Piano Bar di Virginio Frigieri
Il gioco si fa duro…
Sono giornate cruciali, in cui la speculazione cercherà con tutti i mezzi di bastonare un euro sempre meno credibile.
Giornate in cui i numeri della Grecia salgono ancora e si parla già di almeno 150 miliardi per il semplice motivo che 135 sarebbero stati sufficienti se già nel 2011 la Grecia si fosse potuta presentare sa sola sul mercato a chiedere soldi senza timore di vedere andare deserta l'asta, ma siccome sono in pochi pronti a scommettere su questa cosa, è probabile che la Grecia andrà tenuta per mano almeno fino a primavera 2012 e questo ha un costo, mentre dietro l'angolo si allungano minacciose le ombre di Spagna e Portogallo. Avevamo visto giusto ai primi di Dicembre consigliando i lettori di shortare l'Euro-Dollaro o semplicemente comprare Dollari e se il primo target 1,25 è ormai dietro l'angolo, c'è chi sta già scommettendo sul fatto che il viaggio verso Sud della nostra moneta sarà purtroppo ancora molto lungo. Dico purtroppo perché poi alla fine per qualcuno che riesce a guadagnare quattro soldi speculando contro l'Euro, la massa … il paese, e in particolare i ceti più deboli come le persone anziane vanno inevitabilmente alla deriva verso guai seri; se qualcuno ogni tanto va al supermercato a fare spesa con la moglie credo si sia ben accorto come dall'inizio dell'anno ad oggi, poco o tanto è aumentato tutto.
Sul quadro tecnico i fatti di questi giorni aprono due possibili scenari: il primo più semplice da capire anche a livello intuitivo è che con i problemi che si profilano all'orizzonte nell'eurozona, l'America riparta in quarta uscendo dalla crisi e noi tanto per cambiare ci guardiamo la ripresa degli altri in televisione.
Quindi se fosse tutto così semplice vedremo l'America in paradiso ed Europa all'inferno come ha ben riassunto la foto copertina della rivista ETFnews n°71 di questa settimana che riporto sotto.
Ma purtroppo anche l'America ha i suoi problemi, diversi per natura e valori da quelli della vecchia Europa ma non per questo meno gravi. Per cui se ci sono ormai pochi dubbi sul film che vedremo nei prossimi mesi ovvero di un dollaro che continua a rafforzarsi sull'euro, ritengo più difficile applicare la stessa equazione ai mercati azionari con le borse americane che volano al rialzo, mentre quelle europee si sfasciano. Sono invece più propenso a credere che i mercati azionari bene o male si muoveranno ancora all'unisono seguendo nel bene e nel male la sua stella polare che per ora è sempre Wall Street.
Sul DowJones il quadro si va lentamente schiarendo ed abbiamo adesso due precisi punti da tenere d'occhio:
Se la correzione in atto si limiterà a lambire la prima riga rossa tra 10700 e 10800 potremmo anche assistere ad una ulteriore estensione della gamba rialzista iniziata a febbraio; se quel livello sarà violato con decisione drizzate tutte le antenne che avete e preparatevi a shortare anche la nonna in carrozzina. La rottura del minimo di febbraio appena sopra quota 9.800 punti, ci darà la conferma che la famigerata onda 3 di cui abbiamo parlato anche troppo è iniziata , e allora penso che ci sarà da stare short per diverso tempo e il cartello stradale sopra esposto perderà tutta la sua ironia per lasciare spazio a tutta la sua drammaticità.
Qualche collega mi sgrida perché ultimamente scrivo meno.
Questo è indubbiamente vero, ma è anche vero che quel che c'era da dire il sottoscritto l'ha detto e scritto spesso con largo anticipo su questa rubrica, in tempi non sospetti quando anzi qualcuno ti guardava storto e ti prendeva per matto.
