Oggi alle 14.30 dovremmo avere un movimento dei prezzi che dovrebbe impostare l'intero mese sotto il profilo del trend tecnico. Abbiamo visto che negli ultimi 4 giorni l'andamento dei mercati fino ad ora abituale (e ci eravamo abituati proprio bene !) era fatto da dollaro in calo, borse in aumento, BUND in aumento e TBOND in congestione. Il dato macro basilare era il trasferimento degli assets obbligazionari denominati in dollari in assets obbligazionari denominati in euro. Ma negli ultimi giorni qualcosa si è rotto. Il primo dato del mese a far cambiare lo scenario è stato il Consumer Index (ISM) all'inizio di gennaio 2005 che ha mostrato una economia americana forte, con previsioni di crescita robuste per il primo semestre 2005. E oggi il timore è che i nonfarm payroll data, ovvero le assunzioni non agricole, mostrino un consistente incremento di occupati, segnale inequivocabile che l'economia USA continua nella espansione economica. E questo potrebbe portare l'attenzione della FED, fino ad ora concentrata soprattutto su crescita ed occupazione, a spostarsi sul controllo dei prezzi, con un aumento dei tassi che ammazzerebbe il TBOND e metterebbe un freno momentaneo alla crescita dei listini azionari. Momentaneo, perché in una economia in surriscaldamento è inevitabile che i tassi crescano insieme ai listini (fino a quando non soffocano completamente la crescita).
Stiamo a vedere, ricordandoci che saranno le sorprese rispetto alle attese a muovere i mercati e soprattutto i nonfarm payroll data sono i più importanti del mercato.
La volatilità può venire e sarà bene accolta. Nel frattempo i mercati iniziano a scegliere da che parte posizionarsi ed il breakout di stamattina sul bund è un segnale, forse, che le danze a cui eravamo abituati fino a 4 giorni fa sono pronte a ripartire.