Obbligazioni convertibili,mon amour


Tre  obbligazioni convertibili di primarie banche italiane sono ai nastri di partenza.

Sarebbe un momento estremamente interessante per gli amanti delle convertibili,tra i quali ci poniamo. Ma purtroppo in molte mele proposte  c'è un baco che non convince.

Abbiamo gia' espresso tutto il nostro pessimismo nei confronti delle obbligazioni convertibili della Banca Pop di Milano.Non soddisfano al PRIMO requisito delle obbligazioni CV: la limitazione del rischio. Infatti hanno la non sufficientemente  reclamizzata OBBLIGATORIETA' della conversione in azioni al momento della scadenza. Quindi non possiamo  annoverarle tra gli investimenti " a scarso rischio" che,male che vada,a 100 vengono rimborsati. NOn ne parliamo percio' piu'.

 

Per la UBI Banca il bel rendimento del 5,75%  è offuscato dall'elevato strike price (12,75%) e dalla MICIDIALE clausola presente nel prospetto:" decorsi 18 mesi dalla data di emissione del prestito l'emittente avra' la facolta' di riscattare le CV mediante pagamento in denaro o consegna titoli con un PREMIO DEL 10% SUL VALORE NOMINALE DELLA OBBLIGAZIONE CV."

Questa è una bella beffa. Oggi ad esempio,primo giorno della trattazione, le CV venivano valutate oltre 110,sulla base della quotazione del diritto. Ebbene chi le compera oggi tra 18 mesi potrebbe vedere rimborsate le sue CV  a 110. Che affare! In pratica se l'azione dovesse volare c'è un possibile stop alla salita della CV. Una SPADA DI DAMOCLE DA NON DIMENTICARE. A meno che il diritto non crolli pesantemente.

 

 

Sulle CV di prossima emisiione del Creval  spenderemo qualche parola successivamente,quando saranno note le caratteristiche.Sembra che ci siano ancora prezzi di conversione diversi, warrant allegati e tutte  le farraginosita'  che tante tante tante critiche hanno sollevato. Con conseguenze sulle quotazioni dei titoli( ai minimi) in quanto sempre influnzati da quella valanga di warrant esercitabili obbligatoriamente anno dopo anno che sono,anche qui, una SPADA DI DAMOCLE.

Proprio queste assurdita',di ben difficile comprensione anche per un esperto, ci hanno sempre fatto guadagnare  con i prestiti del CREVAL. Speriamo che accada anche questa volta. Tutto dipendera' dal costo dei diritti.,come per Ubi Banca.

 

Ma non potevano emettere questi tre isituti  SEMPLICI, COMPRENSIBILI prestiti obbligazionari senza  queste clausole che ne azzoppano l'attrattiva? Troppo difficle  fare una cosa semplice?

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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