso godiamoceli!
Basterebbe uno con le palle con accanto la donna giusta e metà del cammino sarebbe in discesa, ma le donne di oggi hanno da pensare a rifarsi il culo e le tette col silicone, mica a stè scemenze qua, e il bello è che le vecchie stanno diventando peggio delle giovani: porca pupazza non vuole più invecchiare nessuno, e nessuno vuole più morire… poi però la cura per l'Alzheimer non arriva e alla fine ti trovi bande di vecchie settantenni rifatte col culo e le tette di gomma e bande di cerebrolesi che si trascinano, con scatole di pastiglie azzurre in tasca, e il bischero duro per tutto il weekend che non si ricordano più che cosa ci devono fare e dove lo devono mettere! Ma andate affan… !!!!!!
Av salut e alla prossima