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Piano Bar : La stagione non aiuta, ma...


Piano Bar  di Virginio Frigieri

La stagione non aiuta, ma…

 

ci sono cose da tenere d'occhio anche sotto l'ombrellone…

 

Intanto faccio il coro al buon Mariani per aggiungere che il conto corrente in questo mestiere , a volte cala anche suonando le note giuste , su un tempo sbagliato…

Si valutava nell'articolo precedente se farsi stoppare sopra 10.200 o sopra 10.365, e il rimbalzo alla fine si è portato addirittura sopra 10.400, dove io (pirlescamente) avevo lasciato aperto un solo mini mentre il resto l'avevo tolto disciplinatamente a 10.200. Poco dopo come da copione il mercato ha iniziato a scendere, fino a venerdì sera quando è ritornato per poco sotto 10.100. Beh per uno che è ribassista da prima di Natale, perdere dei soldini mentre sei short non è certamente il massimo, ma oltre alle note sullo spartito deve esser corretto anche il tempo indicato sullo spartito e forse il sottoscritto ha sbagliato nel dare poco peso alla stagionalità, all'eco delle trimestrali, e alla maledetta ?Slope Hope? che è ancora troppo alta per poter fare gli spiritosi. Comunque la settimana prossima ristaccherò la spina , riordino il garage, e poi me ne torno tre giorni al mare a recuperare gli zii anziani. Spero nella prima metà di agosto di riuscire a fare due-tre articoli su oro e argento e poi ancora interruzione la settimana dopo ferragosto. Dato che in questo periodo c'è un po' di intermittenza da parte mia , cercherò su questo articolo di rifare il punto generale della situazione.

Lo scenario ribassista, pur messo alla prova è ancora integro.

 

 

Ho piazzato la linea gialla a 10.600. Se questa settimana quel punto 2 (ancora provvisorio) tiene, allora dovremmo cominciare a vedere un dolce scivolamento verso il basso, anche se con tutto agosto davanti e vista la ritrosia di luglio, non mi aspetto ancora accelerazioni ribassiste molto forti.

 

 

 

In ogni caso anche un superamento del punto 2 non comporterebbe ancora la negazione dell'impianto ribassista iniziato sopra 11200 ad aprile, ma è certo che a questo punto preferiremmo l'allontanamento da 10.600 verso il basso. Interessante notare nel grafico sopra come nel primo ciclo di 30 giorni al ribasso tre stargate su quattro hanno barre nere micidiali.

 

Torno poi sul tema inflazione/deflazione, per dire che più passa il tempo più ho l'impressione che la paventata iperinflazione non c'è e non verrà (se verrà) prima di alcuni anni. Anzi guardando qualche grafico e ancora meglio la vita reale, temo che si vada più verso la deflazione che verso l'inflazione. Metto sotto un cruscottino:

 

 

 

Il terzo grafico in alto a destra è il batic Dry Index  (noli marittimi sulle 24 principali rotte commerciali; se si muovono tanti container l'indice sale se c'è calma piatta l'indice scende). Nel nostro caso dopo il tracollo del 2008, l'indice era andato lentamente recuperando formando un classico triangolo rettangolo ascendente. Come si vede questo triangolo è stato rotto al ribasso ed ora l'indice sta riprecipitando verso i minimi di fine 2008.

Il grafico in basso a sinistra è l'indice generale delle commodity che dopo l'acuto di fine 2009, ha ripreso una connotazione piuttosto ribassista, che risulta più evidente nel grafico accanto del rame che è il metallo industriale più significativo; il cedimento di quota 300 darebbe la stura a scenari molto ribassisti.

Sul fronte occupazionale la Banca d'Italia (che di solito ci prende) stima che il picco della disoccupazione arriverà solo nel 2011, quindi per adesso di riassumere gente che ha perso il lavoro non se ne parla, si parla al contrario di perdere ancora 200-250 mila posti di lavoro. Del resto la ripresa è talmente fragile che se parlate con qualche piccolo imprenditore capite subito l'antifona.

Un'azienda che aveva 30 dipendenti ed ha dovuto lasciarne a casa 10, ora con un filo di ossigeno, si guarda bene dal riassumere i 10 disoccupati. L'azienda in questione, intanto si è riorganizzata e con piccoli investimenti e revisione dei layout produttivi ed altri accorgimenti, in questo periodo si è messa in condizione di riuscire a fare con 20 dipendenti quello che prima faceva con 22-23 persone recuperando quindi efficienza; a questo punto non fidandosi troppo di questa ancor debole ripresa, semplicemente, prende meno lavoro di quello che prendeva prima e fa quello che può fare con i 20 dipendenti in carico. Il resto è aria fritta.

