Piano Bar di Virginio Frigieri
…proiezioni demografiche e sistemi pensionistici…
Dopo la lunga chiacchierata sul petrolio, passiamo ad altri aspetti non meno preoccupanti.
La popolazione mondiale, si avvicina adesso ai 6,4 miliardi di individui.
Su questa popolazione gli ultra sessantenni sono poco più di 600 milioni di individui con un rapporto di circa 1:10.
Nel secolo scorso la popolazione mondiale è quadruplicata e non era mai successo prima.
Dicevamo nei precedenti articoli di quanto sia stato non uniforme, il benessere portato dalla civiltà dei combustibili fossili. La tabella sottostante mostra l'incremento della popolazione tra il 1900 ed il 2000 con accanto la ripartizione tra ricchi e poveri. Non aggiungo altro perché credo che le cifre parlino da sole.
Anno
Popolazione mondo (miliardi)
Ricchi
Poveri
1900
1,634
0,563
1,071
1920
1,857
0,654
1,203
1930
2,036
0,727
1,309
1940
2,267
0,794
1,473
1950
2,520
0,809
1,711
1960
3,021
0,911
2,110
1970
3,698
1,003
2,695
1980
4,444
1,080
3,364
1990
5,284
1,143
4,141
2000
6,158
1,186
4,972
Se si immaginasse di poter replicare quel trend in maniera lineare, nel 2050 dovremmo essere circa 12,8 miliardi, ovvero il doppio.
In realtà gli esperti ci dicono che non sarà così.
Primo perché gia da una decina d'anni il trend in Europa è prossimo allo zero (tanti ne muoiono e tanti ne nascono) circa.
Secondo perché paesi come la Cina e l'India avviate ad uno sviluppo simile al nostro finiranno entro una ventina/trentina d'anni, per avvicinarsi al nostro trend e non viceversa.
Quanti saremo quindi nel 2050, è difficile da sapere, ma diverse stime convergono in un range compreso tra i 9 e i 10 miliardi.
Tuttavia con l'allungarsi della vita media, si stima anche che gli ultra sessantenni nel 2050 saranno più di due miliardi! Se rifacciamo il rapporto di cui sopra usando anche il numero migliore (10 miliardi) ci sarà un individuo anziano ogni 4,5 abitanti della terra.
A parte congratularsi con questa folta schiera di nonni, fra i quali ci sarebbe da augurarsi di esserci, se proiettiamo questi numeri sui sistemi pensionistici in generale, c'è da scommettere che almeno il 90% dei sistemi attuali vada in bancarotta.
Limitando l'analisi alla nostra Italia con il trend attuale delle nascite e delle morti si sitma di scendere da una popolazione attuale di 57 milioni di abitanti ad un numero compreso tra i 42 e i 48 milioni nel 2050. Se teniamo conto che gia oggi il numero di pensioni erogate (oltre 21,5 milioni) supera il numero di occupati che versano i contributi all'Inps, è facile immaginare dove si può andare a parare quando nel 2050 gli ultra sessantenni in Italia saranno più di 22 milioni su una popolazione complessiva del doppio o poco più da cui vanno decurtati bambini, studenti e disoccupati.
Facciamo il conto della serva e se diciamo che ci saranno due pensionati ogni abitante che lavora non sbagliamo di molto.
Mi rendo conto che l'argomento è complesso, e richiederebbe fiumi di inchiostro, ma come si e fatto per il petrolio, proveremo anche qua, a capirci qualcosa in più, mantenendoci equidistanti dalle diverse scuole di pensiero, dato che non ci interessa dare ragione agli uni o agli altri, ma capire le conseguenze economiche, ascoltando le diverse campane di chi difende ancora il sistema a ripartizione,