Piano Bar : Monete d'oro


Piano Bar ? Estate 2009

Monete d'oro

 

Un lettore chiede ragguagli su come regolarsi nell'acquisto di monete d'oro, (dato per scontato che siano buone), ma considerate le notevoli differenze di prezzo riscontrabili tra un commerciante e un altro e un sito e un altro, una città e un'altra…

 

Premesso che nella vita non si può essere tuttologi, provo comunque riassumere quel po' che so sperando possa essere utile ai lettori.

 

Quando si decide per un investimento in monete d'oro la prima cosa da fare è procurarsi le caratteristiche tecniche della moneta che si vuole acquistare o cercando su Internet o ricorrendo ai cataloghi di numismatica.

I tre dati fondamentali sono : il diametro , il peso e la caratura. La purezza di un qualsiasi oggetto d'oro può essere espressa o in millesimi (da zero a 1000) o in carati (da 0 a 24). Ne consegue quindi un primo rapporto per cui 1 carato è uguale a 1000 / 24 = 41,666 periodico millesimi. E' importante assimilare questo concetto in quanto a parte i lingotti/lingottini che raggiungono gradi di purezza garantita fino a 999.8 o  999.9 nessuna altro oggetto d'oro (moneta o gioiello che sia) arriva a questa caratura.

Il motivo è molto semplice: l'oro in natura è un metallo molto tenero e tutti ricorderete qualche vecchio film dove i cercatori d'oro che per assicurarsi della bontà di una pepita le davano un morso.

Quando si vuole lavorare l'oro per farne monete e/o gioielli l'oro viene mischiato ad altri metalli per assicurarne la necessaria durezza. Si ottengono così leghe in cui di volta in volta anche in base alle tonalità di colori che si vogliono ottenere, troviamo mischiati all'oro, altri metalli come l'argento, il rame (le più diffuse) ma anche il nichel , lo zinco , l'alluminio, il palladio etc..

La caratura di una moneta o di un gioiello è quindi fondamentale per farci capire, fatto cento il peso dell'oggetto che andiamo a trattare, quanti grammi effettivi di oro vi sono contenuti…

Nella gioielleria italiana si usano quasi esclusivamente leghe a 18 carati ovvero 750 parti di oro su 1000. Ma occorre stare molto attenti perché se comprate dei gioielli all'estero vi sono diversi paesi in cui si scende a 15 e addirittura a 12 carati. Dodici carati significano 500 millesimi quindi se acquistate un oggetto di 10 grammi solo 5 sono effettivamente oro.

Ma torniamo alle monete che erano l'oggetto della domanda. Se su un gioiello oltre al valore intrinseco dato dai materiali impiegati c'è da aggiungere anche la ?bravura? del maestro orafo che ha disegnato e realizzato l'oggetto in questione, sulle monete d'oro c'è un altro aspetto da considerare e cioè che in genere le monete d'oro oltre ad essere acquistate come bene rifugio per il quantitativo di oro che contengono sono spesso e volentieri oggetto di attenzione da parte dei collezionisti che saranno disposti a pagare un cospicuo sovraprezzo rispetto al valore intrinseco della moneta, in funzione di quelli che sono i fondamentali parametri numismatici ovvero lo stato di conservazione della moneta e la sua rarità. Il numero di monete coniate ogni anno può variare anche in misura sensibile e si può andare da svariati milioni di pezzi a pochissime migliaia. Poi possono esserci in circolazione per certe monete di certe annate delle ?prove? di coniatura effettuate dalla zecca emittente che possono ridursi a poche centinaia se non decine di pezzi.

