Nel 2002 scrissi una lettera alla Perugina intitolata ?cari Bacetti?, in cui facevo presente che il prezzo dei Bacetti al dettaglio (leggasi bar e tabaccherie) stava raggiungendo livelli da rapina a mano armata (1 euro dove pochi anni prima 3 bacetti li compravi col resto delle sigarette (500 lire)).
La direzione commerciale rispose quasi subito con una ?risposta evasiva?, una lunga arrampicata di specchi per dire che loro possono solo indicare un ?prezzo suggerito? ma che alla fine l'esercente fa quello che vuole… poi dopo due mesi arrivò da Perugia una maxi confezione di Baci Perugina che non potei rispedire indietro perché mia moglie, ignara di tutto, l'aveva già aperta…
Più o meno in quel periodo scrissi anche alla caffè Lavazza, alla caffè Mauro e alla Segafredo, una lettera intitolata ?hanno ucciso l'uomo ragno…? chiedendo perché nonostante le quotazioni borsistiche del caffè negli ultimi dodici mesi fossero praticamente dimezzate, nei bar italiani si aumentava mediamente di 5 centesimi la tazzina.
Di questi, fu solo il direttore commerciale della Segafredo a rispondermi con molta gentilezza ed educazione, spiegandomi grosso modo (già tre anni fa) le cose che il lettore spiega nella sua e-mail, ovvero che dietro alla tazzina di caffè l'incidenza della materia prima è molto bassa, che oltre al caffè quando vai al bar in realtà paghi un servizio, che ci sono un sacco di altri costi da coprire etc. etc.. Mi dispiace che il lettore non ci dica cosa commercia, altrimenti mi preparavo meglio.. comunque tutto questo per dire che capisco perfettamente e non ho ragione alcuna di dubitare di tutti i problemi elencati dal signor P.R , ma il problema è che se tutti hanno ragione e ognuno va avanti per la sua strada, o non ci saltiamo fuori o ci saltiamo fuori ma con le ossa rotte…
Mentre scrivo apprendo da Ballarò che l'antitrust (adesso che i buoi sono scappati) farà una indagine per capire cosa fa salire i prezzi della frutta e verdura… (siamo semplicemente un popolo di ..?ridicoli?)
Riepilogando: i dipendenti e i pensionati che non possono ovviamente aumentarsi lo stipendio, e le tasse gliele prendono prima ancora di pagarli, hanno ragione sacrosanta di lamentarsi visto che prima bene o male alla fine del mese ci arrivavano e con la busta in euro non ci arrivano più…
Il lettore e i commercianti in generale, hanno le loro brave ragioni perché oberati di costi e balzelli di ogni tipo…
I politici non solo hanno sempre ragione, sia quando vincono che quando perdono, ma addirittura prima delle elezioni hanno sempre mille soluzioni pronte per tutti i problemi, salvo rimangiarsi tutto quando alle strette coi freddi numeri che non quadrano mai, devono buttare in aria il cappello o ridimensionare tutte le promesse pre-elettorali…
Il sottoscritto, nonostante l'arrabbiatura del lettore, avendo appena stamattina, pagato un rabbocco di un chilo di olio nel motore la modica cifra di 10 euro (della serie Billè … vedi che in Italia costa più l'olio da motore che l'olio extra vergine di oliva…) resta inca..ato nero ed è convinto di avere ragione e l'ultima cosa che pensa di fare è la retro marcia nei confronti commercianti… tanto per intenderci.
Poi quel benzinaio, che per altro conosco bene, sicuramente non è un ladro, perché ha i suoi bravi problemi come ci racconta P.R, ma io mentre gli allungavo i dieci euro , una smorfia di disgusto gliela ho fatta…m'è scappata… cosa devo farci?..
Allora il problema è che mentre tutti, forti delle loro ragioni, vanno avanti col sistema che ha funzionato per sessant'anni, ma che oggi non funziona più,… il paese ahimè va alla malora , con prezzi che non rispecchiano più nemmeno lontanamente il ?valore intrinseco? di ciò che si compra, dove ognuno cerca di buttare il cerino in mano a qualcun' altro … in una sfida che col passare del tempo diventa sempre più somigliante ad una ?guerra tra poveri?. D'altra parte è risaputo che le società raramente e comunque con fatica, sanno reagire a cambiamenti di situazioni in cui fino ad ieri hanno prosperato.
Il sistema funzionerà ancora meno domani con una concorrenza che si chiama Cina e/o India e quella che ieri era la sesta potenza economica del mondo, domani, piaccia o no, se non cambia la musica, sarà sempre più simile ad un paese sudamericano.
Nel 1977 un neo-diplomato al primo impiego prendeva circa 300.000 lire se era impiegato tecnico e 285.000 se era impiegato amministrativo. Un caffè al bar costava 100 lire e quindi col solito metodo della serva, uno stipendio uguale a circa 3.000 caffè. Oggi un neo-diplomato, ammesso che un lavoro lo trovi, prende 800-900 euro e con contratto a termine, mentre 3.000 caffè veleggiano tra i 2500 e i 2700 euro!!
Questo significa che se un ragazzo di 20-22 anni, volesse fare oggi le cose che facevo io e tutti quelli della mia generazione in quegli anni, dovrebbe percepire uno stipendio da primo impiego di 2500-2700 euro… Questo è il conto della serva al di là delle convinzioni politiche che ognuno può legittimamente avere! Se qualche lettore abbonato conosce aziende che offrano al primo impiego retribuzioni di 2500-2700 euro (per prestazioni impiegatizie … non di altra natura!), mi scriva pure visto che ho una nipote prossima alla laurea… ma dubito che si farà avanti qualcuno.
In questo scenario, quello che ad oggi non si capisce e preoccupa molto, è che ogni volta che si è cercato di imporre dei sistemi a cambio fisso ?artificialmente? (per decreto) si sono visti dei gran massacri. L'Argentina aveva tentato di ancorare la sua moneta al dollaro e sappiamo come è finita.
Il Brasile ha provato ad ancorare il Real al dollaro ed è finita male.
Anche in Russia hanno provato a imporre il cambio fisso col dollaro col risultato che manco te la facevano vedere la roba se non facevi vedere i dollari…
L'Italia e tutti gli altri paese hanno scommesso nel 2001 su certi livelli di cambio con l'EURO (per noi 1936,27). Ora già oggi (e siamo appena al quarto anno di Euro), noi vediamo in Europa dei paesi virtuosi come la Finlandia che non conosce il Deficit (è addirittura in attivo) paesi come la Spagna che comunque non vanno oltre un 1% di deficit sul Pil ed altri (Francia, Germania e Italia) che si apprestano a sfondare il 4%.
Una situazione così in pochi anni produce delle voragini di decine di punti percentuali tra i diversi componenti dell'Europa… e allora alla fine ha ragione il direttore quanto titola con forza e meglio di Frigieri che non è un giornalista e ?scrive come mangia? , in un articolo da incorniciare e conservare come quello di hamburger hill: Quale Europa…?