Era il 2004 quando sulle colonne di questa rubrica ci si scagliava contro una classa politica incapace e corrotta e Frigieri parlava di ?un paese post industriale in crisi irreversibile?;
era sempre il 2004 quando il petrolio balzava da 25 a 40 dollari il barile e su questa rubrica il sottoscritto ammoniva che entro pochi anni avremmo ricordato quella calda estate come ?i bei tempi in cui il petrolio costava solo 40$ al barile?. Da anni denuncio ad ogni occasione una scuola allo sbando che sforna dei somari da corsa con la testa piena di pie illusioni destinate a infrangersi sugli scogli durissimi della vita reale. La generazione appena più vecchia della mia seminò "vento" (idee sbagliate) nel '68 ed oggi raccogliamo "tempesta". I migliori andarono a lavorare i peggiori si rifugiarono in politica che avevano ancora le braghe corte e hanno passato tutta la vita senza lavorare un solo mese sotto padrone; non sanno cosa significa mandare avanti un'azienda, o un'attività, se non per sentito dire e sono ancora tutti lì tanto a sinistra come a destra; hanno dai 58 ai 65 anni gli ex sessantottini. Se ne incontrate uno che ancora si vanta e decanta di aver fatto il '68… spaccategli un gamba e lasciatelo per terra a riflettere.
Quando un somaro non viene bocciato dalla scuola, ci penserà la vita a farlo… ma sarà molto peggio e il prezzo e la frustrazione morale da pagare molto più alto. I pochi che hanno la testa buona e capiscono cosa sta succedendo scappano lontano da qua per non tornare se possibile nemmeno a Natale; gli altri sono carne da cannone destinati a fare danni ovunque vadano. State molto attenti a sorridere per quello che dico perchè quando il numero di imbecilli in circolazione aumenta ai ritmi esponenziali di questi utlimi anni, qualcuno che incrocia la vostra vita che vi paccia o meno capita anche a voi!… magari su una strada provinciale l'unica mattina dell'anno che vi alzate presto per portare la famiglia da qualche parte e lui col cervello strinato dalle pastiglie e abbastanza alcool in corpo da uccidere un cammello, ritorna allegramente dalla discoteca…
Oppure vi salvate e arrivate in ospedale dove subite un delicato intervento e poi vi serve una trasfusione e beccate il fratello deficiente di quello di prima che prende la sacca col gruppo sanguigno sbagliato o vi attacca al tubo dell'azoto invece che all'ossigeno… non c'è nulla da ridere… bisognava ucciderli da piccoli oppure prenderli a sberle ogni volta che c'era bisogno (vale a dire almeno tre volte al giorno) …ma ormai è tardi , sono cresciuti e sono ovunque e … ce li godiamo i nostri amati "bambaccioni" come li chiamava quel ministro…
La metafora di Hamburger Hill non vale solo per i trader! tutte le professioni , tutti i mestieri, tutte le attività imprenditoriali hanno la loro Hamburger Hill… uno su mille ce la fa… ed anche una nazione se malgovernata ad libitum finisce per trovare la sua Hamburger Hill…
Abbiamo alimentato e coltivato nelle zucche vuote dei nostri figli e nipoti, il falso sogno di poter avere un esercito con un milione di generali ed un solo soldato o di poter gestire un ospedale con mille primari e senza infermieri e inservienti.
Beh signori il sogno è finito!
Purtroppo per quella signorina che è andata da Giletti a dire che lei studia psicologia e non ha nessuna intenzione di andare a fare la cameriera per vivere, perché è l'università che le deve trovare il posto di lavoro che realizzi le sue aspettative/ambizioni … beh ahimè non è esattamente così che gira il mondo… poi se non vuole fare la cameriera … potrà sicuramente fare dell'altro… ma l'illusione che io mi alzo una mattina apro una nuova facoltà inventandomi una laurea tanto fantasiosa quanto inutile per spremere soldi alla comunità; quindi sforno quattro laureati che non sanno nemmeno fare O col bicchiere e pretendere che la società si inventi un posto di lavoro ad hoc per consentire a quattro persone di andare a lavorare in giacca e cravatta invece che con una zappa in mano come meriterebbero loro e i loro professori…, beh questa, credo ce la dobbiamo far passare dalla testa.
Aggiungo poi, che anche la storia di investire di più nella ricerca, che come linea di principio può trovare tutti daccordo, diventa quanto mai fumosa in un paese di "bananeri" come il nostro dove il numero di dipendenti medio per azienda è di 7/8 dipendenti.
