MIBTEL FANALINO DI CODA NEL MONDO


E' finita l'era in cui il rischio Paese si era annullato nella retorica dell'integrazione europea. "Tanto siamo in Europa" si soleva pensare quando il nostro Paese si trovava di fronte ad un nodo gordiano della sua economia (tagliare la spesa pubblica, aumentare la competitività attraverso la riforma dell'università e della ricerca scientifica, snellire la burocrazia, rendere efficiente la giustizia, etc. etc.). E quello che fino a pochi mesi fa era impossibile (uscire dal processo di integrazione europeo) ora diventa semplicemente improbabile. Non me lo immagino io qui sul Lombard, ma questa battuta / constatazione inizia a circolare sui giornale e nei paper economici sull'Italia, tanto che l'ha letta persino uscire dalla penna di un editorialista del Corriere della Sera. E questo nuovo meccano dello sbaraglio che i mercati finanziari hanno iniziato a costruire si nota in  maniera lapallissiana quando andiamo a considerare il quadro degli indici europei ed internazionali rispetto al Mibtel, e basta prendere il MSCI WORLD e constatare che ormai è sopra i massimi di quel bel tot, insieme al Dax ed a tanti altri indici europei mentre il nostro Mibtel tracheggia nella fascia centrale della congestione. E per di più manca anche di spinta con il breadth del mercato che va in orizzontale segnalando una morale mancanza di spunti. Viene quasi da pensare che forse sarebbe bene un ulteriore discesa verso i minimi della congestione in modo da creare una nuova buy opportunity per gli stranieri. Mah …

 

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