Piano Bar di Virginio Frigieri
Ma va bene così…
Dopo averla invocata più volte (la correzione) è finalmente arrivata…
Va bene così e ci sta tutta: del resto già un mese fa (articolo del 4 febbraio intitolato ?Spettacolare il Dax ma…?) avevo sconsigliato vivamente di entrare a coloro che fossero per qualsiasi motivo restati fuori fino a quel momento, perché di cicli doppi e tripli in borsa se ne vedono due o tre ogni dieci anni…
La settimana scorsa dopo aver aperto un terzo ciclo e recuperato anche il retracement del 14,6% ovvero complementando a 100 leggasi, recuperato l' 85,4% dell'intera gamba ribassista da marzo 2000 a marzo 2003, ci siamo chiesti dove poteva spaccarsi se avesse avuto la forza di proseguire andando oltre il 7-9 marzo e quindi avevamo trovato tutte le ?resistenze temporali? importanti posizionate in aprile… Invece con l'inizio del triplo ciclo non ha retto ed oggi abbiamo finalmente il RESET.
Quelle date non sono comunque inutili, e lo vedremo le prossime settimane…
Oggi invece ci poniamo la domanda fatidica: dove finisce ???
Ovviamente va sempre tenuto conto che se io sapessi rispondere esattamente a questi quesiti, non starei qua a scrivere di borsa…
Andiamo quindi ad esaminare il Monthly del Mibtel qua sotto:
La riga gialla tratteggiata a livello 32.000 di mibtel rappresenta il rintracciamento del 14,6 % di Fibonacci calcolato sulla gamba ribassista 2000-2003.
Rotto quello, l'ultimo scoglio per andare a testare il massimo storico a quota 35.001 era il doppio massimo evidenziato con la linea rossa spessa. Ed è questo che è risultato fatale al proseguimento del rialzo.
Nel prossimo grafico andiamo invece ad analizzare i rintracciamenti di Fibonacci calcolati sulla gamba di rialzo da Mar-2003 ad oggi.
Se qualcuno si sta chiedendo perché metto anche i rintracciamenti minori e meno significativi dei classici 38,2-59,0-61,8% il motivo è semplicemente per avere un'idea di massima di come potrebbe evolvere il movimento ribassista. Dal momento che nessuno lo può sapere si prova ad immaginarlo:
Quindi se immaginiamo che il ribasso si possa fermare nella zona evidenziata in giallo all'incrocio tra la trendline rialzista dal 2003 (l'unica che ci interessa) allora immaginiamo un prima gamba attorno al 14,6% (quinti potrebbe già essere esaurita o quasi), quindi un rimbalzo fino al 9,01% ed infine giù fino alla zona gialla.
Se questa prima ipotesi si rivelasse giusta, il rialzo potrà proseguire ed attaccare e rompere i massimi del 2000.
Se immaginiamo che non basti allora dobbiamo ipotizzare un rintracciamento più robusto che arrivi al 38,2%. In questo caso il ribasso dovrebbe proseguire fino al 23,6% quindi rimbalzare su fino al 14,6% per poi scendere al 38,2%. In questo caso essendo l'area di 26.000 un supporto ?bestiale? (siamo attorno ai massimi storici del bull-market del 1998, c'è da augurarsi con tutto il cuore che tenga, perché in caso contrario si scenderebbe veramente all'inferno!
Attenzione: tutto quello che ho scritto sopra è per dare un'idea, esemplificando al massimo le cose…
Quasi mai vedrete nella realtà una ?abc? secca come ho detto sopra… anzi tenuto conto di quanto tempo è durato il rialzo è molto più probabile chi i prossimi mesi ci disegnino un triangolo distributivo ?simil 2000?. Lo dico perché so di gente che si presenta a fare corsi di commodity senza aver mai visto un grafico e sapere cosa è una barra…
Chi fa trading di posizione, può quindi stare serenamente alla finestra seguendo quello che succede nelle prossime settimane, in attesa che si presentino nuove opportunità.
Teniamo comunque conto che le nostre borse occidentali oggi non sono ancora eccessivamente care e che siamo ben lontani dalla famosa bolla del 2000 quando Tiscali una bella mattina capitalizzava più della Fiat!!!, …e per dare un altro elemento ancora di riflessione, si tenga infine presente che il tracollo di Shanghai è più che giustificato visto che il mercato delle azioni ?A? si è praticamente raddoppiato negli ultimi sette mesi… Ma tenete anche presente che la stragrande maggioranza degli investimenti occidentali in Cina non avviene investendo sullo Shenzhen, ma su Hong Kong che fino a prova contraria quota su livelli ben più accettabili delle azioni ?A? che prima del tracollo presentavano un rapporto di price/earning attorno a 44, ovvero quattro volte più alto delle azioni negoziate invece sul mercato di Hong Kong.