Piano Bar di Virginio Frigieri
Bologna ridente cittadina nello Stato del Bronx…
Sono passati una trentina d'anni o poco più… eravamo ragazzi e appena si poteva saltavamo su un'auto o su un treno per correre a Bologna. Si perché Bologna era, per noi ragazzi degli anni '70, la città ideale in cui uno avrebbe voluto vivere tutta la vita.
Meno provincialotta e contadina di Modena, grande sì ma non troppo grande e caotica come Milano o Roma col caos e i problemi di Milano e Roma.
Bologna era la meta più vicina in cui passavano i grandi concerti rock dei gruppi di quegli anni, era il posto più vicino dove trovare dischi introvabili a Modena.
Era la città più vicina dove, da studenti con i soldi contati in tasca, potevi portare LP usati (gia ascoltati) e prenderne un altro sempre usato con un'aggiunta minima, o dove trovare cravatte e scarpe alla moda a prezzi meno cari di Modena.
Bastava un pretesto qualsiasi.., uno sciopero a scuola per partire in una squadra (10-12) ragazzi e ragazze, una chitarra in spalla, e via su un treno per fare una scappatella a Bologna.
Avevamo nel cuore i Beatles e i Jethro Tull, i Led Zeppelin e i Deep Purple, ma avevamo anche in nostri bravi miti padani.
E a volte mentre andavi a Bologna in treno poteva capitarti di incrociare un certo Francesco Guccini, che andava a casa, a cui potevi strappare un autografo e un chiarimento su un passaggio negli accordi di ?Canzone per un'amica?… gli allungavi la chitarra e te la suonava li, come se fosse stato il fratello maggiore di qualcuno di noi …
Mitico e grande Francesco, sempre sorridente, gentile, mai contrariato o infastidito da chi lo riconosceva e lo fermava… che coi tuoi testi hai fatto correre le nostre fantasie adolescenti …"verso la prateria … fra la via Emilia e il West".
E a Bologna c'era già allora un ristorante cinese, e c'era l'osteria delle dame e c'erano ancora le osterie di fuori porta… poi c'era il battesimo dei neo patentati del bar che dovevano portare una macchinata di gente a fare il ?giro? sui viali della circonvallazione per vedere le mignotte.
Se tornavi ?dal giro? con la macchina ancora integra senza un graffio, senza aver tamponato nessuno e senza esserti fatto tamponare, eri considerato già fra gli autisti "affidabili?.
Qualche anno più tardi , finita la scuola, Bologna mi regalerà amicizie e ricordi che porto ancora nel cuore dopo oltre trent'anni, come ricordi fra i più belli di tutta la vita.
Impossibile dimenticare le feste private al Cantinazzo di Via Solferino, dove confluivano fino a 7-8 compagnie per raggiungere le 120 persone che costituivano la capienza massima del locale e contemporaneamente la possibilità di minimizzare il costo dell'affitto del locale. E a volte scendevano gli amici del mare da Milano, da Parma, …Piacenza, e Torino…
Impossibile dimenticare gli spettacoli e le commedie autoprodotte per allietare quelle feste… ?Metti un Natale in Paradiso? nel 1979 ?Pank Side Story? 1981, dove il soggetto principale è una panchina del parco che si racconta e racconta episodi che avvengono sotto ai suoi occhi, il TeleSballo edizione straordinaria del Telegiornale di Fine Anno, e ancora le feste in maschera, le carnevalate, gli sproloqui del prof. Otto Von Vinen dell'università di Perlino, sulle qualità del Vin Santo…
e contemporaneamente gli amori, le passioni, i flirt, che si articolavano e si intrecciavano prolungando le vacanze estive fino all'estate successiva… irripetibile!
Bologna la grassa… Bologna maestra di vita… Bologna godereccia da vivere e da mangiare.!
Bene: qualche mese fa sono tornato dopo molti anni in centro a Bologna per andarmi a vedere un Road-Show di ABN Amro.
Ho preso il treno… (carissimo non solo affettivamente) e sono sceso alla stazione di Bologna!.
