Leggevo ieri sera su LombardReport alcuni pareri di colleghi superesperti come Edoardo Ciotti ed il direttore Tomasini.
In sintesi per chi non fosse abbonato al "format" principale secondo Ciotti siamo già indiscutibilmente in fase orso.
Io non sono d'accordo con lui ma questo non significa che io sia nel giusto e lui nel torto, anzi potrebbe essere vero benissimo il contrario dato che i trader discrezionali sono spesso molto più abili nell'interpretare il mercato rispetto a chi come me è abituato più a ragionare con statistiche e sistemi automatici…
Ma diamo un'occhiata ad alcuni grafici per chiarirci le idee…
I mercati Usa, da cui è partita la bolla dei subprime, non hanno ancora sepolto il toro. Quasi tutti gli indici sono sopra o poco sotto la trendline mensile e, solo una chiusura di novembre sotto questi livelli potrebbe compromettere il trend. Il Nasdaq poi continua a mostrare una inaspettata forza.
Certo l'Italia ha invece rotto in modo deciso la trendline che sostiene il rialzo dal 2003, quindi due ipotesi: 1) l'Italia, a causa della sua difficile situazione politica ed economica anticiperà il crollo delle borse mondiali; 2) le principali borse si riprenderanno trascinando un po' a galla anche l'agonizzante mercato italiano.
In sostanza non abbiamo la sfera di cristallo, ci limitiamo semplicemente ad aspettare a fare il funerale a questo mercato, limitiamo l'operatività daily, perchè con indici che oscillano sulla mm a 200 periodi non si può fare altro…
Concordo invece con Tomasini che si tratta di situazioni difficili da decifrare a livello giornaliero, mentre in queste situazioni posso affermare che a livello intraday una discreta volatilità e soprattutto una direzionalità spiccata, senza repentini cambi di fronte nella stessa seduta, sta facendo rendere al massimo i sistemi intraday, di cui da gennaio auspico il ritorno nella rubrica in nome di una corretta diversificazione multitime frame.