Piano Bar di Virginio Frigieri
Padri di Famiglia Flash…
Rapidamente evidenzio alcuni prodotti che se certamente non sono sfuggiti a chi sta sul pezzo, mi sono accorto parlando con qualche collega che non tutti sono aggiornati… del resto oramai anche su ETF e Certificates ci sono diversi siti specializzati che non fanno altro da mattina a sera…
Parlai questa estate di una nuova tipologia di certificati che erano i Twin Win. Il Twin Win attraverso un incastro di derivati molto sofisticato, garantisce che se, durante la vita del prodotto, non viene toccata una barriera predefinita, (in genere attorno al 60% ma si raccomanda sempre di leggere ogni informativa dei singoli certificati prima di deciderne l'acquisto), allora alla scadenza si potrà guadagnare se lo strumento da il 100% di partecipazione alla performance, la performance stessa in valore assoluto (cioè privata del segno).
Quindi nell'esempio sopra con una barriera a 60 e una partecipazione del 100% se alla scadenza, il titolo è sceso a 65 con un (-35%), voi incassate il 35% . Idem se il titolo fosse salito a 135. Se poi fosse andato oltre in positivo, incassate quello che è…
Una critica che lessi su questi strumenti riguardava la durata … troppo lunga (in genere 5 anni che in borsa sono quasi un'era geologica). (a mercato poi potete uscire sempre, ma in quel caso non scattano i meccanismi previsti per la scadenza)
Bene in questi giorni esce, emesso da ABAX-Bank, su Generali, un ?Twin Win Callable? .
Come funziona? Esattamente come gli altri Twin-Win con una possibilità in più:
durante i cinque anni di vita del certificato vi danno la possibilità, una volta all'anno , se la quotazione del certificato è sopra al livello di emissione, di esercitare l'opzione di rimborso anticipato. In questo caso si percepisce una cedola del 9,25% lordo all'anno per ogni anno in cui si è mantenuto il certificato.
Maggiori informazioni sul sito della emittente e sul sito specializzato certificatiederivati.it
Mi sposto adesso sugli ETF. Anche qua ne parlò per primo Luca Barillaro, quando nessuno in Italia sapeva cosa erano, poi si è partiti piano piano con una quindicina e poi una trentina ed ora cominciano ad essere una nutrita schiera.
Una volta che il lettore ha capito lo strumento e le sue meccaniche , il sottoscritto si ferma dando per scontato che ognuno si arrangia sul sito di Borsa Italia a vedersi le nuove emissioni.
Rispetto ai primi tempi ad esempio una cosa molto interessante in un mercato rialzista, è che ora c'è la possibilità puntare sugli indici settoriali dell' indice DjStoxx600.
Quindi parliamo dei 600 titoli più grossi d'Europa suddivisi nei rispettivi settori come si vede nella tabella sottostante…
Ora se riuniamo su un unico grafico l'indice completo ed i suoi sub-indici , facendo partire l'analisi, dal minimo di Marzo 2003 in percentuale, vi salta fuori questa robina qua:
Come spesso accade lo strumento esce quando ormai i buoi sono scappati, ma anche a saperlo per la prossima volta può solo farci bene (tanto qua non è una gara a chi va più forte, ma a chi dura di più che è un'altra storia).
Nel grafico sopra si vede chiaramente come alcuni settori (basic Material, Constructione e Materiale e giù fino alle utility, dalla seconda metà del 2005 hanno ingranato la quinta andando a permformare ben oltre l'indice complessivo che comunque in tre anni e mezzo segna un non indifferente +113% (l'indice è quello in verde con le linea più spessa).
Quindi aggiungo io come commento personale, disponendo degli strumenti giusti, anche un padre di famiglia che non può e non vuole mettersi lì a fare 200 operazioni al giorno (anche perché nel tempo quei ritmi non li può reggere nessuno), anche un padre di famiglia dicevo, può portare a casa dei risultati tutt'altro che scarsi con un numero limitatissimo di operazioni, ma usando come sempre il cervello.
Saluti a tutti.