Piano Bar di Virginio Frigieri
Avete visto la ripresa?…
Tutti la sognano , tutti la auspicano, tutti cercano di esorcizzare scenari che paiono terribili..
Quando avete di fronte una persona che ?auspica?, per favore, picchiatelo perché ormai non se ne può più !: da destra a sinistra dai banchieri agli imprenditori, dall'alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno , dalla presidenza del consiglio a quella della repubblica tutti auspicano e ognuno spara numeri del Lotto e sfagiola statistiche e percentuali che non stanno né in cielo né in terra. La realtà è un'altra cosa; e vedere l'euforia di giovedì a Wall Street per un dato del Pil appena superiore alle attese di uno 0,3%, mi ha lasciato francamente stupito;. d'accordo che dopo tre trimestri di mmerda (volutamente con due emme) un trimestre positivo non può non far piacere; ma signori lo capite come si è ottenuto quel dato? Ci si può mai dimenticare dei trecento miliardi di dollari buttati dall'elicottero tra ottobre e febbraio e del successivo piano di aiuti all'economia per altri 700 miliardi con iniezioni trimestrali da 100 miliardi a botta?
Ragazzi se dopo tre siringhe di bumba così non riesci ancora a dare un segnale di reazione significa che il paziente è MORTO! C'è un problema però da non sottovalutare che questo piano di aiuti termina a settembre del 2010. E dopo? Se come temono in molti l'economia americana non riuscisse ancora a reggersi in piedi e a camminare con le sue gambe?? Interessanti e preoccupanti le dichiarazioni dei direttori di JP Morgan e Goldman Sachs dei giorni scorsi. JP Morgan il più ottimista prevede che il Pil americano potrà stabilizzarsi attorno al 3,5% di crescita del PIL per tutto il 2010, mentre Goldman Sachs più prudente stima un 2% per i primi nove mesi per poi flettere all'1,5 nell'ultimo trimestre. Ma la cosa bella è che poi verso la fine dell'intervista entrambi concordano nel dire che servirà con ogni probabilità , un nuovo piano di aiuti che assista l'economia per buona parte del 2011. Questo dimostra che al di là delle differenze a livello di stime di crescita sono entrambi poco convinti sull'effettiva capacità di tenuta dell'economia una volta interrotto il trattamento col …?metadone?. Questo però avrebbe implicazioni non di poco conto perché se non si riesce a tornare a macinare gli utili che si macinavano prima, come ricordava pochi giorni fa Bellosta, alle quotazioni attuali con gli utili attuali la borsa di New York è quasi quattro volte più cara di quando nel 2000 scoppiò la famosa bolla della ?new Economy? (che a distanza di quasi 10 anni devo ancora capire cosa aveva di ?new?) con uno stratosferico p/e a 140. E siccome non servirà aspettare fino a settembre del prossimo anno per capire che aria tirerà, ci sono forti rischi dopo i dati del 1° trimestre 2010 di vedere degli scenari alla ?Precther?.
Del resto senza andare tanto in là basta andarsi a riascoltare o rileggere le parole di Tremonti di due giorni fa per capire che di motivi per stare allegri ce ne sono ancor ben pochi:
Dice Tremonti:
?Ci sono due cose che ci devono oggettivamente preoccupare: primo , il livello delle borse è tornato ante crisi, senza che i fondamentali dell'economia reale siano tornata ai livelli ante crisi.. quindi l'asimmetria tra i valori di borsa e i corsi dell'economia reale, è cresciuta e non è scesa… Secondo: la massa dei derivati non sembra in riduzione ma in aumento… certo anche prima della crisi si diceva ci sono squilibri globali; però si diceva c'è anche l'industria dei derivati che riduce il rischio, lo distribuisce, produce un effetto positivo; quest'analisi confondeva il male con la cura. Non è vero che quel tipo di finanza migliorava, risulta vero che quel tipo di finanza peggiorava i corsi della realtà.? Lo stesso Draghi prima di queste parole di Tremonti aveva parlato di almeno tre anni come stima realistica di tempo per uscire da questa crisi
Aggiungo io che a distanza di un'anno e mezzo dall'inizio di questa crisi , a parte sane quanto accademiche dichiarazioni di "intenti e di principi? da parte dei vari politici ed economisti di turno, di concreto non si è visto ancora nulla se non qualche sforbiciata agli stipendi di alcuni manager e si sta facendo di tutto per proseguire ?come prima più di prima? preparando in questo modo le basi per una nuova ed ancora peggior crisi/bolla che verrà. Poi non dimenticate che questa montagna di soldi immessi per tentare di superare la crisi, è denaro emesso a debito … tanto per ricordare il signoraggio che andrà a gravare sui conti pubblici.
Lunedì nel frattempo arrivano il 4°stargate e la luna piena… il nostro mini short con leva a 14 è lì pronto a regalarci il panettone se solo scivola un po'.
Alla prossima