 

La scala di conservazione di una moneta in Italia prevede i seguenti livelli:

B ? bello corrispondente a VG ? Very good nei paesi anglosassoni

·        Moneta non orribile, ma che ha circolato molto , presenta zone lisce e poco leggibili e sui rilievi si misurano 2 o 3 decimi del metallo presente in origine

MB ? Molto bello corrispondente a F ? Fine nei paesi anglosassoni

·        Moneta che ha circolato molto , la sua usura è ben visibile e sui rilievi si misurano 4 o 5 decimi del metallo presente in origine

BB ? Bellissimo corrispondente a VF ? Very Fine nei paesi anglosassoni

·        Moneta che presenta tracce di usura dovuta alla normale circolazione e tutti i rilievi presentano almeno 6 o 7 decimi del metallo presente in origine; i rilevi salvo qualche particolare minore sono perfettamente leggibili e può presentare colpi (ammaccature) sul bordo ma leggeri e non deturpanti

SPL ? Splendido corrispondente a EF ? Extremely Fine nei paesi anglosassoni

·        Moneta che ha circolato pochissimo . Presenta lievi tracce di usura dovute alla breve circolazione, ma tutti i rilievi presentano 8-9 decimi di metallo. Può presentare colpetti sul bordo. Una moneta fior di conio con segni o abrasioni dovute alla non corretta conservazione, può ricadere in questa classificazione

FDC ? Fior di Conio corrispondente a UNC ? Uncirculated nei paesi anglosassoni

·        La moneta si trova nello stato in cui è uscita dal conio perché non ha mai circolato. Non presenta nessuna traccia di usura e tutti i rilievi hanno i 10 decimi di metallo. Possono comunque esserci difetti di conio e segni di contatto, anche sul bordo: segni dovuti alla produzione della moneta. La moneta, non avendo mai circolato, ha ancora la classica "patina" del conio.

In casi particolari si parla di ?Fior di Conio Eccezionale? quando oltre alle caratteristiche del Fior di conio, la moneta è totalmente esente da segni o difetti dovuti alla produzione. Questa caratteristica unita una elevata rarità della moneta, ne fa ovviamente lievitare il suo valore economico.

FS ? Fondo Specchio corrispondente a Proof ? Proof nei paesi anglosassoni

·        Questo stato è ricavato al momento della lavorazione attraverso trattamenti particolari tali da rendere i fondi della moneta speculari. Si tratta in genere di monete coniate esclusivamente per i collezionisti.

 

Per quanto riguarda il fattore rarità la scala di classificazione è la seguente:

 

C    ? moneta comune

NC ? moneta non comune

R    - moneta rara

R2  - moneta molto rara (i collezionisti pronunciano ?raro due non ?erre due??)

R3 –  moneta rarissima (si pronuncia ?raro tre?)

R4 ? moneta estremamente rara (si pronuncia ?raro quattro?)

R5 ? moneta disponibile in pochi esemplari (si pronuncia ?raro cinque?)

 

Ora è chiaro che andando a comprare una moneta d'oro fondo specchio o fior di conio ma assolutamente C ? Comune, non dovrebbero chiedervi nulla di particolare… ma se solo andate sua una R o una R2 potete vedervi chiedere un prezzo decisamente più alto anche di svariate volte il valore intrinseco della moneta…

 

Fino a qua l'ABC per capire di cosa stiamo parlando.

 

Prima di passare ad un esempio pratico va ancora sottolineato che anche il diametro e il peso complessivo della moneta non vanno sottovalutati. Se la vostra intenzione è quella di accantonare un po' di risparmio in un bene rifugio, NON dovete ragionare con la logica del collezionista, ma orientarvi sulle caratteristiche fondamentali e tipiche del ?bene rifugio? Un bene rifugio dovrebbe essere facilmente nascondibile, facilmente trasportabile, ma soprattutto all'occorrenza facilmente scambiabile in soldi o altri beni. Per soddisfare l'ultimo requisito ?facilmente scambiabile? occorre che la moneta che acquistate sia anche facilmente riconoscibile da molta gente e non eccessivamente impegnativa come esborso.