Per innescare un regime di iperinflazione, occorrerebbe scatenare una domanda di beni molto superiore all'offerta (capacità produttiva). Questo avviene di norma quando molte persone riescono a vivere con meno denaro di quanto guadagnano per cui vedendo il conto corrente gonfiarsi mese dopo mese, uno si lancia nell'acquisto di cose voluttuarie e superflue. Ma la realtà di questi anni è ben più amara e diverse persone di mezz'età al mare coi bambini sull'Adriatico dove i prezzi sono ancora ragionevoli, fanno le ferie e ringraziano i nonni che hanno ancora risparmi da parte per pagare il conto, perché diversamente dovrebbero stare a casa! Questo quanto emerge chiacchierando un po' con le persone che incontri in albergo. Per scatenare quindi la corsa agli acquisti e l'inflazione, la gente dovrebbe avere più soldi in tasca; ma per fare questo non ci sono molte strade: o si aumentano gli stipendi o si calano le tasse o ancora (ma abbiamo già visto come va a finire) si mette in condizione chiunque di comprare a debito. Scartando l'ultima che abbiamo già visto dove porta, restano le prime due; posto che la prima delle due metterebbe però a rischio la competitività del paese (ora che si ha una moneta unica e non si può svalutare ogni cinque minuti) rimane volenti o nolenti percorribile solo la seconda  che è quella di ridurre la tassazione, e questo comporta necessariamente una lotta seria all'evasione e una cura dimagrante al settore pubblico (tutto) di oltre il 50%. Amen.

Quando verso la fine dell'anno si cominceranno a vedere i magazzini pieni imballati di materie prime che non vanno da nessuna parte allora forse il ribasso dei mercati prenderà la spinta giusta per rotolare a valanga verso fondali oceanici che nemmeno immaginiamo.

Adesso vi metto due grafici che stanno a cuore a molti lettori, perché anche qua non c'è da stare troppo tranquilli:

 

 

Attenzione all'oro che sta rompendo la trenline che passa per 1180. Se non tiene quel livello è molto probabile assistere ad un ritorno verso quota 1000 in prima battuta ed anche oltre.

Con molta calma e parsimonia, al momento buono potremo usare il mini Future Short su Oro di RBS (ISIN NL0009288018) che attualmente ha un'effetto leva di oltre 5.

Piuttosto bruttarello anche il grafico dell'argento.

 

 

 

Come si vede dal grafico l'ultima area di tenuta forte è tra 16,50 e 17,16.

Se cede lì. Apriti cielo… primo target a 15, poi 12 e forse anche 9.

Anche in questo caso dovremmo essere pronti a difendere il fisico che certamente io non voglio vendere con appositi strumenti (es. mini future di RBS ISIN NL0006234858 leva 2,64 NL0006234833 leva 4,54 o NL0006234841 leva 3,66)

Amici e lettori ci scrivono per chiederci come mai a fronte di un calo contenuto dell'oro, l'ETF sul metallo fisico è passato rapidamente da 103, a 90. Il motivo è semplice ; qeull'ETF è denominato in dollari poichè l'oro quota in dollari , ma è quotato in EURO e risente pertanto dell'andamento del cambio. Poichè nelle ultime due settimane l'euro ha recuperato parecchio sul dollaro è chiaro che il valore della quota a parità di oro scende. Se compro un'oncia d'oro a 1200$/onz con un cambio a 1,2 spendo 1200 / 1,2 = 1000? ; se rivendo quando l'oro è sempre a 1200$/onz , ma il cambio è a 1,3 incasso 1200 /1,3 = 923? e quindi perdo anche se la quotazione dell'oro non si è mossa di una virgola. Chi non vuole incorrere in questi problemi dovrebbe cercare nell'apposita categoria dei certificate ?Quanto? che sono quelli che mettono al riparo dall'effetto cambio.

 

E visto che abbiamo parlato di cambio mettiamo anche l'ultimo grafico su  Euro/Dollaro:

 

 

 

Come si può vedere abbiamo avuto una classica correzione ABC che ha portato le quotazioni fuori dal canale di trend in cui la nostra divisa navigava dal dicembre scorso. A guardare la correzione odierna si potrebbe anche pensare che la correzione al rialzo sia terminata e che la via del ribasso possa riprendere; tuttavia è ancora prematuro escludere la possibilità di una estensione del rialzo fino all'area 1,33-1,34 dove transita il retracement del 50% di Fibonacci; seguiremo con attenzione la cosa dato che nei primi 4 mesi dell'anno lo short su euro dollaro ci ha regalato parecchie soddisfazioni.

 

Insomma finora è stata un estate abbastanza tranquilla … ma il pentolone bolle e presto molte cose potrebbero rimettersi a correre, cercheremo di prenderle dalla parte giusta.

 

Alla prossima.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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