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Piano Bar : E adesso torna la paura...


Piano Bar  di Virginio Frigieri

E adesso torna la paura…

 

…e poi?… forse seguirà il terrore…

 

 

Ancora una volta hanno avuto priorità  i tempi sui prezzi…  siamo stoppati sul palladio..

il ritracciamento del 61,8 di Fibonacci sui prezzi si sarebbe raggiunto a 11.250 di DowJones, ma il calo di momentum nelle ultime settimane non consentiva più ai prezzi di rimanere in quadratura coi tempi e così è arrivata quella scadenza 15/16 gennaio da me indicata su questa rubrica come data di ?al più tardi? per la resa dei conti,  in tempi non sospetti sull'articolo intitolato ?Se anche i tacchini voglion far Natale con la pancia piena…? del 25 novembre quando erano ancora tutti euforicamente rialzisti /lr/articolo.asp?id_articolo=25379 .

Il 17 gennaio dopo il weekend incriminato, le borse hanno riaperto, sono passati solo 5 giorni solari…, i pianeti nel frattempo hanno fatto i loro bravi spostamenti… e oggi ridono già in molti meno di ieri… poi qualcuno che ride c'è sempre anche nei momenti più sconvenienti perchè … risus abundant in ore stultorum … ma questa è un'altra storia.

Nelle ultime tre giornate, il Dow Jones,  si è mangiato in un boccone  gli ultimi tre mesi di lavoro ed ha rimesso le lancette dell'orologio ai primi di novembre quando aveva fatto l'ultimo vero e forte break-out rialzista. L'economia americana arranca ancora e Obamino perde pezzi importanti per la strada; pezzi storicamente da sempre in mano ai democratici (Massachussets) e per quanto in linea di principio si potrebbero pure apprezzare certe linee guida che il presidente americano intende seguire nella sua politica, resta un problemino non secondario: che per realizzare il suo programma deve dare cornate e spallate robuste a potentati e lobby che si chiamano Goldman Sachs, J.P.Morgan, Morgan Stanley, e in ultima analisi forse anche Federal Reserve…

Il tutto accade mentre l'Europa dopo le crisi di Islanda e Irlanda (diverse ma entrambe pur sempre in crisi), scopre i bilanci falsi della Grecia e i problemi strutturali di cui ho ampiamente parlato nei due recenti articoli sull'euro; euro che continua e continuerà ad indebolirsi nei confronti del dollaro..

Mentre America ed Europa sono alle prese coi loro problemi, noi ci rituffiamo nei grafici dell'analisi tecnica per scoprire come tre sole sedute siano bastate a cambiare l'aria e le aspettative.

 

 

 

Dalla zona dei timori ci immettiamo nella stanza della paura con la speranza di poter tornare su e il sospetto di dover fare posto ad una paura più forte e consistente di quelle che prendono alla bocca dello stomaco in caso di scivolamento sotto la riga gialla… Dice ma poi finirà lì ??… Per adesso potrebbe ancora rimbalzare e fregare tutti; ribadisco a costo di stancare che per poter parlare veramente di mercato orso, e mettersi al ribasso con anche gli spiccioli dei salvadanai dei bambini bisogna rompere la riga gialla… fino ad allora short leggeri stop stretti e pedalare. Certo il segnale dato dalle ultime tre barre è qualcosa in più di un semplice campanello d'allarme se considerate che ha forato come il burro, la trendline rialzista blu, l'area di congestione orizzontale formata da un doppio minimo preceduto da cinque minimi quasi allineati un pelo sopra, e la trendline ribassista rossa che parte dal massimo storico sopra 14.000

Se andrà giù veramente, allora Frigieri sarà stato bravino a calcolare il TIMING degli eventi, ma per il resto sono mesi che sui giornali, per radio e per televisioni professori di economia piuttosto che politici, guru nonché gestori di blasonati fondi, vanno rimarcando parole come ?prudenza? , ?la crisi sarà ancora lunga?, ?siamo nella fase di rimbalzo di un mercato orso? ed altre di questo tenore…

Adesso possiamo allargare il grafico e vedere i sottostanti gironi dell'inferno..:

 

 

 

 

La domanda d'obbligo di fronte a certi grafici è sempre la stessa: ma quanto possono essere realistici certi scenari??

Personalmente ho sempre ritenuto le ipotesi di Precther eccessive e ?talebane?…; però mi trovo in linea con molta gente che non ha mai pensato che la crisi fosse già finita e senza arrivare ai 400 punti che immagina Prechter, credo che una discesa fino a 4.000 pti, non sia da ritenere né una ?mission impossible? né un quadro da fantascienza, per quanto sia certamente un quadro drammatico.

 

Certo … quando poi, vedi sul suo report mensile di Gennaio, il suo grafico (figura 5) che non vi posso mettere qua perchè non vorrei creare problemi di copyright al direttore di questo sito, dove si traccia  la borsa dei prossimi 5 anni, beh lì un attimo di sussulto e il timore di essere finito sul pianeta sbagliato uno ce l'ha…

Il ?buon uomo?… in sostanza vede un'onda 3, che finirà intorno alla metà del 2011, dopo aver trascinato il Dj a 1.000 (mille) punti e poi una 4° a formare un triangolo discendente in doppio zig-zag (abcde) che finisce comunque nell'autunno del 2013 di pochissimo sopra il minimo di onda3 e per finire la 5° che termina sotto 400 pti all'inizio del 2015.

Insomma mala tempora currunt… poi la verità la scopriremo, come sempre…solo vivendo!

Alla prossima.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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