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Piano Bar : Favole per Adulti (3)


Piano Bar di Virginio Frigieri

Favole per Adulti (Conclusioni)…

 

Dopo le due ?favole? precedenti, chiudiamo l'argomento del signoraggio  Ogni volta che è successo un disastro finanziario in questi anni, si è sempre corsi a trovare il colpevole, il capro espiatorio. Così una volta è colpa della speculazione, una volta c'è la bolla, una volta sono gli hedge Fund e quell'altra sono i mutui-subprime.

A farne le spese tuttavia, quasi sempre gli stessi, i più deboli , quelli che meno se ne intendono insomma le decine di migliaia di piccoli risparmiatori. Il ?sistema? invece non è mai messo in discussione!!.

E' Bibbia che gli stati sovrani abbiano ceduto la loro sovranità monetaria a un manipolo di privati (banche private e famiglie private) che stampano moneta per conto della Federal Riserve e della BCE facendosi pagare il valore di facciata della banconote più un tasso di interesse che noi paghiamo emettendo debito pubblico che mai riusciremo a restituire. (signoraggio di primo livello)

E' come se io fossi il proprietario di un cinema che fa pagare al pubblico 8 euro per il biglietto ed il tipografo che mi stampa i biglietti volesse da me 8,3 euro per i biglietti che mi da!…

Quando le banche emettevano denaro in base ad una copertura in oro e alla convertibilità del denaro (banconota) in oro, queste banche , giustamente , annotavano nelle attività (attivo) dello Stato Patrimoniale la riserva aurea e nella colonna delle passività (passivo) la quantità di denaro emesso. Essendo le banche emittenti  tenute a convertire le banconote in oro (il famoso ?pagabile a vista al portatore?) queste banconote erano di fatto un debito di oro per la banca, ossia una passività.

Il fatto che questa usanza sia stata mantenuta dalle banche centrali nonostante dopo il 1929 siano praticamente scomparse sia la riserva che la conversione aurea, lascia quanto meno perplessi …  il denaro emesso non solo non dovrebbe più essere conteggiato come debito, ma considerato il costo prossimo allo zero di emissione delle banconote (3 centesimi per una banconota da 100?) e considerato che gli Stati avendo rinunciato alla loro sovranità monetaria si indebitano per 100+TUS (tasso ufficiale di sconto) per ogni banconota da 100 emessa verso le banche centrali, verrebbe da dire che queste banconote dovrebbero andare nella colonna attività e le banche centrali ci dovrebbero quantomeno pagare le tasse.!

Se già col signoraggio di primo livello come spiegato nei due racconti precedenti ci infiliamo in una strada senza ritorno assumendoci  dei debiti che non potranno mai essere rimborsati, nemmeno se tutto il contante in circolazione fosse raccolto, l'impresa diventa pura utopia quando il denaro si trasferisce dalle banche centrali alle banche normali dove il denaro si moltiplica dal nulla fino a 50 volte il numero effettivo di banconote in circolazione.

Gli accordi di Basilea 1 nel 1988 obbligavano le banche a coprire con capitale proprio almeno l'8% dei prestiti. Con Basilea 2 (recepito in Italia dal 2006) la riserva è lasciata variare tra l'1,6 e il 12% in base alla solvibilità dei clienti.

In soldoni se Frigieri lascia 1000? sul conto corrente, 20 vengono congelati e 980 prestati ad esempio al pizzaiolo di fronte a casa che deve cambiare il forno e si indebita. Ma chi gli vende il forno incassa 980? su cui il ?sistema bancario? farà un nuovo accantonamento di 19,6? per prestarne 960,4 al vicino di casa che vuole andare in ferie e si indebita col Tour operator che incasso i 960 su cui di nuovo si innesca il giro. Morale della favola: dopo 200-300 passaggi la somma si esaurirà  e sul sistema bancario risulteranno conti correnti in attivo per 50.000?… solo che l'unico pirla che ha messo ?1.000 euro veri? è il sottoscritto e tutto il resto è semplicemente aria fritta. So che sto semplificando, ma non andiamo troppo per il sottile altrimenti non ci arrivo in fondo… Ora fintanto che le mediocri menti sportgazzettare d'Italia d'Europa e del mondo non si renderanno conto che l'illiquidità è insita ed intrinseca e quindi strutturale nel ?sistema bancario? così come concepito non ne usciremo mai.

