Una improvvisa impennata della volatilità ha finalmente scosso i mercati. Per uno speculatore di Borsa che i mercati scendano o salgano poco importa. Importa che si muovano. E le notizie provenienti dal fronte macroeconomico in questa ottava appena conclusasi hanno smosso le acque dello stagno ferragostano. La direzionalità del mercato azionario come spesso succede ad agosto è stata verso sud, ma sappiamo che è meglio un movimento repentino al ribasso, soprattutto a queste valutazioni di mercato, piuttosto del nulla di fatto. Questo perché se i prezzi crollano possiamo sempre sperare in un rimbalzone, ma se i prezzi non vanno da nessuna parte siamo sempre con la palla al centro. E tra le notizie negative che provengono dal fronte macro (inflazione USA inarrestabile, Pil italiano in affanno, spettro deflazione, etc.) sotto il profilo tecnico notiamo come se il FTSE All Share non è riuscito ancora a decollare oltre quota 21.500 / 22.000, che costituisce una resistenza finora imbattuta è invece peraltro riuscito a disegnare minimi crescenti. In altre parole sul nostro indice nazionale abbiamo un tappo sopra il mercato ma sotto la cenere covano dei Tori che stanno comprando sempre ad ogni ribasso e sempre a prezzi superiori del minimo precedente. In fin dei conti possiamo dire che se anche questo sfondone di Borsa (che a livello di breadth è lungi dall'essere terminato) finisse sempre e comunque al di sopra di 20.164 sarebbe un bell'andare perché ancora una volta avremmo minimi crescenti. A livello di singoli titoli non abbiamo niente da consigliare: in queste situazioni in tutto crolla trovare il titolo che di suo balza al rialzo è un mestiere pericoloso, riservato ai temerari o agli insiders, quelli che possiedono informazioni privilegiate. E che quando le usano e li scoprono (raramente dobbiamo dire) finiscono comunque nel gabbio. Godiamoci quindi in santa pace questo Ferragosto.