Piano Bar di Virginio Frigieri
Ben venga maggio, ben venga la rosa…
…che dei poeti è il fiore e mentre canto con la mia chitarra brindo a Cenne e Folgòre… brindo a Cenne e Folgòre…
Con la memoria che corre sulle note della canzone dei 12 mesi di Guccini, tiriamo le prime somme di questo primo quadrimestre del 2007.
La 47° ha fatto venerdi (sbagliato il grafico di due articoli fa dove si parlava del 30 aprile avendo erroneamente omesso il 25 che per le borse non è festivo).
La 47° è Nera calante… a ricordarci che il ciclo deve resettare (se così sarà non avremo nuovi massimi nelle prossime 7 sedute).
Da qua a dire che il rialzo è finito e maggio porterà catastrofi … beh ce ne passa e quindi al solito preferiamo fasciarci la testa quando avremo un bella ferita da curare.
Dall'ultima correzione l'unico titolo su cui resto posizionato è Fiat che sta regalando grosse soddisfazioni e rimane il titolo con maggiore forza relativa dell' SPMib40.
Sempre su Fiat mentre i vari uffici studi accreditati continuano ad alzare il target di due/tre euro al colpo, io continuo a dire quello che vado dicendo da oltre un anno: non esistono resistenze tecniche che possano fermare la corsa del titolo prima dell'area 30,7/33 euro. Superati i 33 euro si andrebbe all'attacco del massimo storico posto appena sotto i 40 euro. E' ovvio che questo andrà in porto solo se nei prossimi mesi l'azienda saprà confermare/migliorare i target di risanamento e sviluppo che si è data sotto l'abile guida di Marchionne, ma i presupposti per riuscire ad oggi sembrano esserci tutti.
Oltre Fiat ribadiamo che in Europa tutto il settore Auto e Componentistica (replicabile dai padri di famiglia con un comodissimo ETF) attraversa una fase di grande risveglio e grande interesse , tanto che dall'inizio del 2007 ha guadagnato oltre il 20% ed allunga mentre gli altri nell'ultima settimana tendono a flettere.
Concludendo: fermi alla finestra pronti a chiudere le ultime posizioni se la correzione dovesse andare oltre il reset fisiologico del ciclo ma sulla capa tosta che teniamo, il berretto è ancora quello dei rialzisti.