Siamo apparsi regolarmente su:

Piano Bar : si parla del diavolo...


Piano Bar di Virginio Frigieri

Si parla del diavolo…

 

Stando ad analisi condotte da persone ben più blasonate e qualificate di Frigieri che i conti li fa come la massaia di casa, il limite di resistenza massimo dell'Italia continuando nella politica delle chiacchere al posto dei fatti, sarebbe per i più ottimisti di cinque anni.

Tradotto in soldoni … se fino ad ora il problema per un cospicuo numero di famiglie è quello dell'ultima settimana, entro il 2011-2012 continuando con la politica dello struzzo si ipotizzano due scenari…

Il più ottimistico è quello che vede l'Italia pur con grandi sforzi e sacrifici (e non con finanziarie all'acqua di rose come ipotizza Prodi per il 2007) restare legata al carro dell'euro…

In questo caso, succederà che continuando a viaggiare alla metà (quando va bene) del ritmo degli altri , andrà aumentando l'impoverimento del paese.

Tradotto: se adesso i problemi si fanno sentire dopo il 21/22 del mese, fra cinque anni ci alzeremo, prenderemo un goccio di caffelatte (senza esagerare) e poi dovremo decidere se quel giorno vogliamo pranzare o cenare, perché i tre pasti al giorno saranno diventati un opzione da ricchi…

Lo scenario più nero è che per dar fiato alle imprese l'Italia esce dall'euro… torniamo alla lira o allo zecchino di latta come volete e riprendiamo a fare l'unica cosa che sappiamo fare … svalutare… svalutare … svalutare … Solo che col debito pubblico che abbiamo due minuti dopo è peggio dell'Argentina e chi c'è c'è…

L'unica cura possibile sembra quindi essere quella intrapresa dalla Germania e presto dalla Francia, ossia di cercare di ridurre tasse e spesa pubblica, gradualmente in relazione all'esigenza di mantenere redditi e pensioni ad un livello di stabilità.

Ma, conclude lo stimato e noto relatore, ?in realtà un Prodi che continua a fare concessioni alla sinistra estrema anziché escluderla dalla politica economica come hanno fatto i tedeschi va in realtà nella direzione della catastrofe e l'allarme è talmente serio da giustificare non solo una chiamata in piazza del popolo produttivo ma una mobilitazione continua fino all'abbattimento di questo governo. Non scherzo, non esagero.?

Ora non credo ci sia bisogno di spiegare agli abbonati chi è il professor Carlo Pelanda: con un curriculum che inzia al Brennero e finisce a Campogalliano… un elenco di incarichi svolti nelle più prestigiose università del pianeta, consultente alla segreteria dell'ONU, al ministero del Tesoro come consulente di Cossiga, di Tremonti etc..  una lista di libri scritti da far impallidire molti, non penso che abbia bisogno di scrivere queste cose per compiacere Berlusconi.

Tuttavia, alla fine del suo articolo, un dubbio nella mia testa è rimasto: quando si parla di ?mobilitazione continua fino all'abbattimento di questo governo? quali modalità pensa di adottare Pelanda?  

Se i tempi sono stretti come par di capire, e in entrambi gli scenari si rischia la guerra civile (perché di questo si parla) …, siamo sicuri che basti marciare democraticamente su Roma armati di variopinte bandiere sventolanti?… o si pensa a dell'altro?

Personalmente, tempo per andare a Roma a sventolare bandiere non ne ho tanto!…

Non accontentarti solo degli articoli Free!

Registrati gratuitamente e avrai accesso senza limitazioni ai servizi premium per 7 giorni!