Piano Bar di Virginio Frigieri
… niente di nuovo dal fronte…
Complice un raduno riminese di ragazzi e ragazze degli anni '70 sono stato un pò assente nelle ultime sedute borsistiche. Il 2°stargate ha arginato per ora il tentativo di ritornare a testare il minimo del 22 gennaio e il risultato che va profilandosi ora è una congestione orizzontale delimitata inferiormente da tale minimo e superiormente dal gap ancora aperto tra le sedute del 18 e 21 gennaio.
Che dire? Si ok, se ci si mette a spulciare titoli e titolini situazioni che fanno venir voglia di tirare il grilletto ce ne sono svariate (banchette che quotano sotto i mezzi propri e fondamentali stuzzicanti).
Personalmente per evitare di farmi venire queste tentazioni ho smesso di guardare i singoli titoli ed ho concentrato la watchlist di default su una decina di strumenti equamente ripartiti tra indici, cambi e commodity più il Bund… Si possono perdere soldi anche lì, ma non perché la trimestrale era leggermente sotto alle attese, o perché è cambiato un amministratore delegato… insomma si è un pochino più riparati dagli effetti rumors.
Poi tornerà il tempo di tornare anche sui singoli titoli, ma non bisogna avere fretta.
Per adesso il trend resta ribassista fino a prova contraria e considerando le varie pentole che si scoperchaino man mano che passano le settimane, (UBS… CityBank, SG, etc..) bisogna andar cauti anche a dire che il peggio è alle spalle… anzi tra i "catastrofisti c'è chi dice che quello visto finora sia solo la fase iniziale e che il peggio deve ancora venire… In questo senso ci conforta la percententuale fornita dai ricercatori della Bocconi, riportata nell'articolo di Bellosta, secondo cui il 70% delle previsioni che vengono fatte alla fine si rivela sbagliato.