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Piano Bar: la seconda finestra temporale non muta il quadro tecnico precedente?


Piano Bar di Virginio Frigieri

 

La seconda finestra temporale non muta il quadro tecnico precedente…

 

 

La quattordicesima seduta di ciclo chiude la seconda window lasciando il quadro tecnico pressoché immutato, con un gap da chiudere di sotto e una manciata di punti mancanti sopra per riportarsi in zona test del precedente massimo.

 

La configurazione tecnica del secondo stargate è quasi identica al precedente: bianca-nera sei giorni fa, e bianca-nera oggi con la sola differenza che la nera precedente era paffutella, mentre la nera di venerdì in Giappone la chiamano Long Legged Doji, mentre qua da noi in pianura padana, con molta meno poesia e un deciso pragmatismo, quelle barre le chiamiamo banalmente ?merde secche? , tipiche di un mercato che ha paura a muoversi… sarà forse un modo per esorcizzare il destino, visto che sempre qua da noi dicono che quella roba lì… porta fortuna!! Boh sarà.

In effetti venerdi mattina dopo l'apertura hanno provato ad entrare i compratori e per un po' ho sperato in una coppia di candele bianche che stasera ci avrebbe raccontato ben altre storie…, poi si sono rifatti sotto i ribassisti ed alla fine è stata una quasi patta.

 

La situazione è ben visibile nel grafico sottostante:

 

 

Ad ogni buon conto per adesso non c'è niente che impedisca di andare a fare un nuovo massimo nel proseguimento di questo stesso ciclo.

 

Se poi invece prendesse a scendere, dovrebbe fare i conti in prima battuta col triplo minimo a 25.330 rappresentato dalla linea gialla, per poi andare a cercare il ?minimo di Londra?, ed anche se arrivasse alla linea tratteggiata che si nota in basso, dove passa peraltro un bel doppio minimo, beh … a quel punto lì saremmo appena al  23,6% (rapporto aureo del più noto 38,2%) di rintracciamento di tutta la gamba rialzista che parte da Marzo 2003 che, se volete sarebbe ancora una correzione salutare e fisiologica. Insomma prendiamo fiato e vediamo dove butta!

 

Se poi volete delle motivazioni di carattere pratico per cui io penso ancora a stasera, che la borsa difficilmente riuscirà a fare grossi sfracelli nei prossimi mesi, allora mi  limito a notare che:

 

dai primi articoli sul petrolio di un anno fa, il medesimo è quasi raddoppiato a dimostrazione che le mie previsioni apparentemente catastrofiche (100$ al barile entro il 2012) erano fin troppo rosee…

Nonostante questo l'istat ci dice che  l'inflazione dell' ultimo mese è quasi calata. Questo significa che i soldi in tasca alla gente comune sono sempre meno, che si riducono i consumi all'osso, che si abbandonano le ipercoop per passare ai discount e che ormai si sta attenti anche a prendere un caffè di troppo.

 

A questa semplice ma ineluttabile constatazione, aggiungiamo le considerazioni tutt'altro che peregrine che faceva Mariani qualche giorno fa, sui prezzi degli immobili e capiamo bene che ormai il mercato dell'immobile si sta restringendo a quel 20% della popolazione che con l'introduzione dell'euro si è ingrassata fuori misura…

 

In questo contesto… in un clima se non da deflazione , quantomeno da inflazione zero, è difficile pensare che i tassi di interesse possano salire al punto da far tornare ?appetibili?,  i titoli di stato e le obbligazioni…(questo sarebbe un ottimo motivo per riportare molta gente in acque meno rischiose).

Ma se i titoli di stato e le obbligazioni continueranno a restare così poco appetibili come è successo negli ultimi anni, coi prezzi degli immobili, che sono ormai totalmente fuori dalla realtà ed ingiustificabili, alla fine, l'italiano medio coi 100-200-250 mila euro di risparmi  ormai insufficienti per un investimento nel mattone, o i soldi se li porta casa e li nasconde nel materasso e nelle damigiane come usava qualche decennio fa, o di comprabile nei prossimi mesi ha solo il mercato azionario … Ovviamente con tutti i rischi annessi e connessi di nuove bolle e di nuovi cadaveri… ma per ora tant'è!!

 

Per chi volesse risnfrescare la memoria sotto i link dagli orchestrali del Titanic alla fine dell'argomento petrolio.

 

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