Se parlate con un numismatico questo conoscerà benissimo tanto una sterlina d'oro quanto un Kruggerand sudafricano. Tuttavia vi invito a riflettere sugli aspetti pratici:

Un Kruggerand contiene un Oncia esatta (ricordo che qua si parla di once Troy e non delle once che usavano i greci e i romani da 28,345 grammi) di oro pari a 31,1035 grammi per un peso totale  33,93 grammi (il resto è rame) ed ha un diametro di 32 millimetri… Ipotizzando 950$/onz la quotazione attuale dell'oro ad un cambio intorno ad 1,42 come vediamo in questi giorni, si evince che il prezzo teorico di questo pataccone dovrebbe essere attorno ai 950 / 1,42 = 669 Euro.

Ma ci sono addirittura i 50 pesos messicani che pesano 41,6 grammi con 37,5 grammi di oro.

 

Ora se voi foste in fuga verso destinazioni ignote quante persone pensate di trovare che vi sganciano 670 euro sull'unghia per un Kruggerand? Se io in questo momento facessi  il giro degli uffici della mia azienda sono convinto che non troverei nessuno con quella cifra in contanti a lavorare.

Ma se in tasca al contrario avessi delle sterline d'oro un moneta con un diametro equivalente a 20 centesimi di euro ed un peso di 8 grammi scarsi (7,988 per l'esattezza) che a 22 carati mi da un contenuto di oro effettivo di : 7,988 / 24 * 22 = 7,32 grammi di oro, allora io dovrei trovare persone che hanno in tasca : ((669 / 31,1035) * 7,32  =  157,4 Euro. Beh..  se ora andassi al farmi il giro degli uffici credo che almeno 4 o 5 persone con in tasca quella cifra le troverei senza problemi…

 

Un ultima considerazione per il signore che mi scrive è la seguente:

una volta che lei ha in testa quello che dovrebbe essere il prezzo teorico equo della moneta che intende acquistare in base alla quotazione dell'oro e al tasso di cambio Euro/Dollaro, si ricordi di un altro particolare… I commercianti che comprano e vendono oro fanno ne più ne meno quello che i market maker fanno in borsa… vale a dire che loro hanno sempre un prezzo per comprare (in denaro) e un prezzo per vendere (in lettera)…

Quindi riprendendo l'esempio di cui sopra dei 157 euro teorici per una sterlina, in realtà se lei si presenta da un commerciante per vendergli una sterlina si vedrà offrire un prezzo tra i 140 e 150 euro al massimo , mentre se lei si presenta dal commerciante per acquistare una sterlina allora può vedersi chiedere anche 160/170 euro. E ancora un conto è presentarsi per acquistare un pezzo e un conto è presentarsi per acquistare qualche decina di pezzi… Insomma anche qua come in spiaggia coi vù cumprà … bisogna trattare… recitare… strapparsi la camicia, dare testate al muro nella speranza che il commerciante preoccupato per l'integrità del negozio cali qualche Euro.

 

Alla prossima.

 

PS. Anche i tanto reclamizzati lingottini non sono ancora conosciutissimi ed avendo solo la punzonatura (999.9) e al massimo la sigla della banca , sono sicuramente più facili da taroccare di una moneta. Su una moneta d'oro messa sotto al contafili (la lente del numismatico) ho sicuramente più riferimenti e punti di controllo per appurare se è falsa o meno, ed infine poiché gli inglesi sono stati una potenza coloniale per secoli, ricordatevi che un'Elisabetta d'oro, la scambiate con estrema facilità tanto che vi troviate in Canada, come in Australia o in India. Se comprate marenghi.. da queste parti di marenghi se ne intendono… ma un australiano quanti marenghi pensate abbia visto in vita sua??

 

Sotto l'immagine di una sterlina d'oro.

 

 

Non tutti sanno che il S.Giorgio a cavallo che sconfigge il drago è opera di un giovane incisore romano della zecca italiana Benedetto Pistrucci, che recatosi a Londra nel 1815, cominciò a lavorare alla Royal Mint (la zecca britannica). L'anno successivo, conosce William Wellesley Pole che accetta il suo modello di San Giorgio e il Drago per la nuova sovrana d'oro. A tutt'oggi la sterlina d'oro è considerata una delle più belle monete d'Europa se non del mondo.

 

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