obbligazioni CV: non è poi tanto male un 4% a 2 anni o un 6% a 3 anni


Amici abbonati ci chiedono come investire gli importi destinati al mercato obbligazionario senza rimanere remunerati a tassi omeopatici.

La scelta che crediamo abbastanza valida concerne le obbligazioni CV di Beni Stabili  2,5%(BNSCV),gia' segnalate,,scadenti il 27 ottobre 2011 e che  sulla base delle attuali quotazioni attorno a 96,70/98 rendono oltre il 4% annuo. Una societa' caratterizzata da una leva limitata,detenuta da un colosso francese e sulla quale ha puntato uno dei piu' importanti uomini d'affari italiani.

 

La seconda alternativa concerne  le IGD 2,5% che,trattate a 90/91 sull'euromercato( Isin XS0301344940) rendono,per scadenza 28 giugno 2012 il 6% circa. L'handicap è che l'acquisto deve essere di almeno 100.000 euro.Ma molte gestioni hanno facoltosi clienti che possono acquistare per tale cifra. IGD,la cui azione è quotata in borsa,è controllata dalle COOP e un colosso simile dovrebbe passare indenne anche nei prossimi anni attraverso le attuali difficili situazioni. I grandi magazzini cui sono affittati gli immobili marciano infatti a pieno regime.E per l'azione i target price sono piu' elevati delle attuali quotazioni.

I prezzi di conversione di IGD sono lontanissimi. Non l'acquistiamo per questo. Anche per BNSCV i prezzi di conversione sono lontano il 70%.Ma magari se venisse lanciato qualche aumento di capitale potrebbe nascere un diritto d'opzione( se non viene modificato il prezzo di conversione,dipende dal regolamento)e il rendimento potrebbe improvvisamente salire.

Ma riteniamo questa ipotesi molto lontana.Per il momento ci accontentiamo  di segnalare due bond,,del settore immobiliare e detenuti da  mani forti,che rendono il doppio  dei titoli governativi. Un rischio,rispetto ai bond governativi, .anche se omeopatico,c'è sempre…ma chi non risica un pochino non rosica…

Chi voglia invece puntare a rendimenti ben piu' elevati puo' invece leggere la rubrica del  grande Remo Mariani.

La breve scadenza permette di evitare quella inflazione che molti esperti si attendono tra 4/6 anni quando tutta la carta stampata in questi giorni per tappare  i buchi provochera' probabilmente una fiammata dei prezzi. Ma se questo avverra' sara' tra qualche anno,dopo la scadenza dei due suddetti bond.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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