NON MENIAMO IL CAN PER L'AIA


La mia posizione sul mercato è sempre quella: prudenza. Abbiamo avuto il rialzo, abbiamo avuto lo sciacquone che si è portato via in pochi giorni il 10% del rialzo precedente, durato almeno 3 mesi, ed ora il mercato è sbandato e se anche ora come ora si è fermato non si sa dove possa andare a parare. Le certezze solite che io ho e che i lettori ricordano a memoria (rialzo fino a maggio, pausa, ripresa del rialzo da novembre 2007 fino alla primavera successiva) si infrangono contro una situazione che potrebbe dare luogo ad almeno 3 situazioni:

1. ripresa lenta dei corsi fino al massimo segnato il 19 febbraio e quindi gran ribassone o congestione fino a novembre 2007

2. congestione a zig zag da ora fino a maggio

3. ripresa lenta della discesa

Adesso ci sarà sempre quel lettore che urlerà: brigante del Tomasini, ci stai scrivendo che o scende o sale o va in orizzontale ! Vero, con una esclusione: la rivisitazione di un rialzo corale ad ampio breath. Ed un'altra certezza, che mi è stata confermata da DMAIL, che alcuni lettori hanno acquistato ed i più no non avendo io dato nessun buy ufficiale: che sarà sempre e comunque la stagione dei titolini, possibilmente illiquidi, possibilmente tecnologici o giù di là. Il rialzo di Class Editori è spiegato semplicemente dal fatto che il business di Class, come il nostro, è stagionale, quando il popolo bue arriva a gonfiare l'euforia del rialzo loro vendono giornali (e noi abbonamenti), questo è noto. Che Acotel possa avere le sue ragioni per volare questo potrebbe essere accettabile. Ma poi Exprivia, DMAIL, insomma, qui il diavolo ci ha messo lo zampino. Ed è obbligo puntare il fucile contro qualsiasi titoli che si muova per impallinarlo al momento giusto, come Class Editoro e NON, diciamocelo francamente, DMAIL.

Quando si fa questo mestiere è difficile avere sempre e comunque un'opinione, e facilissimo non averla. La cosa che penso sia dovuta è di esprimere un giudizio SOLO quando lo si ha veramente, senza inutili giochi di parole. Magari sarò un giudizio come quello di cui sopra, ovvero niente rialzo corale e tanti titolini sparsi, ma se ha una utilità operativa che sia il ben venuto. E soprattutto, quando non si ha niente da dire, come ieri, è bene non scrivere. Si evita di menare il can per l'aia, che nel nostro settore è il peggiore di tutti i vizi.

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