Il sistema è costruito sulla carta e la somma dei conti correnti che hanno un saldo attivo , da un totale che è almeno 50 volte più alto delle banconote fisiche che sono in circolazione.

fintanto che circola fiducia nel sistema, il sistema si regge anche se tecnicamente non potrebbe reggere; se domattina alle 8:30 un numero di italiani cospicuo si presenta allo sportello per ritirare più del 2% del totale di cui sopra, allora entro le 9:00 tutte le banche italiane saranno chiuse per fallimento con buona pace di tutte le favole che ci raccontano i media ufficiali pagati dal sistema stesso dove i politici che noi crediamo di eleggere democraticamente finiscono tutti a fare da camerieri dei banchieri.

Quindi i mutui subprime come tutto il resto sono in realtà fattori che generando dei cali di fiducia improvvisi (tipo sbalzi di corrente) in un sistema che è di per sé PERENNEMENTE ILLIQUIDO (per i motivi di cui sopra), porta alle crisi di liquidità e alle file viste davanti agli sportelli di quella banca inglese.

Il giorno che lo sbalzo di corrente sarà troppo forte avremo il Black-out e forse l'inizio di un lungo e salutare inverno. Potrà sembrare strano ma nonostante molti sappiano… se si escludono un po' di siti su internet,  l'argomento oggi è off-limits (roba da X files) e nessuno ne vuole parlare. Si rifiutano di parlarne a Report; aveva iniziato a parlarne Grillo ed ha lasciato perdere perché la gente si spaventava… ; insomma per la serie chi ?tocca i fili muore? meglio stare tutti zitti!. E la scia delle morti eccellenti e misteriose di chi ha provato ad andare contro ?il sistema? è lunga e piena di nomi famosi, a cominciare da alcuni presidenti degli Stati Uniti che non sono morti né per il freddo né per mano di qualche esaltato come qualcuno potrebbe supporre.

Vediamo allora di rispolverare un po' di storia, augurandoci (io e il direttore) di non dover andare ad allungare la lista stessa…

 

Nel 1791 Thomas Jefferson affermava: ?per preservare la nostra indipendenza, non dobbiamo lasciare che i nostri governanti ci gravino di un debito perpetuo. Se incorriamo in tali debiti, saremo tassati nel nostro cibo e nelle nostre vivande, nelle nostre necessità quotidiane e nelle nostre comodità, nel nostro lavoro, e nei nostri svaghi. Se possiamo impedire allo Stato di sprecare il lavoro del popolo sotto la pretesa di assisterlo, il popolo sarà felice.?

A gennaio del 1815 Jefferson scrive ancora a James Monroe che sarà presidente poco dopo (1817-1825): ?la dominazione che gli istituti bancari hanno ottenuto sulle menti dei nostri cittadini, deve essere spezzata, o essa spezzerà noi?.

Nel 1816 scrive a John Madison (10°) presidente, 1841-45: ?..se il popolo americano permetterà mai alle banche private di gestire l'emissione della sua moneta, allora, alternando inflazione e deflazione, le banche e le società finanziarie che cresceranno intorno ad esse, spoglieranno il popolo di ogni proprietà, sinchè i suoi figli si sveglieranno senza un tetto nel continente che i loro padri conquistarono… Credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per la nostra società che eserciti in armi… il potere di emissione dovrebbe esser tolto alle banche e restituito allo Stato , a cui esso propriamente appartiene?. 