Mi si deve spiegare cosa vogliamo cercare: il Santo Graal? Nelle aziende con 7 dipendenti si vive alla giornata si lavoara A x A e se vai a parlare col titolare l'orizzonte massimo di tempo che vede davanti a lui va dai 15 ai 30 giorni quando va bene. I soldi spesi in ricerca vanno bene in paesi come la Germania dove abbondano le grandi aziende multinazionali con decine di migliaia di dipendenti strutturate ed organizzate seriamente; lì la ricerca porta frutti, ma noi italiani siamo dei "cantinari" che facciamo il corso alla Scuola Radio Elettra (con tutto il rispetto che ho per quella scuola, ma mi serve per far capire il concetto) e ci mettiamo ad aggiustare i televisori dei vicini nel garage sotto casa e quando va bene il garage diventa un negozietto con 4-5 persone che ci lavorano. E a quelli i soldi investiti nella ricerca non servono a niente! Servono semmai alla classe politica per regalare soldi a pioggia ai suoi elettori, salvo girare poi il conto da pagare…al solito Pantalone.
Esemplare al riguardo il famoso "prestito d'onore" voluto da Massimo D'Alema ai tempi del suo governo, dove si finì per regalare soldi a pioggia ad un branco di sbandati con le idee più bizzarre; cosa vuoi fare tu da grande? lo scenografo! bene ecco 30 milioni (lire) a fondo perduto, tu? il coreografo!..pronti altri 30 milioni… meraviglioso… ricordo una per tutte una ragazza napoletana, che voleva aprire un chiosco per vendere lattine vuote, decorate, con dentro "l'aria di Napoli" ed un elenco chilometrico di altre seghe mentali del genere. L'idea parve talmente "innovativa e luminosa" che questa signorina fu ricevuta in pompa magna e premiata con un orologio d'oro dall'allora presidente Oscar Luigi Scalfaro. Ora , va bene tutto, siamo nati per soffrire e siamo abituati a tutto!… ma se qualcuno pensa davvero di poter far ripartire questo paese con iniziative del genere, è meglio che si rechi sulla rupe tarpea e con un sussulto di virilità e di orgoglio si lanci nel vuoto. E' di sicuro il miglior servizio che può rendere al paese!
Noi eravamo i numeri uno al mondo nella chimica; primi anni '60 Montedison, …e mò e mò Moplen (Gino Bramieri)…, non è rimasto nulla!
Siderurgia: per certe produzioni facevamo dell'acciaio che teneva testa ai migliori acciai svedesi e tedeschi: della siderurgia non è rimasto quasi nulla.
Avevamo l'Olivetti che era una realtà straordinaria che ci invidiavano nel mondo: l'hanno spolpata viva e non è rimasto nulla.
Abbiamo discusso dieci anni per aprire l'Italia alla TV a colori: quando siamo arrivati noi ce l'avevano già tutti e siccome politicamente non la si voleva, si prendeva a pretesto la discussione se si dovesse adottare il PAL o il SECAM… Lo ha raccontato poche settimane fa Pippo Baudo … facevano queste riunioni interminabili PAL/SECAM … SECAM/PAL e siccome non si decideva mai nulla ad un certo punto si alzò il genio di turno con la soluzione "all'italiana" e un direttore disse: "ma non si potrebbe fare che una settimana si va col PAL ed una settimana col SECAM?? evviva li accontentiamo tutti ! bellissimo… se non ci fosse da piangere.
Questo palleggio decennale ha di fatto impedito il decollo dell'industria elettronica in Italia perchè quando finalmente si decise di andare avanti con la TV a colori noi avevamo le pecore e gli olandesi avevano un colosso di nome Philips, i tedeschi Grundig e Siemens etc. etc… ; noi siamo sempre in leggerissima controtendenza!
La Telecom non è mai stata un granchè ma aveva dimensioni e patrimoni mica da ridere; si sono spolpata anche quella con una voracità che uno stormo di cavallette al confronto fa meno danni.
I democristiani della prima repubblica hanno rubato tanto e finchè hanno voluto: verissimo ma almeno rubavano con una certa misura… quasi ecumenica, moderatamente e con un briciolo di senso della vergogna… quando ne beccavi uno con le mani nella marmellata …almeno arrossiva… azzo!
C'era ancora un seppur vago senso del pudore, porca miseria!… questi della seconda repubblica se ne fottono, arraffano tutto l'arraffabile senza alcuna vergogna e senza alcun ritegno tanto a destra quanto a manca … tutti insieme appassionatamente: cavolo siamo in mano alle poiane … ma chi era Alì Babà coi suoi quaranta ladroni, un pischello di periferia?
I nodi prima o poi arrivano al pettine e a guardare quello che sta accadendo in Grecia, il pettine ormai è molto vicino e c'è più di un'analista che ritiene che la resa dei conti sia appena cominciata.
alla prossima