La faccia più bella che ho incrociato nel breve tragitto per arrivare ai Taxi, se la prendete la buttate in galera e gettate la chiave, dopo prima di sera vi garantisco che i capi di imputazione li troviamo!
Al ritorno, siccome c'era un amico con la sorella che è di Bologna, siamo tornati alla stazione camminando a piedi per il centro fino a ritrovare via Indipendenza e poi su alla stazione…
Vi risparmio per non tirarla troppo lunga i palazzi antichi del centro storico deturpati da disegni e scritte con le bombolette, vi risparmio lo slalom tra i panka-bestia , i tossici, e gli zingari, e vi risparmio soprattutto il clima di tensione che si percepisce sulle facce della gente normale.
Questa era una città dove ancora una quindicina di anni fa chiunque (anche una donna) poteva camminare per il centro fino all'una o alle due di notte senza il minimo problema.
Oggi stare in centro a Bologna, sembra di stare nel Bronx e benché il sottoscritto coi suoi 110 Kg di massa se ti tira una sberla la senti… e benché abituato a non farmi intimidire troppo facilmente, .. beh vi garantisco che un certo disagio nel tornare a piedi in stazione io l'ho provato… soprattutto quando salutato il mio amico con la sorella, ho fatto l'ultimo breve pezzo di strada solo con mia moglie mentre calava il buio perchè se ti prendono di mira lì, è ovvio che la prima che spintonano o buttano per terra è lei e allora dopo se devi picchiare non hai più la stessa lucidità che puoi avere se sei da solo.
Insomma Bologna, agli occhi di chi non la vedeva come me da un pò di anni, è una città irriconoscibile!
Oggi tutti blaterano buoni propositi in televisione ma sappiamo che di buoni propositi è lastricata la strada dell'inferno…
E il tema dominante delle ultime settimane in ogni programma televisivo e la priorità assoluta è finalmente la sicurezza dei poveri e tartassati cittadini italiani…
Tutto bene tranne un piccolo particolare…
Alcuni noti personaggi che adesso, meraviglia delle meraviglie, in questa nuova stagione televisiva, cavalcano il tema della sicurezza.., dei troppi incidenti sulle strade…, dei troppi alcolizzati e drogati a piede libero etc. etc.. , solo fino a pochi anni fa (il mio difetto è di avere una memoria da elefante) sostenevano incondizionatamente il ?buonismo? a spada tratta…, sostenevano i centri sociali…, ?sono ragazzi difficili, poverini, bisogna capirli, hanno avuto un'infanzia difficile…? e lo spinello mica si può equiparare alle altre droghe … che sarà mai uno spinello.., una sbronza cosa vuoi che sia, basta che a turno uno non beva e scarrozza gli altri e via di questo passo in una sagra di autentiche stronzate che negli anni hanno prodotto, come unico effetto, la messa all'ammasso dei cervelli più labili degli italiani.
Questi voltagabbana che usano evidentemente la faccia come il loro posteriore… che fanno e disfanno, che dicono e disdicono sempre e solo come gli torna comodo e in base a come tira il vento, stanno nella stragrande maggioranza dei casi, da una parte politica ben precisa che è purtroppo la stessa in cui i bolognesi, ma in generale gli emiliani tutti, hanno riposto la loro cieca e incondizionata fiducia per troppi decenni…
Ora si prepara a scendere in campo l'aria fritta fatta persona, la sagra degli slogan e delle ovvietà, col sostegno del ?piacione? suo gemello nella disinvoltura con cui sciorina soluzioni a tutto campo per tutto e a tutti.
Perlomeno il vecchio Prodi, di fronte a certe domande cattive dei giornalisti, svela un senso di imbarazzo, nel rispondere che fa capire come in fondo in fondo … ma molto in fondo, un piccolo senso del pudore e della vergogna ancora c'è…
Il nuovo che avanza, alias, Veltroni/Rutelli snocciolano e sciorinano ricette miracolistiche e semplicistiche con una disinvoltura e una leggerezza a dir poco inquietanti ed allarmanti al punto che se fossi sbronzo marcio, mi verrebbe quasi quasi voglia di urlare ?Forza Rosy Bindi!!?
Forse è ora che gli emiliani si sveglino!.
Alla prossima