Jefferson aveva compreso centovent'anni fa, la tecnica e la strategia con cui i banchieri privati producono inflazione e deflazione per aumentare la propria ricchezza e il proprio potere a spese e sopra la nazione.

L'elezione nel 1828 di Jackson  a presidente è in gran parte dovuta ad una reazione dell'elettorato allo strapotere bancario. ?Se il Congresso ha diritto, in base alla Costituzione, di emettere il denaro cartaceo, questo diritto gli è stato affidato affinché lo usi in proprio, non per delegarlo a individui o società private?.

Nella campagna del 1828, rivolgendosi ad un gruppo di banchieri, Jackson dichiarò: ?siete una tana di vipere, ed io intendo debellarvi e per il Padreeterno vi debellerò?.

E ancora:  ?se solo la gente sapesse la marcia ingiustizia del nostro sistema monetario e bancario, ci sarebbe una rivoluzione prima di domani.? ?Se la banca di emissione privata governasse la nostra valuta, prendendo i nostri denaripubblici e tenendo nella dipendenza migliaia di nostri cittadini, sarebbe più temibile e pericolosa della potenza navale del nemico.?

 

In seguito sia Lincoln che Kennedy proveranno a togliere il signoraggio ai banchieri, e sappiamo come è finita, ma val la pena ripercorre per sommi capi le due vicende.

 

Al tempo della guerra civile americana (1861-1865) Lincoln si trovò a dover sostenere le spese belliche … serviva molto denaro… Le banche lo prestavano allo stato (l'Unione) ma esigevano interessi altissimi tra il 24 e il 36%.

Lincoln per non cedere a questo ricatto che avrebbe rovinato finanziariamente il suo popolo, fece approvare dal Congresso una legge che autorizzava il Ministero del Tesoro ad emettere biglietti di Stato come valuta legale. Nel 1862 Lincoln disse: ?il privilegio di creare ed emettere moneta non è solo la suprema prerogativa dello stato, ma anche la sua massima risorsa creativa. Con l'adozione di questi principi , al contribuente saranno risparmiati immensi importi di interessi.?

Queste banconote di Stato furono denominate ?Greenbacks? perchè erano stampati con inchiostro verde sul dorso. Con essi e con una emissione di buoni del tesoro venduti al popolo, il governo Lincoln riuscì a fronteggiare le spese della guerra e dello Stato senza indebitare lo stato stesso e i cittadini e vinse la guerra. Con giusto orgoglio commentava ?abbiamo dato al popolo di questa Repubblica la massima benedizione che abbia mai avuto: il suo proprio denaro per pagare i suoi propri debiti?.

Qualche tempo dopo, ?The London Times? pubblicava un articolo in cui si esprimeva l'opinione di chi restava danneggiato da questa mossa di Lincoln, ovvero dei banchieri internazionali: ?…  se questa scellerata politica finanziaria, che ebbe origine nella Repubblica nordamericana, si consolidasse istituzionalmente, lo Stato provvederebbe al proprio denaro senza costi. Salderebbe i debiti e resterebbe senza debiti. Avrebbe i fondi per svolgere i propri compiti. Diverrebbe prospero senza precedenti nella storia degli Stati civilizzati del mondo. Le menti e le risorse di tutti i paesi si trasferirebbero nel Nordamerica…conclusione: Quello Stato deve essere distrutto o distruggerà ogni monarchia sulla terra…?

Nel 1972, il governo americano, stimò che il risparmio per le casse dello Stato, dovuto ai Greenbacks, in termini di interessi non versati alle banche (quindi mancati guadagni per i banchieri)

era stato di 400 miliardi di dollari.

Nel 1876 il cancelliere del Reich Otto von Bismarck, disse su Lincoln:

?ottenne dal congresso il potere di prendere a prestito dal popolo, vendendogli titoli degli States… e lo Stato e la nazione sfuggirono alla macchinazione dei finanzieri stranieri. Essi capirono al volo che gli Stati Uniti sarebbero sfuggiti alla loro presa. La morte di Lincoln era con ciò decisa?.

Con un'abile mossa Lincoln prese le distanze dalla schiavitù in modo da rendere inaccettabile all'opinione pubblica britannica che il Regno Unito continuasse a sostenere i sudisti contro l'Unione.

Lincoln vinse la guerra e la repubblica americana restò unita e libera ed inizialmente affrancata dal dominio dei banchieri che dominavano i governi europei.

Ma poco dopo la fine della guerra civile, Lincoln fu assassinato e il Congresso revocò la legge sui Greenbacks sostituendola col National Banking Act, in forza del quale le banche nazionali sarebbero passate alla proprietà privata e il denaro da esse emesso, sarebbe nato gravato di interesse. I Greenbacks sarebbero poi stati ritirati dalla circolazione. Nei successivi cinquant'anni verrà assassinato anche il 20° presidente James A. Garfield colpevole di aver denunciato il dominio dei banchieri privati sullo Stato. Nel 1913 il Congresso varerà il Federal Riserve Act con cui si spoglierà del potere riservatogli dalla Costituzione in via esclusiva , di emettere denaro,  conferendo questo potere ad un sistema di corporations di banchieri privati a cui si donerà anche il potere di fissare il tasso di interesse.

Questa sudditanza andrà avanti senza interruzioni fino alla elezione di John Fitzgerald Kennedy che nel 1963 con l'Executive Order 11110 del 4 giugno , ridiede allo Stato nella persona del presidente stesso, il potere sovrano di emettere denaro.

E prima di essere assassinato, ne emise la bella somma (sottratta ai banchieri) di $ 4.292.893.825 esenti da debito e da interessi e coperti da argento. E naturalmente il primo atto del nuovo presidente Johnson fu quello di richiamare rapidamente dalla circolazione questi dollari con su la scritta ?United State Notes? al posto di ?Federal Reserve Bank?, mentre gli altri lavoravano alacremente a depistare le indagini e manomettere le prove.

Oggi dopo oltre quarant'anni di distanza, gli U.S.A affondano in un debito pubblico che non potranno mai rimborsare, mentre l'indebitamento dei cittadini e delle imprese verso le banche commerciali, viaggia verso cinque volte il PIL (altro parametro che non misura una mazza e che ci viene propinato come ?comandamento divino?).

A sostegno di questo indebitamento interno e di un crescente e ancor più preoccupante debito estero, si è sviluppato una sistema di signoraggio monetario globale (accordi di Bretton Woods) che permette agli USA di scaricare almeno in parte il peso di questo enorme debito sulle nazioni subalterne. Questa enorme massa inflazionata di dollari circolanti nel mondo ha gradualmente reso meno credibile il dollaro stesso come moneta di riserva, tanto che buona parte delle riserve della banca centrale Russa sono state sostituite con Euro al posto di Dollari. Tuttavia il Dollaro è ancora molto usato in pagamento di materie prime e soprattutto di petrolio. Difficile scoprire la verità intera, ma sicuramente uno dei ?motivi pesanti? che hanno indotto l'amministrazione Bush ad invadere l'Iraq, sta nel fatto che l'Iraq aveva iniziato ad accettare Euro in pagamento del suo petrolio, specialmente da Francia e Germania. Prima che la cosa prendesse piede nei vicini paesi islamici affossando definitivamente il Dollaro, gli Usa sono intervenuti e finchè il petrolio resterà ben alto nei cieli, anche il Dollaro respirerà e avrà la sua brava domanda..

Noi dobbiamo fermarci qua…

Personalmente non tornerò sul signoraggio perché ci sono siti e libri specializzati su questi argomenti e il Lombard report si occupa di cose diverse… tuttavia mi è sembrato utile mettervi una pulce nell'orecchio e un pizzico di curiosità su problemi e argomenti di cui non si sente mai parlare nei salotti televisivi d'Italia.

 

Alla prossima.

 

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